Alzheimer, ad Egna la casa di cura che aiuta a ricordare
Secondo uno studio la malattia copisce di più le donne
Esperimenti di frontiera: ad Egna (in Alto Adige) c'è una casa di riposo arredata con mobili anni '40 che aiuta...a ricordare e a rendere familiare il soggiorno. Nell'immagine di copertina un arredamento anni '40 utile allo scopo.
E' notorio che i malati di Alzheimer ricordano più il passato remoto che non fatti recenti. Da qui l'idea di destinare ai pazienti malati di demenza senile locali arredati in stile vintage per sollecitare la memoria non tanto per guarire, ma quanto meno per contrastare la degenerazione delle cellule cerebrali. Forse l'uovo di Colombo, di certo una trovata che può aiutare i pazienti a sentirsi a maggior agio e meno spaesati in un mondo che ormai non riconoscono più.
Sono in continua crescita le persone affette da Alzheimer. In Italia, i malati di demenza sono più di 1 milione la maggior parte dei quali affetti da Alzheimer, malattia che oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 65 anni; con l’aumento dell’aspettativa di vita, si calcola che nel corso dei prossimi 30 anni i casi potranno triplicare. Numeri impressionanti sia dal punto di vista umano che sociale ed economico perché, come dimostrato dall'European Brain Council (EBC), se in Europa il costo totale delle malattie del cervello su base annua ammonta a 798 miliardi di euro, le demenze – di cui la malattia di Alzheimer rappresenta circa il 70% - si posizionano al secondo posto in Europa per costi sociali.
L'età media dei pazienti è sugli 83 anni; ne sono colpite maggiormente le donne (67 per cento) rispetto agli uomini (32 per cento). Con "Morbo di Alzheimer" si indicano la demenza senile e i disturbi cerebrali nell'età avanzata, dal nome del neurologo Alois Alzheimer che lo scoprì.
La malattia, di cui le cause restano ancora poco chiare, spesso induce sensazioni di paura. Il disturbo e la conseguente perdita di numerose funzioni cerebrali quali memoria, orientamento, linguaggio, capacità di comprensione e di giudizio, comportano un lento cambiamento della personalità rendendo impossibile una vita autonoma e indipendente nello stadio avanzato della malattia.
Airalzh Onlus – Associazione Italiana Ricerca Alzheimer - promuove a livello nazionale la ricerca medico-scientifica sulla malattia dell’Alzheimer e altre forme di demenza.
Una ricerca di Airalzh Onlus ha studiato l'incidenza sullo sviluppo delle demenze con un’attenzione particolare al genere femminile che è il più colpito partendo da uno studio che è appena stato pubblicato su Sleep Medicine Reviews. Lo stesso studio evidenzia che il sesso femminile si rivolge molto meno dei maschi ai Centri di Medicina del Sonno con conseguente ritardo di diagnosi nelle donne e loro maggiore esposizione a questo fattore di rischio per malattia di Alzheimer, demenza che peraltro le coinvolge maggiormente (circa i 2/3 dei pazienti sono donne) e mostra più rapida evoluzione nel sesso femminile.
Airalzh promuove anche alcuni progetti di ricerca che hanno avuto un riscontro con pubblicazione su testate internazionali, oltre a varie iniziative volte a sostenere la ricerca per questa patologia che coinvolge oltre 600.000 pazienti in Italia e 3 milioni di famiglie (tra famigliari e caregiver).
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