Agri Berroni, a Racconigi i veri gelati artigianali
In barattolo o in stecco la bontà che arrriva dal latte genuino
Michelle e Sándor Gosztonyi de Gosztony es Krencs, cognome di provenienza ungherese e origini anche trentine (essendo un discendente dei Castelbarco), sono i tititolari di Agri Berroni azienda Bio incastonata nella Tenuta Berroni a Racconigi (Cuneo). Producono gelati artigianali.
Nella loro start-up del gelato condividono il cammino con la chef dolciaria Giulia con alle spalle esperienza nelle dimore storiche inglesi.Michelle è esperta di marketing e grafica, Sándor si occupa della produzione con creatività. Durante il primo lockdown creò il Gelato Tricolore in barattolo di Agri Berroni. Un "bon" (580 ml) di gelato al pistacchio di Bronte, fiordilatte con latte di cascina e sorbetto alle fragole di Carmagnola, tutto prodotto agricolo ed autentico.
Il gelato resta il prodotto di punta. Forse non tutti sanno che gran parte del commercio del gelato si gioca in casa: è il barattolo o la vaschetta il vero business del momento. Il gelato italiano è famoso in tutto il mondo ma paradossalmente ne consumiamo meno che negli altri paesi: agli 8 kg. a testa dell'Italia corrispondono i 25 kg che vengono consumati in Australia e Danimarca. “Normalmente il gelato in questi paesi viene gustato in casa ed è questo mercato che noi aspiriamo” spiega Sándor Gosztonyi.
“Fare un gelato è facile. Farlo buono molto difficile” affermano alla Agri Berroni, dove il ramo aziendale dedicato alla produzione del gelato ha richiesto 3 anni di lavoro, dei quali uno e mezzo ...di sola burocrazia. L'azienda fa parte della dimora storica ristrutturata dalla Contessa Alessandra Castelbarco Visconti Simonetta, che ne ha fatto un luogo di eccellenza per eventi, ricevimenti, matrimoni e incontri.
Sándor e Michelle Gosztonyi nella loro moderna gelateria producono gelati artigianali mantecati e confezionati utilizzando materie prime delle dipendenze agricole della stessa tenuta o di aziende agricole limitrofe. Una produzione di alta qualità che mira alla ristorazione, ai servizi catering, alla distribuzione. Ma anche a chi vorrà fare una sosta per degustare un vero gelato, fatto con vero latte.
Da Agri Berroni esce quindi gelato in barattolo e in stecco, si commercializza l'ottimo latte (buonissimo!) e lo yogurt, si producono mousse e bavaresi, cheesecake e creme spalmabili anche in confezione monodose.
La potenzialità del laboratorio sono rappresentate da una possibilità di produrre 60 kg di gelato al giorno: oggi si trasformano 30 dei 300 litri prodotti al giorno dalle vacche, con una collaborazione virtuosa con le aziende agricole del territorio nate tra le Cascine di Racconigi un tempo dentro il recinto del Palazzo dei Savoja che si trova a poca distanza.
Nella nuova Agri Berroni, è possibile trovare altre eccellenze del territorio: dolci, creme, confetture, miele, birre, salumi di realtà artigianali biologiche e naturali. Un “paniere” frutto di produttori appassionati e attivi in questa parte di Piemonte - fra Racconigi, Carmagnola e il Pinerolese – grazie ai terreni fertili della tenuta che ha investito anche nella coltivazione di erbe officinali, come Camomilla, Lavanda, Timo, Melissa e Menta. Sono destinate ad una linea cosmetica naturale grazie ad una collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Torino, con la quale viene portato avanti un progetto congiunto di conservazione di cloni piemontesi di Lavanda Angustifolia. In azienda le erbe vengono distillate con distillatori creati ad hoc, dopodiché conferite per la trasformazione.
Il laboratorio del gelato è direttamente visibile dalla sala conferenze allestita da una antica stalla e in questo modo gli spazi si aprono anche ad eventi di show-cooking nella sala polifunzionale,con soffitto di mattoni a vista, che può accogliere fino a 200 persone, utile quindi anche per conferenze, convegni, degustazioni e workshop aziendali nonché attività di didattica.
E c'è una esperienza in più da fare in questa tenuta che dà la possibilità di soggiornare nella dimora storica costruita nel 1773 per il barone francese De Laugier ed entrata nel 1866 nelle proprietà della famiglia grazie a trisavolo della contessa Castelbarco, il Conte Carlo Ceriana Mayneri padre di uno dei fondatori della Fiat. Nell'antico alloggio del cocchiere sono stati infatti ricavati due appartamenti per piccoli nuclei famigliari. Ognuno misura circa 90 mq e dispone di ampio salotto con angolo cottura, una camera da letto e ampi servizi. Le due unità condividono un giardino privato con sauna o idromassaggio in giardino, anche nei mesi più freddi. Una favola (leggi la nostra recensione)
Autore: Corona Perer
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