Musei dell'Euregio: il 2025 sarà il loro anno
Lo ha deciso il Gruppo europeo di cooperazione territoriale tenutosi ad Ala
(foto di copertina: Stefan Schönweger) - Il 2025 sarà nuovamente l'anno dei Musei dell'Euregio. Le guerre contadine tirolesi del 1525 e il 500° anniversario della morte di Michael Gaismair offrono l'occasione all'Euregio per organizzare un secondo anno museale previsto nel 2025.
La riunione del Gruppo europeo di cooperazione territoriale, tenutasi oggi ad Ala, ha deciso che il 2025 sarà nuovamente l’anno museale dei tre territori. Lo scopo è mettere in rete i musei dell'Euroregione, a cinque secoli dalle guerre contadine tirolesi dell’anno 1525 e dal 500 anniversario dalla morte di Michael Gaismair. L'Anno dei musei dell'Euregio 2025 prende, dunque, spunto da questi importanti eventi storico per affrontare, in un contesto museale, le questioni attuali. Quali tensioni caratterizzano la società contemporanea, come garantire uno sviluppo sostenibile, quali le opportunità in momenti di crisi e conflitto: a queste e altre domande cruciali sono invitati a rispondere i musei dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, che puntano ad affrontare le questioni culturali emergenti del nostro tempo all'insegna del motto “Museo. Pensa oltre!”.
L’obiettivo è quello di ottenere la più ampia partecipazione per affrontare i temi da diverse prospettive e offrire ai visitatori esposizioni, installazioni, eventi e altre iniziative in cooperazione con altre istituzioni culturali, scientifiche e formative che gravitano sui tre territori. Le bozze dei bandi di finanziamento delle tre provincie sono state approvate dal gruppo direttivo; in una fase successiva i tre territori provvederanno ai bilanci corrispondenti per pubblicare il bando relativo ai musei entro settembre 2023.
Ai 46 Musei dell'Alto Adige sono stati destinati investimenti per 1,7 milioni di euro per l'anno 2023.
La Provincia di Bolzano finanzierà, tra gli altri, la Comunità ebraica di Merano per la ristrutturazione del Museo Ebraico cittadino. Il progetto comprende lavori di risanamento, la realizzazione di un accesso privo di barriere architettoniche e il riallestimento dello spazio espositivo. Anche l’Associazione Musei Alto Adige ha ricevuto un sostegno economico. “Il contributo al lavoro culturale di musei e collezioni della nostra provincia è un compito dell’ente pubblico di primaria importanza: le strutture museali promuovono una vivace discussione sociale, rendono possibile l’incontro tra passato e futuro, ampliano i nostri orizzonti, fanno conoscere l’arte e la natura rivolgendosi all’intera popolazione e, per farlo, devono anche poter lavorare con una certa sicurezza finanziaria,” ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher.
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