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Vecchio ma attivo: il lander Philae funziona ancora

Era caduto in ibernazione, si è risvegliato

Il 12 novembre 2014 era stato un giorno storico perchè straordinaria era la meta che l'uomo aveva raggiunto: una cometa, a bordo di una sonda lanciata dieci anni prima nel 2004, la sonda Rosetta. L'atterraggio sulla cometa,  dopo lunghi attimi di tensione, era stato accompagnato da un grande applauso, abbracci e strette di mano nel centro di controllo dell'Esa in Germania, l'Esoc, a Darmstadt.

La sonda, nata almeno 20 anni prima come concept per capire lo stato primordiale del Sistema Solare e poterlo osservare così da vicino, aveva lanciato il robottino che aveva subito iniziato a lavorare,  mandando molti dati importanti ma dopo due anni di lavoro si era addormentato, essendo finito in un crepaccio. Rosetta, la sonda madre, l'ha ritrovato due anni dopo.

Si è risvegliato dopo essere caduto in ibernazione. Durante il suo sonno - però - la cometa viaggiava ed è il sole che lo ha risvegliato mettendo nuovamente in azione le sue strumentazioni. Così il piccolo robot ha ricominciato a mandare segnali alla terra, riprendendo la missione che già era entrata nei capitoli di storia come una svolta storica' per l'umanità.

Il lander Philae posato sul nucleo della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko è stato il primo veicolo a compiere una simile impresa, segnando un primato senza precedenti nella storia dell'esplorazione spaziale.

Stando ai dati finora elaborati dalla comunità scientifica, la cometa su cui si è posato, sembra più antica del previsto, più polverosa di quanto immaginato e potrebbe essersi formata nella stessa regione dei pianeti rocciosi come la Terra: sono le prime conclusioni che arrivano dall'analisi dei suoi grani raccolti dallo strumento italiano Giada (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator).
Il fatto eccezionale è che la cometa è stata trapanata e analizzata in loco, lavorando in condizioni eccezionali su un know-how di venti anni fa (!) collegato alla missione Rosetta, che  porta la firma dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Non si pensi che si tratti di un marchingegno immenso: non pesa più di 100 chili e non occupa più di un metro quadro di volume. con un computer di bordo equivalente ad un pc della fine degli anni '80 con meno di 1 Megabyte di memoria. Un qualsiasi smartphone è migliaia di volte più potente. 

Nel 1986 la sonda europea Giotto aveva solo sfiorato la cometa di Halley dalla distanza di quasi 600 chilometri, mentre nel 2004 la missione americana Stardust aveva catturato le polveri della cometa Wild 2 con una 'racchetta' di aerogel. Soltanto Rosetta si era spinta a  così tanto da poter 'annusare' la sua cometa, la 67P/Churyumov-Gerasimenko, rilevando un odore acuto misto di uova marce, alcol e formaldeide. Si era avvicinata alla distanza record di 10 chilometri, per tornare in sicurezza a 30 chilometri.  Il lander Philae ha fatto il resto.

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