Corrado Augias ''restituisco la mia Gran Croce''
''Io come Al Sisi? No, grazie''
Macron che conferisce la Grande Croce della Legion d'Onore della Repubblica francese al dittatore d'Egitto Al-Sisi: per Corrado Augias un atto detestabile se si tiene a mente la tragedia di Giulio Regeni seviziato per 9 giorni con lame e bastoni. Lo dicono gli atti dell'inchiesta e i 4 uomini dei servizi segreti egiziani responsabili di questa tragedia sono noti e certificati persino da un video che li inchioda.
L'abbraccio del presidente francese a quello egiziano ha quindi indotto Corrado Augias a restituire la sua Gran Croce. "Io come Al Sisi? Non sia mai" si è detto. E lo ha fatto con una lettera:
Signor Ambasciatore,
le restituisco le insegne della Legion d'Onore. Quando mi è stato concesso, il gesto mi ha commosso profondamente. Ha dato una sorta di consacrazione al mio amore per la Francia, per la sua cultura. Ho sempre considerato il vostro Paese come una sorella maggiore dell'Italia e come mia seconda patria, ci vivo da molto tempo, intendo continuare a farlo. Nel giugno 1940 mio padre soffrì fino alle lacrime per l'aggressione dell'Italia fascista contro una Francia già quasi sconfitta.
L'assassinio di Giulio Regeni rappresenta per noi italiani una ferita sanguinolenta, un affronto, e mi sarei aspettato dal presidente Macron un gesto di comprensione se non di fraternità, in nome dell'Europa che - insieme - noi proviamo così duramente a costruire.
Non condivido questo onore con un capo di Stato che si è reso oggettivamente complice di criminali.
Non voglio sembrare troppo ingenuo.
Conosco bene i meccanismi degli affari e della diplomazia, ma so anche che esiste una misura e che, come scrive il poeta latino Horatio: Sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum.
Credo che in questo caso la misura dei giusti sia stata ben superata, addirittura oltraggiata.
Con i miei più profondi rimpianti ".
Corrado Augias
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