Amarcord per Federico Fellini
Ritrovata in una soffitta una caricatura degli anni giovanili
(Foto di copertina: un ritratto di Sandro Becchetti) - Il 20 gennaio del 1920, 100 anni fa, nasceva a Rimini il grande Federico Fellini. Regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore italiano, è considerato uno dei maggiori nomi della storia del cinema mondiale. Nell'arco di quasi quarant'anni, ha collezionato 4 Oscar per ''La strada'', ''Le notti di Cabiria'', ''8½'' e ''Amarcord'' mentre nel 1993 gli è stato conferito quello alla carriera. I titoli dei suoi più celebri film, tra cui anche I vitelloni, La dolce vita e Roma, sono diventati famosi in tutto il mondo.
Roma era la sua città d'adozione, che tanto ha amato, in cui si trasferì nel 1939 per cercare di intraprendere la professione giornalistica e in cui morì nel 1993.
Una grande passione di Fellini fu il disegno, come racconta il critico d'arte Sandro Bongiani dando notizia del ritrovamento nella soffitta di una vecchia casa a Salerno, di una caricatura inedita originale eseguita a pastelli nel 1937 dal giovane Federico Fellini. Ritrae il suo prof. salernitano di ginnastica Luigi C. che in quell’anno insegnava al liceo classico Giulio Cesare di Rimini.
"L'opera è autentica" afferma Sandro Bongiani. E' stata disegnata a pastelli su Carta Bristol di cm 25x35 nel 1937 con una tecnica già matura nonostante i suoi 17 anni. ''L’opera risulta di grande importanza, soprattutto, per capire la personalità geniale del giovane Fellini. E’ di sicuro una delle poche o forse l’unica opera firmata dal grande regista, la firma di Fellini è visibile dentro un piccolo quadrato inclinato in basso a destra del foglio, di fatto risulta una delle prime opere giovanili già convincenti e geniali del maestro''.
Fellini faceva spesso delle caricature, per gioco, ritraendo i compagni e gli insegnanti del liceo e che poi regalava agli amici erano apprezzati al momento e quasi sempre buttati via. Fellini ha sempre disegnato accanitamente: da bambino, quando riempiva le tovaglie di casa con interminabili ghirigori, da studente, quando faceva le caricature degli insegnanti o andava sulla spiaggia di Rimini, vestito di tutto punto, a caccia di clienti a cui fare il ritratto, da giovane in cerca di fortuna quando collaborava come umorista e poi da regista, quando il disegno gli serviva per fissare i lineamenti di un personaggio, per abbozzare un costume, una scenografia.
Ma quello venne regalato al prof con una scritta “Professore, a me non mi piace la scuola, lo conservi perché io un giorno sarò un grande”. Certezza che fu confermata anche dall’attore Alberto Sordi che lo conobbe da giovane e spiantato, ma sempre pronto a dire “... un giorno sarò un grande regista”.
In effetti Fellini compie studi ''incerti'' al Liceo Classico e a scuola non andava per niente bene. Nel 1937 Fellini aveva iniziato anche a guadagnare qualcosa grazie al pittore Demos Bonini, che aveva aperto la bottega “Febo” dove i villeggianti andavano a farsi immortalare in azzeccate caricature firmate “FEBO”, acronimo di Fellini che disegnava e Bonini che li colorava.
“La scuola mi offriva l’opportunità di disegnare con la scusa di prendere appunti o di scrivere e quindi di vivere nel mio mondo di fantasia, mentre fingevo di ascoltare le parole degli insegnanti. Disegnavo di nascosto caricature, sperando di non essere mai scoperto e che tutti pensassero che stavo prendendo appunti su appunti” racconterà il regista in "Io, Federico Fellini" (A. Mondadori, 1995)
Nel 37’ tanti bozzetti che Fellini produceva per pochi centesimi sul lungomare di Rimini quasi sempre venivano buttati subito via perché ritenuti di poco conto. Proprio in quegli anni inizia a collaborare con alcune riviste inviando vignette sino a diventare un collaboratore fisso del settimanale fiorentino “420” e poi del “Marc’Aurelio”: siamo ormai nel 1939 anno nel quale Fellini si trasferisce a Roma con la scusa di iscriversi a giurisprudenza. Comincia a frequentare l’ambiente dell’avanspettacolo e della radio, a scrivere copioni, gag e battute per spettacoli e film vari. E continua a disegnare. Si conoscono maggiormente i disegni degli anni 50 fino agli anni 80 legati al cinema, ma rimane poco conosciuta la parentesi degli anni di Rimini.
Questa caricatura copre quindi un vuoto.
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