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100 anni fa nasceva don Lorenzo Milani

La bellezza del disobbedire? Quando sarebbe sbagliato obbedire

“Non vedremo sbocciare dei santi finché non ci saremo costruiti dei giovani che vibrino di dolore e di fede pensando all’ingiustizia sociale.” Don Lorenzo Milani ne era convinto: serviva  educazione, formazione al diritto, istruzione per preparare degli italiani in gamba. “Servitù è il vero nome di quell’obbedienza che non è virtù.” diceva. E per essere liberi occorre essere informati.

Nasceva cento anni fa, il 27 maggio 1923 a Firenze. E' senza dubbio  uno dei più grandi educatori che ha avuto il nostro Paese. Lui, nato da buona famiglia, fu sempre dalla parte dei più deboli e a loro diede tutto se stesso. Si scagliò soprattutto contro il sistema scolastico italiano.

“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.”

Ma soprattutto combattè il concetto di obbedienza che certamente era anche uno dei cardini del servizio sacerdotale. “A Norimberga e a Gerusalemme son stati condannati uomini che avevano obbedito. L’umanità intera consente che essi non dovevano obbedire, perché c’è una legge che gli uomini non hanno forse ancora ben scritta nei loro codici, ma che è scritta nel loro cuore. Una gran parte dell’umanità la chiama legge di Dio, l’altra parte la chiama legge della Coscienza. Quelli che non credono né all’una né all’altra non sono che un’infima minoranza malata. Sono i cultori dell’obbedienza cieca.”

La sua lezione purtroppo non è servita molto alla scuola italiana. Barbiana resta una magnifica perla, un esperimento di resistenza che occorre mantenere vivo nella memoria .

“Don Lorenzo Milani, a distanza di tanti anni, ci ricorda sempre che la forza della scuola si misura dalla capacità di includere e valorizzare tutti, nessuno escluso” afferma Don Luigi Ciotti. E la scuola resta il cardine delle rivoluzioni più belle.

“Se si perde loro, i ragazzi, la scuola non è più scuola: è un ospedale che cura i sani e respinge i malati” diceva Don Lorenzo Milani.

Teniamo vive queste parole!


Autore: Corona Perer

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