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Bed and breakfast, arriva il Cin

Rischio multe e sospensione online per le strutture senza

Bed and Breakfast: cambia tutto. Arriva il CIN e con il codice anche il rischio multe e sospensione online per le strutture senza.

Il mondo delle strutture ricettive e degli affitti brevi è preoccupato:  la conversione in legge del D.L. 145/2023 introduce il Codice Identificativo Nazionale con cui tutte le strutture ricettive turistiche e gli immobili destinati a locazioni brevi per finalità turistiche devono essere identificati per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità.

Tutte le strutture ricettive e le attività di locazione breve e turistica in Italia devono quindi richiedere il CIN per continuare a operare sul mercato, un requisito essenziale e obbligatorio per tutti, senza eccezioni.

La nuova normativa riguarda tutte le strutture ricettive italiane e prevede un Codice Identificativo Nazionale, ma ad averlo richiesto nella fase di sperimentazione è circa il 14%.

A tal proposito, Bed-and-Breakfast.it, operatore italiano nel settore delle piattaforme di viaggio, lancia un allarme sull’importanza di adempiere a questo importante iter burocratico.   
Da quando è stata aperta la piattaforma nazionale istituita dal Ministero del Turismo, infatti, è stato registrato un tasso di adesione sorprendentemente basso: solo il 13,73% delle strutture ha completato la richiesta del CIN, nonostante l'obbligo imminente e le sanzioni previste. Nel corso degli ultimi mesi la piattaforma ministeriale per il rilascio del CIN è stata progressivamente aperta a tutte le regioni italiane, con la Puglia come regione-pilota. Oggi, tutte le regioni sono operative, ma i dati evidenziano un ritardo critico: su circa 500.000 strutture ricettive, solo una piccola percentuale ha adempiuto a questo obbligo normativo nella fase di sperimentazione.
   
Rischio di sanzioni e chiusura per migliaia di strutture
Il CIN dovrà essere esposto chiaramente all'esterno degli immobili e sulle piattaforme OTA, come Bed-and-Breakfast.it, entro il sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione, avvenuta il 3 settembre 2024, nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR) su scala nazionale. In caso contrario, le sanzioni per le strutture possono variare da 800 a 8.000 euro, mentre le piattaforme rischiano multe da 500 a 5.000 euro per ogni struttura non conforme. Per evitare questi rischi, tutte le strutture devono procedere con la richiesta del codice sulla Banca Dati delle Strutture Ricettive.
Anche se le richieste dovessero raddoppiare, triplicare o quadruplicare nei prossimi due mesi, con l'attuale tasso di adesione, più della metà delle strutture rischia di non essere in regola entro la scadenza prevista, con conseguente sospensione dalle piattaforme online.
   
Tutte le strutture ricettive devono informarsi e adeguarsi all'obbligo. Dovranno richiedere il CIN e farlo quanto prima: la mancanza del codice potrebbe comportare la sospensione dalle piattaforme di prenotazione online.

Il processo per ottenere il CIN è semplice e può richiedere solo cinque minuti se tutti i documenti e i dati sono pronti. Tuttavia, per completare la procedura, è fondamentale che le strutture siano in regola con le norme regionali e siano censite nei database della propria Regione. Per questo motivo, è necessario accreditarsi presso la propria Regione, se non lo si è ancora fatto.
     
Cosa serve per richiedere il CIN?

Bisogna avere Spid o CIE (Carta Identità Elettronica) ed essere in possesso dei dati catastali dell'immobile in cui si opera. Gli Affitti Brevi devono essere in regola con estintori e rilevatori di gas. Sono, invece, esonerati dall’obbligatoria installazione dei dispositivi di rilevazione di gas combustibili e di monossido di carbonio i locatori di unità immobiliari non dotate di impianto a gas e rispetto alle quali sia escluso, con certezza, il rischio di rilasci incontrollati di gas combustibili o di formazione di monossido di carbonio. Per altre strutture ricettive (B&B, Affittacamere, Case Vacanza) la legislazione antincendio è "incerta"; consigliamo comunque di controllare cosa preveda la propria legge regionale o di adeguarsi comunque alle stesse regole delle locazioni turistiche / brevi.

Le nuove attività non potranno semplicemente registrarsi sulla piattaforma nazionale del ministero e ottenere il CIN. Ci dovrà essere sempre e comunque un passaggio "regionale". Quindi, qualora non siate ancora una struttura regolarmente registrata, vi consigliamo di farlo subito sul sito della vostra regione e solo dopo potrete richiedere il CIN.
     
Le segnalazioni di dati errati o mancanti sono parecchie. In questo caso la correzione non è automatica. Bisogna aprire una segnalazione sulla piattaforma nazionale, che arriverà alla regione di competenza, e la regione di competenza avrà 30 giorni per rispondere. Verrà comunque emesso un CIN provvisorio che potrà essere poi comunque revocato dalla regione in caso i controlli fallissero.
    
>> dettagli e istruzioni su Bed-and-Breakfast.it

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