Amnesty international e i diritti negati in Italia
Fare la rivoluzione ma con passi...felpati
27 gennaio 2022 - Una domanda: banale se vogliamo, naturale sicuramente, legittima anche. Qualsiasi redazione che prenda inspiegabilmente ''buco'' anche quando segue con attenzione un tema, pone una domanda. "Come mai non ho ricevuto la notizia?". E va dritta alla fonte consueta, sapendo che una risposta otterrà. Così anche noi quando abbiamo visto circolare la notizia che ''secondo Amnesty International i diritti umani erano stati violati in Italia'', siamo sobbalzati. Perchè ad Amnesty avevamo chiesto via mail: ma vi state occupando di quel che succede in Italia? La nostra mail in quel caso era rimasta senza risposta. Perciò avevamo continuato a leggere di Iran, Guantanamo, Qatar, Myanmar, Giornata della Memoria...
Poi però apprendiamo da Telegram di una possibile dichiarazione al riguardo e allora abbiamo scandagliato la casella di posta: niente, non c'era nulla. Non restava che chiedere:
"...come mai non è arrivato il vostro cs sulla violazione
dei diritti nella gestione Covid? L'ho letta in telegram...
Corona Perer"
La risposta è stata:
".. perché è un documento di posizione pubblicato sul sito,
non un comunicato stampa.
Grazie e buona giornata, Ufficio Stampa"
E allora siamo andati sul sito dove si legge:
L’emergenza Covid-19 che ha travolto il sistema sanitario italiano e ha costretto il governo italiano a misure straordinarie deve essere accompagnato da un’intervento eccezionale necessario per combattere le diseguaglianze e garantire a tutti l’accesso alle cure e alle misure di prevenzione del contagio.
L’appello al Governo italiano - Abbiamo rivolto un appello al Governo italiano affinché, in questa emergenza sanitaria senza precedenti, crediamo sia urgente progettare e attuare misure specifiche per garantire i diritti di tutti e soprattutto dei gruppi che non sono nella condizione di potersi proteggere, affinché nessuno venga escluso, secondo il principio universale di uguaglianza e non discriminazione.
Un aiuto concreto - In questa situazione di emergenza, per fare in modo che il diritto alla salute sia garantito a tutti, nessuno escluso, abbiamo deciso di collaborare con alcune associazioni che operano in prima linea per difendere le persone più vulnerabili.
Solo se oggi ci prendiamo cura anche chi non ha una casa, non ha un pasto caldo, non ha accesso ai dispositivi di protezione potremo uscire da questa emergenza e ripartire più forti domani.
Il monitoraggio dei diritti umani a rischio - Con i nostri attivisti abbiamo deciso sin da subito di attivare un lavoro di monitoraggio sui diritti umani in Italia. Il loro contributo è prezioso per poter comprendere, fotografare e analizzare gli ambiti in cui l’emergenza Covid-19 sta richiedendo una maggiore protezione dei diritti umani.
Bene. Anzi Benissimo, anche se la pagina non reca data e non si sa quando sia stato attivato il monitoraggio. Ma pensiamo il 18 gennaio quando la notizia è stata avvistata in Telegram.
E allora siccome siamo puntigliosi ci è sorta una seconda domanda, figlia della prima, ben sapendo come Amnesty sia ben introdotta nelle redazioni: noi stessi la riteniamo una fonte straordinaria di notizie e dossier aggiornati e autorevoli a cui diamo di solito precedenza.
Perchè dunque non optare non per un comunicato, il classico cs a tutta la stampa? Magari dal titolo "Amnesty: violati i diritti umani in Italia" . E sarebbe stato bello anche vedere chi lo pubblicava (...noi certamente!).
Perchè invece si è optato per un ''documento di posizione'' del quale ti accorgi se c'è... solo se hai tempo di andare nel sito? Quante redazioni hanno il tempo di passeggiare per i siti alla ricerca di possibili novità, sapendo che quel sito (e nello specifico Amnesty) ha un ottimo Ufficio Stampa che informa sempre-su-tutto?
Perchè proprio una notizia che ci riguarda da vicino ed è grande come una casa, resta ranicchiata nel sito e non va in mailing?
La nostra è una domanda, ancora aperta perchè non basta la prima risposta alla quale abbiamo ribattuto: "ci mandate estratto?'' Amnesty non ha mandato un bel nulla, ed è passata alle successive, saltando questa notizia che secondo noi andava data. E ieri ci spediva quanto schedulato: il cs sulla Giornata della Memoria.
E allora ad essere maliziosi, verrebbe da pensare che non si è fatto un cs, perchè magari non si voleva irretire ''qualcuno'', metti caso che proprio in quel momento si stava chiedendo un contributo come quello che hanno ricevuto tanti giornali per diffondere...le notizie istituzionali, in forma acritica, anche quelle che hanno criminalizzato e diviso una larga fetta di società.
Ma poichè Amnesty diffonde solo vere-verità non crediamo affatto che sia successo.
Solo ipotesi, ma i dubbi vanno sempre fugati.
Altrimenti nascono le Ipotesi.
E però... nascono anche le Domande.
Corona Perer
27 gennaio 2022
Autore: Corona Perer
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