Aducanumab: nuova speranza contro l'Alzheimer
E' efficace solo se somministrato nelle fasi precoci della malattia
Aducanumab: è la nuova speranza contro l'Alzheimer. Si tratta del primo trattamento che non si limita soltanto ad “aggredire” i sintomi della demenza, ma anche rallentare il declino cognitivo. Ma è efficace solo se somministrato nelle fasi precoci della malattia.
Lo sviluppo di questo farmaco messo a punto dalla big-pharma Biogen Inc. è frutto di anni di ricerca. Appartiene agli anticorpi monoclonali. Agisce rimuovendo l'amiloide che si deposita nel cervello agli affetti da Alzheimer. Le sperimentazioni internazionali documentano effetti positivi ma soprattutto nei pazienti in malattia precoce.
Dopo decenni di ricerca scientifica sulla lotta al morbo di Alzheimer, questo è il primo trattamento che interessa in modo specifico il contrasto al processo degenerativo della malattia e che non si limita ad aggredire i sintomi della demenza.
La terapia dell’Aducanumab dovrebbe rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia. Sebbene molti esperti ritengano che il farmaco abbia efficacia limitata, è un significativo passo in avanti verso la messa a punto di trattamenti terapeutici che mirano ad interrompere la patogenesi della malattia, piuttosto che offrire un puro trattamento sintomatico, ed offre ulteriori sviluppi in quella direzione.
“E’ davvero un’ottima notizia – afferma la Prof Alessandra Mocali, Presidente Airalzh Onlus – che sottolinea ancora una volta l’importanza della diagnosi precoce sulla quale si sono sempre concentrate le ricerche che la nostra Associazione ha sempre sostenuto, tra cui gli ultimi 7 Grants AGYR 2020, assegnati proprio all’inizio di quest’anno con un investimento di 300.000 Euro”
Importante anche prevenire la malattia di Alzheimer con stili di vita e abitudini salutari (alimentari e sociali), che possono ritardare la comparsa di sintomi o ridurre il rischio di insorgenza di altre malattie croniche, come quelle cardiovascolari, diabete di tipo 2 etc. Airalzh Onlus ha sempre puntato molto sulla Ricerca rivolta alla diagnosi precoce, impegnandosi ogni anno, con l’assegnazione a giovani ricercatori e ricercatrici di “Airalzh Grants for Young Researchers” (AGYR), fondi che permettono di sviluppare e potenziare carriere indipendenti.
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