Viaggi & Reportages

Abitare la vacanza

Un festival d'architettura per dimostrare che si può costruire bene

Le architetture per la vacanza possono essere buona pratica architettonica o sono quasi sempre aggressione al paesaggio per loro stessa definizione? Bella domanda.

Nasce da qui  ''Abitare la Vacanza Festival di Architettura'' con la curatela scientifica di Emanuele Piccardo, che apre al pubblico le storie di architetture per la vacanza realizzate a partire dagli anni Sessanta in Liguria, Toscana e Sardegna.

Iteressanti progetti portano la firma di Giancarlo De Carlo, Vittorio Giorgini e Alberto Ponis, che coinvolgendo comunità locali e volontari nella costruzione di microarchitetture finalizzate a rinsaldare il rapporto tra i fruitori del paesaggio e la natura, hanno costruito modelli e fornito insegnamenti utili alla tutela dei territori fragili, perchè attivando buone pratiche di gestione territoriale e realizzando architetture e un’urbanistica di qualità si può fare la differenza.

Le opere realizzate da questi grandi architetti possono essere il punto di partenza per ri-imparare a progettare nel paesaggio. Le domande fondamentali da porsi sono: è ancora valido il modello di sviluppo turistico degli anni Settanta? Come cambieranno i territori con il cambiamento climatico? Dobbiamo cambiare il modo di vivere il pianeta e questo vale ancora di più per territori fragili e maggiormente esposti agli effetti della crisi climatica come le aree costiere, è la risposta. In che modo possiamo allora ripensare il modo in cui si interviene nei paesaggi fragili delle coste?

''Il festival vuole elaborare un pensiero critico, fare proposte concrete affinché si possa imparare dai maestri che hanno progettato la vacanza degli italiani per immaginare un presente coerente con la crisi ambientale''. (Emanuele Piccardo)

Qualche esempio? Quello di Costa Paradiso in Sardegna e di Colletta di Castelbianco (Savona).

Costa Paradiso (Sassari), territorio immerso nel verde della macchia mediterranea, con rocce rosse di granito, sabbia bianca e un mare cristallino, alla fine degli anni Sessanta, grazie all’intuizione dell’imprenditore Pierino Tizzoni, diventa una delle aree di vacanza più ambite della Sardegna del Nord. L’architetto Alberto Ponis, realizza la sua idea coinvolgendo studenti e abitanti in laboratori di progettazione e costruzione partecipata. Risultato: un tratto roccioso di costa, vivibile: Casa Li Baietti aka Casa Ponis una piattaforma in legno, una piazza sul mare, spazio di condivisione e socialità, capace di trasformare il privilegio privato di una casa per le vacanze in privilegio comune.

 

Altro esempio: Colletta di Castelbianco (Savona), a 300 metri sul livello del mare, un borgo di origine medievale distrutto da un terremoto nel XIX secolo nel 1995 è stato riportato a nuova vita grazie a un rigoroso lavoro di ricostruzione firmato dall’architetto genovese Giancarlo De Carlo (1919-2005). 58 appartamenti per 4.000 mq. Case, archi, stradine, ricostruiti senza alterare l’antica forma urbana: un modello di restauro, recupero e innovazione.

 

Il 14 e 15 ottobre 2023 nella sede della Maison de l’architecture a Marsiglia verranno presentati attività, obiettivi, risultati, programmi futuri di ABITARE LA VACANZA in un confronto, con studiosi ed esperti, su architettura, climate change e sviluppo sostenibile.

Un progetto che, ne siamo sicuri, crescerà nel tempo.

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)