Banche, sistema & violenza
L'opinione - di Marco Guzzi
Temo che nei prossimi due decenni dovremo tornare a riflettere sull’uso della violenza (e quindi della guerra) nello scontro politico, sia nazionale che internazionale. Purtroppo però anche su questo tema cruciale continuiamo a brancolare nel buio di una confusione mentale davvero drammatica.
L'attuale struttura dei poteri forti che dominano incontrastati in questo mondo è di una violenza inaudita: la crisi finanziaria degli ultimi anni lo ha mostrato nelle perdite colossali prodotte da alcuni bankster (banchieri-gangster, neologismo coniato dall’Economist), per salvare i quali abbiamo sfasciato le finanze pubbliche. Scrive Federico Rampini parlando di banditismo globale scrive:“da ciò è venuta l’imposizione di feroci politiche di austerity a quasi tutti i paesi membri dell’Eurozona. La disoccupazione cresce, il disagio sociale si fa acuto, le sofferenze umane peggiorano: e tutto ciò accade perché all’origine l’intera collettività è stata obbligata a salvare le banche. Mentre i banchieri non hanno pagato nulla”.
Si parla ora di ripresa e di diminuzione della disoccupazione, a partire dagli Stati Uniti. Ebbene gli economisti Emmanuel Saez e Thomas Piketty ci informano che in questi primi due anni di “ripresa” il 93% dei guadagni sono andati all’1% dei più ricchi: sono sempre gli stessi cioè che si “riprendono”, e continuano a prendersi tutto il malloppo. Quanto al lavoro: è vero che si intravede una piccola crescita dell’occupazione negli USA, ma di quali lavori si tratta? Camerieri, commesse, lavapiatti, precariato prossimo alla schiavitù. A New York in un solo anno di “ripresa”, ben 74.000 newyorchesi sono precipitati nella povertà più nera. E questa secondo me è violenza vera.
Papa Francesco dice: “La crisi finanziaria che attraversiamo ci fa dimenticare che alla sua origine vi è una profonda crisi antropologica: la negazione del primato dell’essere umano! Abbiamo creato nuovi idoli". Tutto ciò non potrebbe accadere senza la collaborazione attiva e quotidiana di schiere di manager, di industriali, e di politici corrotti e conniventi, di giornalisti comprati, di intellettuali, scrittori, conduttori, autori, programmisti radio-televisivi, e cineasti tanto mediocri quanto collusi: un sistema politico, culturale, e informativo a tutto servizio dei Padroni/Vampiri di Stato.
La dittatura del Dio-Denaro ha una storia molto lunga. Già nel 1939 T. S. Eliot scriveva con acuta lucidità profetica dei danni di una società di massa imperniata sul profitto. Questa distruzione sottile e progressiva dell’umano è ormai, dopo 75 anni, ad uno stadio molto avanzato.
La violenza del sistema economico-politico-culturale dominante va combattuta senza mezzi termini, e, a mio parere, solo il fuoco della speranza messianica, quella appunto che ci fa sperare di distruggere l’ingiustizia di questo mondo, può ridarci in questa fase cruciale della storia del pianeta l’energia sufficiente e il cuore giusto per una lotta di queste proporzioni. Solo quella energia spirituale, infatti, possiede ancora la forza di contestare e rivoluzionare fino alla radice le logiche assassine di questo mondo.
La nuova umanità inaugurata dal Cristo, presente e operante nel cuore di ogni uomo, è una potenza che oggi deve rilanciarsi contro un sistema globalizzato di violenza inaudita. Altrimenti dovremo ancora una volta vedere spuntare nel cuore dell’Europa i Dèmoni prefigurati da Dostoevskij e gli Hyde profetati da Stevenson, che hanno già devastato tutto il XX secolo. Ma non dimentichiamo mai che Hyde non è che l’ombra di Jekill, gli appartiene cioè. C’è solo un modo per impedire che Hyde uccida Jekill, e cioè se stesso, ed è la conversione di Jekill.
Autore: Marco Guzzi
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