Bled vista dal castello - foto: C.Perer
Bled vista dal castello - foto: C.Perer
Viaggi & Reportages

Slovenia, Bled e Bohinj: belle e sostenibili

Le Alpine Pearls del Parco del Tricorno

(foto e testo di Corona Perer) - Sostenibilità e green economy sono sempre stati gli assi portanti delle Alpine Pearls, le Perle Alpine, un consorzio di destinazioni (19 in Europa) che hanno fatto della tutela ambientale, delle tradizioni e dello sviluppo sostenibile una leva per la promozione di un turismo che non dimentica la Natura e pensa all'Uomo.

E' anche in questo modo che la Slovenia è stata tra i primi paesi al mondo a ricevere il sigillo Safe Travels dal World Travel and Tourism Council (WTTC). Una nazione che ha in Lubiana, una elegante capitale eletta Best European Destination 2022.

Ma nel Parco del Tricorno, a un'ora scarsa di strada dalla capitale Lubiana, sono annidate due meravigliose perle slovene: Bled e Bohinj nella regione dell'Alta Corniola.

Entrambe hanno un lago, entrambe hanno ricche foreste a fare da contorno ad un paesaggio dolcissimo e quasi fiabesco. Entrambe praticano il turismo eco-sostenibile.

Il che vuol dire, ad esempio, che si naviga solo con la caratteristica Pletna, una barca a remi in legno, oppure con il battello elettrico.

Nel cuore del Parco, nella parte Nord occidentale della Slovenia e a Sud-est delle Alpi Giulie si trova invece la valle di Bohinj è un complesso di oltre venti villaggi che vivono in sintonia con l'ambiente protetto del Parco Nazionale del Triglav (Tricorno). Il lago di Bohinj, è il più grande specchio d’acqua dolce sloveno: è lungo 4 km e largo 1km, profondo 44 metri, di origine glaciale, come gli altri sette laghi del parco.

Assomiglia quasi ad un fiordo norvegese e dall'alto del Vogel - che si raggiunge in soli 4 minuti in funivia, qui chiamata “gondola” - mostra la sua placida e maestosa presenza. Un gioiello blu, quasi uno zaffiro, incastonato tra le Alpi Giulie. Riceve le sue acque da una maestosa cascata, la Savica, inserita nella Biosfera Unesco, che si raggiunge dopo aver percorso un meraviglioso sentiero nella foresta e ...500 gradini. Il salto delle acque di 71 metri alimenta il torrente sottostante che a sua volta si getta nell'incantevole specchio d'acqua.

A disposizione del turista ci sono anche giri del lago in carrozza. Tutto è meglio che l'uso dell'auto. La Slovenia è sempre stata la prima a credere nel turismo slow e sostenibile. Preservare il paesaggio, la bellezza delle sue foreste e dei suoi laghi, attuare politiche di mobilità dolce e ridurre consumi e rifiuti è una regola divenuta ormai prassi.

Il lago di Bled con la sua bellissima isoletta al centro è la porta del Parco Nazionale del Triglav, una delle 7 nuove meraviglie del mondo.ABled si arriva anche in treno nel grande corridoio ferroviario che collega Monaco di Baviera ad Atene, passando per Istanbul. La stazione ferroviaria Bled Jezero si trova sulla linea ferroviaria Villaco – Jesenice – Nova Gorica – Capodistria e innestata Dista 1,5 km dal centro di Bled ed è raggiungibile a piedi, in taxi o prendendo il trenino turistico. In estate transitano anche shuttle bus.

Salire alle chiesetta in cima all'isola che si raggiunge con le caratteristiche imbarcazioni a remi (tariffa in media di 15 euro a persona), è l'attrazione imperdibile per ogni turista che oltre a godere di panorami eccezionali sul lago e le sue rive suona la Campana dei Desideri, che proprio per questo suona incessantemente.

 

Un'emozione che è bene far precedere da una visita all'antico Castello medievale di Bled,  che sorge su una roccia e dell'isola offre uno scorcio memorabile.

Il maniero al quale si può accedere in auto (c'è un comodo parcheggio ai suoi piedi), ma anche in carrozza per essere più green, è articolato in più piani e punti di avvistamento sul lago, con sale ricche di reperti e angoli di grande interesse: l'antica cantina, la tipografia, il museo. Fatevi mostrare anche l'apiario: tutto il complesso era stato pensato per essere autonomo e sostenibile e le api garantivano oltre al miele, i primi preziosi farmaci per i malanni di stagione.

La storia di questo castello risale al XI° secolo e dalle sue terrazze si gode una magnifica vista su Bled, l'isoletta e i dintorni (foto di copertina). E c'è un pezzo di storia che tocca anche l'Alto Adige: nel 1004 il maniero venne donato ai principi vescovi di Bressanone che allora possedevano una diocesi di dimensioni enormi proporzionali alle ricchezze in essa contenute.

Oggi è molto richiesto come location per matrimoni grazie alla presenza di un'antica cappella ad uso del signore del Castello.

La  visita non può dirsi conclusa senza assaggiare l'imperdibile e deliziosa sfogliatina alla crema: la Torta alla crema di Bled, la Kremma Rezina,  è vincolata a regole ferree. Per essere autentica deve misurare 7 centimetri per lato ed essere a base di crema pasticcera alla vaniglia e panna montata il tutto tra due sfoglie. Un piccolo cubo di dolcezza che conclude il pranzo facendosi ricordare. Noi l'abbiamo assaggiata al Kavarna Park sul lungolago. Deliziosa!

Altrettanto dolci, ma per l'anima, sono le passeggiate nei dintorni. Merita una sosta accurata, la Chiesa di San Giovanni Battista, sorta nel primo millenio sulle rive del lago di Bohinj. Paesaggio meraviglioso, specie nei colori autunnali.

Era meta sin dall'antichità di pellegrini che  qui arrivavano per visitare l'antica chiesa impreziosita da un porticato esterno risalente al 1639  dove si svolgevano gli antichi mercati di scambio tra passatori e pellegrini.

L'interno, magnificamente affrescato ospita un maestoso altare barocco e piccole e preziosissime chicche come un misterioso Cristo con corona di spine, realizzato in lapis. A guardarlo sembra con occhi chiusi, ma avvicinandosi si nota che l'occhio è vigile e aperto ed incrocia lo sguardo di chi lo osserva. ''Un'opera misteriosa'', ci dicono.
Non si sa nè la provenienza nè l'autore, ma la bellezza del disegno e la soluzione grafica di proporre il volto di un Cristo morto in croce, ma che ancora guarda e vede il mondo, porta a pensare che sarebbe un'opera degna di un Duhrer. Chissà... 

A Bohinj tanti percorsi per gite in bici, nella dolcissima campagna circostante dove percorsi ben tenuti e ben segnalati, oltre che pianeggianti e di media difficoltà, scorrono tra fattorie di animali e piccoli caseifici dove si producono buoni  formaggi come il mohant, dal caratteristico odore e dal sapore molto intenso. Il formaggio del Nanos, dal colore giallo intenso viene prodotto in piccole realtà rurali, dal latte appena munto dando vita ad una economia domestica molto interessante. I formaggi arrivano infatti sulle tavole degli hotels (9000 posti letto nella sola Bled) e nel mercato interno.

Il Pr' Prangarck, piccolo caseificio a conduzione familiare di Brod, essendo posizionato lungo la pista ciclabile è diventato persino una tappa per gli appassionati delle due ruote. Qui si producono e si degustano creme di formaggio, buonissimi yogurt, una ricotta tipica ed il formaggio giallo. 

La gastronomia annovera tra i piatti tradizionali pietanze corpose: il  maiale con funghi o gli “Strunklj” dei rotolini di formaggio in pasta sfoglia.

Con i suoi boschi curati, la rigogliosa e altissima faggeta, i sentieri che salgono verso i laghi o i rifugi di altura, Bohinj è un paradiso per gli amanti di natura, in tutte le stagioni. Magnifico nei colori dell'autunno. E a fine primavera, quando la natura si è ormai risvegliata si tiene ogni anno il Wild Flower Festival, dedicato alla ricchezza botanica dei boschi.

A Bohinj si può camminare nell'assoluto silenzio meditativo. Il bosco è meraviglioso!
 

foto C.Perer
 

Le Alpine Pearls dispongono sempre di aree protette al riparo da traffico e rumori. Godersi la montagna a piedi, in sella a un cavallo o con la mountain-bike è piacere puro oltre alla soddisfazione di aver contribuito alla tutela dell’ambiente.

Juliana Bike è un percorso ad anello di 7 tappe che si spiega su un totale di 290 km che permettono di esplorare le strade ai piedi delle Alpi Giulie. Partenza e arrivo sono a Bohinj, sulle sponde del lago più grande del Paese, mentre tra le tappe intermedie spiccano Kranjska Gora e il passo di montagna di Vršič, noto anche come “la salita dei russi”. Fu costruito praticamente a mano dai prigionieri di guerra durante il primo conflitto Mondiale. Da questo passo, contraddistinto da ben 50 tornanti numerati proprio come la più famosa Alpe d’Huez, si raggiunge la Valle del’Isonzo, il fiume smeraldino che lambisce le località di Bovec e Tolmino, prima di rientrare a Bohinj dopo la frazione da Zakojca a Podbrdo.
 

Ed anche il turismo invernale osserva queste regole. Sull'area ski del Vogel a 1500 metri di altitudine si scia solo su neve naturale (''ci sono solo due cannoni per innevamento artificiale per lo più inutilizzati per risparmiare acqua'', precisa la guida). Da qui la vista sul lago e sul parco del Tricorno è spettacolare.

Non stupisce perciò che proprio a Bled ci siano le più avanzate proposte green. Dal luxury glamping all'hotel zero rifiuti pensato anche come bike-village. Un'esperienza virtuosa della quale va giustamente orgoglioso il management dell'hotel e che ha preso corpo grazie alla sensibilità dei proprietari. Il “Ribno Alpine Resort” (ve lo raccontiamo qui > clicca) si trova ai margini del bosco di abeti rosso. E' un hotel davvero green che dal 2018 ha ottenuto il certificato ''zerowaste'': zero rifiuti! Ed è stato il primo hotel con glamping della Slovenia. Privilegia il mondo dei ciclisti e gli appassionati  mtb, grazie al suo bike-village provvisto persino di lavanderia per le bici.

L'offerta slovena è avanzata perchè da molti anni ha puntato sulla diversità: benchè territorialmente molto piccola, la Slovenia è un crocevia tra il mondo alpino, mediterraneo, carsico e pannonico.  Le distanze sono relativamente brevi e nello stesso giorno si può scegliere di andare dalle Alpi al mare.  Il paesaggio incanta e trasmette tranquillità.

Ecco spiegato perchè Bled e Bohinj sono Alpine Pearls:  non solo per la bellezza incantevole dei due laghi che le circondano ma perchè hanno raccolto la sfida di promuovere nei fatti e con scelte oculate uno stile slow, che fa bene al corpo e allo spirito.
Perchè la contemplazione del Bello è terapeutica. Forse per questo a metà Novecento il ''dottore del sole'', il medico svizzero Arnold Rikli naturopata e precursore del naturismo, elesse Bled capitale del turismo della salute (grazie all'altezza ideale di 500 metri sul livello del mare) nonchè il luogo perfetto per curarsi con i bagni di sole e il camminare a piedi nudi nell'erba.
(c.perer - novembre 2022)

info:
www.bled.si
www.bohinj.si

foto: riproduzione vietata


Autore: Corona Perer

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