foto: Frieder Blickle
foto: Frieder Blickle
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Artigianato artistico: il sapere tramandato

I masi Gallo Rosso conservano l'autentica tradizione contadina

L'artigianato artistico è un sapere tramandato.  Gallo Rosso tutela i masi dove si produce artigianato di qualità con...le mani. Sono realtà che conservano l'autentica tradizione contadina tirolese.

I contadini si sono sempre dedicati al lavoro artigianale per riparare gli attrezzi d'uso quotidiano o per crearne di nuovi. L'attività rientrava tra le manutenzioni del periodo invernale quando i campi non potevano essere lavorati. Era anche il momento giusto per avere più tempo libero e dedicarsi  all’intaglio o all’intreccio del legno per fare qualcosa di più di un arnese: un cesto, una panca, le assi di un letto.

La tradizione del Maso ha contribuito a tramandare le varie tecniche dell’artigianato, tuttavia  si rischiava ugualmente di perdere molto degli antichi usi e costumi. Per questo motivo Gallo Rosso ha fatto un lavoro di ricerca in tutto l’Alto Adige per trovare quei contadini, che custodiscono intatto questo patrimonio prezioso.

Sono 5 gli artigiani contadini che realizzano (e vendono) le loro opere con il marchio di Gallo Rosso; quattro lavorano il legno e una la lana. I criteri di qualità stabiliti sono precisi: la materia prima deve provenire al 100% dall’Alto Adige, deve essere lavorata rigorosamente a mano, deve rappresentare un esemplare unico.

Ecco che Gallo Rosso garantisce con il suo marchio opere di autentico ''artigianato contadino'', vere e proprie opere d’arte, persino di design, realizzate con materie prime che provengono dall'Alto Adige e dal maso del contadino artigiano che le realizza.

Il Maso è la casa contadina tradizionale dell’Alto Adige, che in origine era composta da locali basilari: cucina e alloggio del contadino, stalla e un fienile per il foraggio delle bestie e gli arnesi del contadino. Questa tradizione non è andata perduta ma si è evoluta. E così il Maso è resistito. Se in passato maso e stalla erano nello stesso edificio, oggi gli animali sono alloggiati in una struttura separata, spesso in stalle che si sono evolute anche in modo sostenibile.

Il cuore del maso era la Stube, anticamente l’unica stanza riscaldata dell’edificio, motivo per cui la maggior parte della vita familiare si svolgeva lì. Oggi la Stube è utilizzata soprattutto come un accogliente salotto in cui passare il tempo insieme. Ma molti masi storici conservano ancora gli originari soffitti a volte e le mura spesse. C'è sempre tanto legno

Johanna Aichner è uno dei 5 artigiani-contadini che produce con marchio Gallo Rosso. I suoi manufatti in lana lavorata all’uncinetto escono dal maso di famiglia, l'Hoferhof di Lagundo. La sua boutique è allestita in un vecchio pollaio. Sfrattate le galline, Johanna ha allestito il suo atelier -show room. Lavora solo la lana delle sue 25 pecore di razza Alpina Tirolese che pascolano in libertà e tosa personalmente.

"Lavo la lana usando una carriola come vasca e l'asciugo nel mio cortile, dopo la cardatura e la lavorazione utilizzo il filato all'uncinetto, faccio cuscini per sedie, tappeti, coperte, federe, borse, centritavola, ma anche fermacapelli in lana e accessori vari".

la boutique...nel pollaio (foto C.Perer)


In questo modo Johanna ha potuto portare avanti nella piccola frazione di Vellau a Lagundo l'attività del Maso di famiglia dove si produce verdura biologica. È orgogliosa di aver salvato la tradizione che un tempo passava solo per mano maschile e quest'anno ha vinto il premio di “Newcomer dell’anno”, nella categoria Interior presso gli “European Textile & Craft Awards”, un premio che rende visibile l’eccellenza artigiana.

Come detto per Gallo Rosso tutte le materie prime devono provenire dall’Alto Adige e dal maso stesso; gli oggetti di artigianato devono essere prodotti direttamente al maso. E' la logica della sostenibilità e della autotencità, ed è solo attenendosi a questi rigidi criteri che si entra nel circuito.

E' stato così anche per Walter Schnitzer quattro figli, tre mestieri (commesso, agricoltore, padre) e una passione: fare del legno oggetti di design. Per lui stare in alto, nell'antico maso Pardellhof, sopra Naturno la passione è scolpire e ...chiedere al legno cosa vuol essere.

''Estraggo dal legno ciò che il pezzo conserva dentro di sé, è lui a guidarmi" dice. Anche come contadino è la natura a dargli i tempi: star dietro a 3 ettari di alberi da frutta e ad un vigneto di mezzo ettaro non è uno scherzo! Ma i suoi tesori li trova nei 6 ettari di bosco proprietà del Maso: è qui che trova i pezzi da scolpire nella sua piccola e raccolta "tana" che funge anche da cantina.
 

(foto C.Perer)

Le sue creazioni hanno marchio Gallorosso proprio perchè ogni prodotto deve essere fatto a mano dal contadino e avere delle sue caratteristiche proprie; i materiali devono essere assolutamente naturali e non trattati.

La semplicità e la bellezza delle cose fatte a mano tramandano saperi antichi. Poi c'è l'inventiva e il design. L'arte dell'intreccio vanta più di duemila anni di tradizione.
I cesti di Erhard Paris, a St. Nikolaus nella Val d'Ultimo, abbinano all'arte dell'intreccio anche l'utilizzo di elementi naturali come il palco degli animali che si trovano nel bosco. La materia prima delle sue creazioni viene dal salice ma l'artigiano che al maso Oberhof alleva carni pregiate dalle sue mucche di razza Grigio Alpina, utilizza anche nocciolo, larice e betulla.

(foto C.Perer)

Karl Heinz Windegger, a Lana, dal legno di melo crea invece  vasi e meravigliose ciotole ruvide esternamente ma vellutate alla perfezione all'interno. Eppure è l'irregolare il disuguale ad affascinarlo, dice.  Il lavoro manuale permette di esprimere al meglio le irregolarità, le superfici lisce invece sembrano essere trattate con le macchine.
 

foto: Frieder Blickle

Dalle sue torniture artistiche escono dei pezzi che sembrano serigrafati a macchina invece tutto è fatto a mano, ogni oggetto è un pezzo unico  ed esce proprio dai frutteti di sua proprietà. Infatti Windegger predilige tra tutti il legno di melo del suo maso Lahngut, ma utilizza anche il ciliegio, il noce, il faggio e il frassino.

Naturalmente la sua principale attività è quella del contadino e nei suoi 2,5 ettari di frutteto a sud di Merano, coltiva la mela altoatesina.  Poi dal laboratorio escono pure gioielli in legno, frutta in legno per decorare gli interni, sfere e vasi sferici.
Piccole grandi magie.

Corona Perer
(luglio 2024)

info > www.gallorosso.it


Autore: Corona Perer

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