La volpe e la cicogna (affreschi di Castel Coira)
La volpe e la cicogna (affreschi di Castel Coira)
Arte, Cultura & Spettacoli

Animali eroi nella Letteratura medievale

La figura dell'orso nella tradizione medioevale, nelle culture e nei secoli

L’orso e il leone sono due animali simbolo della regalità nella tradizione occidentale. L’orso è la forza selvaggia e il  leone è la maestà della natura.

''Animali eroi nella Letteratura medievale'' è il tema del congresso che si terrà a Trento  mercoledì 25 settembre a Palazzo Prodi e che inizierà con una lezione sulla figura dell’orso nella tradizione medioevale e nelle culture dei diversi popoli attraverso i secoli. L'appuntamento è aperto al pubblico.

La Società internazionale renardiana è un’associazione scientifica informale che, da tutto il mondo, raduna amanti di animali nella letteratura medievale. Per il XXV congresso biennale e il cinquantenario dalla sua istituzione ha scelto di riunirsi in Italia. Sarà ospitato dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento con il sostegno del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Torino e della Università italo-francese.

L’orso e il leone sono due animali simbolo della regalità nella tradizione occidentale. L’orso è la forza selvaggia e il coraggio indomito che, dalle tribù primitive del paleolitico alle popolazioni celtiche insulari, identifica divinità pagane e sovrani dai nomi rivelatori, come Artù, il re Orso (artos) e guerriero della Tavola Rotonda. Il leone è la maestà della natura, il sole d’Oriente che diventa figura cristologica ed emblema araldico per eccellenza. Pastoureau, tra i massimi studiosi al mondo dell’immaginario zoologico medievale, segue le tracce di queste due fiere nella nostra storia culturale e racconta perché, a partire dall’epoca carolingia, l’orso finisce per perdere il proprio trono e la propria corona, a vantaggio del leone. A seguire Richard Trachsler ci introdurrà alle teorizzazioni medievali tra fantasia e realtà su un altro animale simbolo del Medioevo, l’unicorno. Infine, una tavola rotonda di rappresentanti del mondo delle arti sceniche, musicali e televisive ci aiuterà a scoprire come il ruolo “eroico” degli animali si sia trasmesso dal Medioevo fino ai giorni nostri, attraverso la musica classica e il teatro, fino alla fiction televisiva.

Il congresso “Animali eroi nella Letteratura medievale” mira a valorizzare il ruolo degli animali, domestici e selvatici, reali e immaginari, nella produzione letteraria del Medioevo, nella quale essi sono spesso i protagonisti di avventure e vicende esemplari che recuperano il patrimonio folclorico delle leggende popolari e lo rielaborano in forma artistica per l’intrattenimento e l’istruzione del pubblico delle corti e delle piazze. Queste creature che parlano e agiscono come gli uomini, o, viceversa, che assumono i contorni ideali del simbolo, incarnano la dicotomia universale tra Bene e Male, e rispecchiano la costante tensione, tipica della mentalità medievale, tra l’alto e il basso, tra l’ascesa verso la redenzione e la discesa negli inferi del peccato.
 

Kastelaz, Kirche St. Jakob

 

In oltre cinquanta interventi di relatori provenienti da tutto il mondo si esploreranno la natura sfaccettata della zoologia letteraria medievale e i modi nei quali gli animali partecipano alla costruzione dei sistemi narrativi dei generi letterari, mai disgiunti dalla componente iconografica che allaccia con il testo – soprattutto nei manoscritti − un inscindibile rapporto tra parola e immagine, tra commento e ornamento. I filoni di indagine privilegiati sono quelli degli animali dell’epica animale; delle favole; dei bestiari; dei fabliaux.

I lavori si aprono mercoledì 25 settembre a Palazzo Prodi (Trento – Via Tommaso Gar, 14) alle 14.30 con i saluti istituzionali. Quindi la presentazione del congresso con Roberta Capelli e Caterina Mordeglia (responsabili di progetto per l’Università di Trento) e la lezione inaugurale di Michel Pastoureau (École Pratique des Hautes Études, Paris), sulla figura dell’orso nella tradizione medioevale (“La chute d’un roi: l’ours détrôné par le lion”) che sarà introdotta da Lino Leonardi (Scuola Normale Superiore, Pisa − Fondazione Ezio Franceschini, Firenze).

La giornata inaugurale è aperta al pubblico previa registrazione sul sito del Dipartimento di Lettere e Filosofia ed è valida per l’aggiornamento insegnanti delle scuole trentine. Le relazioni di Pastoureau e Trachsler si terranno in francese, con traduzione simultanea in italiano mediante smartphone e cuffiette personali.
Sede delle giornate successive – riservate alle persone già iscritte - sarà Palazzo Prodi fino a venerdì 27 settembre, mentre l’ultima giornata si svolgerà presso l’Abbazia di Novacella.



Programma ''Animali Eroi'' > qui

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