A ruota libera: diario di un ciclista urbano
di Federico Longo
Questa mastodontica città in cui vivo, la capitale della Repubblica Italiana, già capitale dell’Impero romano, città dei sette re e dei sette colli, la città dei mille nasoni, la città del Capitano (l’unico), città di cui si è scritto e detto in milioni di pagine, questa città meravigliosa e scandalosa, questa città che sembra morta ma che non smette di respirare – pur affannosamente – questa città priva di spina dorsale, invertebrata, acefala, questa città che tutto il mondo conosce, questa città che non sembra avere né un inizio né una fine, questa città che arriva al mare, questa città stuprata dai palazzinari, questa città piena di parchi giganteschi, questa città che si allaga ogni volta che piove, questa città dominata, violentata, dileggiata, offesa, distrutta dalle auto, questa è
la città che più di ogni altra disprezza le biciclette.
Non è sempre e solo una passeggiata scegliere di muoversi a Roma con la bicicletta; al contrario, è sempre un’esperienza nuova, a volte meravigliosa, a volte terrribile.
Con toni leggeri ho descritto alcune situazioni che si trovano a vivere i ciclisti romani, dall’emozione di attraversare i Fori Imperiali con la loro magnificenza, alla frustrazione di trovare una pista ciclabile inagibile per colpa dell’immondizia straripante.
A ruota libera, diario di un ciclista urbano
di Federico Longo - Edizioni Ultra
Pag 112 - Prezzo: € 12,50
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