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A tavola con Michelangelo e Boccaccio

Tra Medioevo e Rinascimento

A tavola con Michelangelo e Boccaccio, tra Medioevo e Rinascimento.

Due ricorrenze di altissimo livello culturale: i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio e i 550 dalla nascita di Michelangelo Buonarroti. Cadono entrambi in questo 2025. Ai due eccezionali talenti si potrebbe dedicare un convinvio lauto e profumato, trovando libera ispirazione da documenti storici: le novelle del Decameron per Boccaccio e la lista della spesa di Michelangelo.

Il convito, il vino, il cibo, sono ingredienti importanti nella narrazione di Boccaccio e il banchetto ha una vera e propria funzione sociale. 

Protagonista del menù non poteva essere altro che la celebre cipolla di Certaldo, coltivata fin dal Medioevo, nota al punto da essere inserita nella bandiera ufficiale dai conti Alberti, proprietari feudali del borgo medievale durante il XII secolo. Presidio Slow Food, deve il suo sapore caratteristico al terreno ricco di zolfo. Nel VI libro del Decamerone è lo stesso Giovanni Boccaccio che parla della famosa cipolla:

«Certaldo è un castello di Val d’Elsa posto nel nostro contado… Nel quale usò un lungo tempo d’andare ogn’anno una volta, un de’ frati di Santo Antonio, il cui nome era frate Cipolla, forse non meno per lo nome che per altra divozione vedutovi volentieri, con ciò sia cosa che quel terreno produca cipolle famose per tutta la Toscana». 

Dulcis in fundo,  il "Panettone di Bengodi”  ispirato alla novella del Decameron Calandrino e l'elitropia VIII, 3. 9, caratterizzato da un impasto soffice e profumato, senza candidi, arricchito da una copertura di mandorle, con l’uvetta che viene fatta macerare nella Vernaccia di San Gimignano Docg. Su questa tavola ci stanno bene anche cantuccini al cioccolato e cipolla di Certaldo essiccata

Al genio artistico protagonista del Rinascimento si associa il Lardo di Colonnata IGP, che matura nelle vasche di marmo estratto dalle stesse cave da cui Michelangelo attingeva la materia per i suoi capolavori e alimenti contenuti nella lista della spesa di Michelangelo, un manoscritto redatto dallo stesso artista, conservato nel Museo Casa Buonarroti a Firenze

Il documento, datato 1518, è riportato sul retro di una lettera, in cui Michelangelo elenca i prodotti di cui necessita per il suo servitore, corredati da schizzi illustrativi tra cui si annoverano tra gli altri:

''Pani dua (due pezzi di pane). Un bocal di vino (un boccale di vino). Un ariga (un'aringa). Tortegli (tortelli). - Una salama (un pesce salato)"

Questo tuffo nelle tavole dei due grandi artisti è merito di Vetrina Toscana è il progetto della Regione Toscana, in collaborazione con Unioncamere Toscana, che promuove il turismo enogastronomico e la recente BIT di Milano ha offerto il palcoscenico a questa storia tra arte, letteratura e ...i piaceri della tavola.


www.vetrina.toscana.it
 

 


Autore: Corona Perer

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