Scienza, Ambiente & Salute

Il bergamotto di Reggio Calabria

Un festival per raccontarlo: BERGARE' dal 3 al 6 ottobre a Reggio Calabria

18-9-2024 - Il Bergamotto di Calabria sarà il re di BERGARE' un festival, giunto alla 3^ edizione, in programma dal 3 al 6 ottobre 2024.

Organizzato dalla Camera di commercio di Reggio Calabria, in collaborazione con la Città di Reggio Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, delle Associazioni imprenditoriali e degli operatori della filiera, BERGARE' 2024  avrà come cornice il Castello Aragonese di Reggio Calabria.

L'evento è stato pensato per la promozione e valorizzazione di questo prodotto dalle  mille virtù che incontra molti mondi: quello della salute, del wellness, della gastronomia stellata, della pasticceria, della cosmetica e della farmaceutica. considerato il più pregiato degli agrumi: il bergamotto, ha origini sono misteriose, ma ha trovato casa a Reggio Calabria. Qui si concentra il 90% della produzione mondiale. Non è quindi un caso se è nato un festival per raccontarlo proprio a Reggio Calabria.

La superficie oggi coltivata a bergamotto è di circa 1.500 ettari, con una produzione media di 100.000 kg. di essenza. Per ottenere un kg. di essenza occorrono 200 kg. di frutti. Gli
addetti del settore sono stimati in circa 6.000 unità.

I produttori di bergamotto, intese come le aziende che produzione e commercializzano i frutti, sono circa 1.300. Si tratta spesso di micro-aziende. Sono solo 5, infatti, le aziende di dimensioni pari a 25 ettari o più, e solo un centinaio quelle che superano i tre ettari.
La produzione si è assestata intorno alle 20 mila tonnellate di frutti all’anno, che corrispondo a circa 100 tonnellate di essenza.

A valle della filiera troviamo circa 45 fonti di offerta di essenza. Queste vengono normalmente distinte in trasformatori ed esportatori, ma la struttura della filiera è più complessa: circa 25 sono le aziende esclusivamente trasformatrici, di piccole o medie dimensioni; ci sono poi alcune aziende trasformatrici/esportatrici, e circa altre 10 sono le imprese esclusivamente esportatrici, o per le quali il peso della trasformazione è irrilevante rispetto all’attività di export. Di queste circa la metà hanno sede a Reggio Calabria, le altre a Messina.

Il prezzo di riferimento dell'essenza sui mercati internazionali si aggira sui 60 euro al chilo che, moltiplicato per le 100 tonnellate di essenza, porta ad un fatturato annuo di circa 6 milioni di euro.

Ma perchè si chiama bergamotto?
Il nome non ha niente a che vedere con la città di Bergamo.  Improbabile che il nome derivi da Pergamon, l’antica Troia. Oppure da Berga, l’attuale Barcellona.
L'etimologia più verosimile è “Beg-armundi”, parola turca che significa “pero del signore”, dovuta alla forma del frutto simile alla pera bergamotta.

Conosciuto in tutto il mondo per le sue virtù ed il suo profumo, il bergamotto è un prodotto identitario della Calabria più antica ed autentica.Si tratta di soli 100 chilometri di costa jonica nella punta più a sud dello stivale, eppure qui la pianta di  Bergamotto si è fermata ed ha prosperato nella Magna Grecia dove questa pianta sempreverde arricchiva i giardini dei borghi antichi.

Con il suo profumo di Mediterraneo, il Bergamotto veleggia verso il riconoscimento Unesco. Un percorso sostenuto dal Consorzio del bergamotto e Unionberg (l'unione di imprenditori del settore) in stretta sinergia con il Ministero della Cultura e che guarda, concretamente, al conseguimento del prestigioso riconoscimento quale patrimonio dell’umanità è iniziato nel 2020.


STORIA
Le testimonianze del suo utilizzo affondano le radici alla corte di Carlo V, dei Medici e del Re Sole.
L’origine di questo agrume miracoloso è misteriosa. Qualcuno dice provenga dalla Cina, altri da Pergamo nell’Antica Grecia. C’è poi chi lo colloca a Berga in Spagna, portato da Cristoforo Colombo che l’aveva scovato nelle Isole Canarie.
Quello che è certo è che il più pregiato degli agrumi ha trovato casa nell’area di Reggio Calabria e la Locride, un territorio ritagliato tra mare e montagna che ha costituito l'habitat ideale per la pianta, un sempreverde che fiorisce in primavera, produce frutti di color verde e giallo, con  buccia liscia, grandi quanto un'arancia.
Questo agrume matura alla fine dell’autunno o all’inizio dell’inverno.
Il bergamotto non si può riprodurre da seme: per la riproduzione i coltivatori lo devono innestare su piante di specie affine, come la limetta o l’arancio amaro.
Non esistono quindi piante allo stato selvatico.

 

​IL BERGAMOTTO

Il bergamotto – Citrus bergamia, Risso – è un agrume dall’origine sconosciuta, ed ha creato non poche dispute sull’area di origine e sulla posizione sistematica.
Secondo Swingle, infatti il bergamotto sarebbe da considerare una varietà di Citrus aurantium L.
Esistono tre cultivar
1) Femminiello
Albero a rapido accrescimento, ma di ridotto sviluppo. E’ produttivo, esigente, poco longevo ma precoce. Presenta foglie di medio sviluppo e dalla forma lanceolata. Il frutto è sferico a buccia sottile. La raccolta dei frutti inizia a fine ottobre.
2) Castagnaro
Albero di buon sviluppo, dalla produzione alternante, rustica e longeva. Presenta foglie grandi e dalla forma lanceolata. Il frutto è globoso, a buccia di medio spessore. La raccolta dei frutti inizia a novembre.
3) Fantastico
Albero di buon sviluppo, di elevata produzione e rustico. Presenta foglie più grandi delle altre cultivar. Il frutto è globoso. La raccolta dei frutti si svolge nel periodo novembre-dicembre.

Il Bergamotto di Reggio Calabria è un agrume atipico che possiede delle caratteristiche che lo rendono unico.

 Per lungo tempo è stato principalmente impiegato nell’industria profumiera e cosmetica ma si registra un utilizzo crescente anche nel settore farmaceutico grazie alle proprietà antibatteriche, antisettiche, antivirali e antimicotiche presenti nel prodotto.
Ricco di proprietà benefiche, è sempre più diffuso il suo utilizzo nell’elaborazione di piatti dolci e salati, nella produzioni di liquori e bevande e della sua scorza per la produzione di piccoli oggetti artigianali.

Ricco, ricchissimo di proprietà benefiche il bergamotto vanta un pedigree di benessere incomparabile. Serbatoio di vitamine A, del gruppo B, C e flavonoidi, è stato dimostrato che sia un toccasana per il cuore e la prevenzione delle malattie cardiovascolari (ictus, arteriosclerosi, infarto), nonché per il controllo del colesterolo in eccesso.

Note da tempo sono le proprietà disinfettanti e antivirali come pure apprezzate sono gli effetti positivi dell’essenza del bergamotto come antidepressivo e ansiolitico. Infine, la straordinaria ricchezza di polifenoli, sostanze antiossidanti, aiuta il nostro organismo a rimanere in forma e in salute.
 

IL PROFUMO DI BERGAMOTTO

I ''Nasi'' celebri sanno bene che portento sia il Bergamotto. Ma se è noto a molti che il bergamotto è un ingrediente essenziale della profumeria, è certamente meno noto che il primo utilizzatore “storico” del bergamotto come aroma è stato individuato in un pasticcere siciliano di nome Procopio. Con la sua “acqua di bergamotto” riuscì  in un'impresa storica: profumare nel 1600 l’intera Reggia di Versailles che all’epoca risentiva della mancanza di toilettes.

Il Re Sole Luigi XIV lo premiò con l’autorizzazione ad esercitare la pasticceria nel locale di Parigi che ancora oggi porta il suo nome, “Procope”, situato nel cuore di Saint-Germain des Prés, dove si può gustare il sorbetto al bergamotto.

La fortuna del bergamotto nasce con l’acqua di Colonia, essenza di gran successo, raffinata da Gian Paolo Feminis, un piemontese emigrato in Germania.

In Calabria l’estrazione dell’olio essenziale del bergamotto risale alla fine del settecento e da allora le industrie internazionali della profumeria di alta qualità se lo contendono come materia prima essenziale.

Le sue note fragranti, delicate, persistenti sono apprezzate dai “nez” della profumeria internazionale, che riescono a distinguerle in note di testa, di corpo e di coda per le loro valutazioni finalizzate alla composizione di un profumo o di un’acqua di colonia.

Il bergamotto possiede un odore delicato e persistente che costituisce già un eccellente profumo. Si caratterizza, inoltre, rispetto anche agli altri olii essenziali agrumari, perché possiede un certo effetto fissativo quando è usato in concentrazioni abbastanza alte e perché armonizza con quasi tutti gli altri olii trasmettendo ai profumi un’indefinibile dolcezza ed una squisita freschezza. In pratica, svolge molteplici ruoli: rinvigorisce e dà brio agli odori più leggeri, evidenzia quelli latenti e, d’altro canto, attenua e migliora alcuni odori troppo forti. In definitiva, è quasi impossibile preparare un buon profumo senza bergamotto e ciò giustifica il suo diffuso impiego in ogni parte del mondo.

LA PIANTA

La pianta del bergamotto ha foglie si presentano molto grandi e simili a quelle del limone per colore e forma. Gemme e fiori risultano mediamente grandi e bianchi.
Il frutto maturo presenta colore giallo limone, con pezzatura media e piccola e dalla forma oblata, arrotondata ovvero piriforme.
La buccia risulta mediamente sottile, a superficie liscia, a volte, moderatamente rugosa ed aderente; mentre la polpa, moderatamente consistente, si presenta di colore verde-giallo-pallido, di elevata acidità e sapore amaro.
La coltura del bergamotto à soprattutto localizzata in Calabria, soprattutto in provincia di Reggio Calabria.
Soltanto una minima parte viene coltivata in Africa (Malì, Guinea, Costa d’Avorio e Camerun) e Sud America (Argentina e Brasile).

PROPRIETA'

Il bergamotto è utile in caso di:
 – tosse, febbre, raffreddore, influenza, mal di gola, stomatite, ansia, depressione, cattiva digestione, infezioni dell’apparato urinario, perdite vaginali, vene varicose, geloni, acne, foruncoli, eczema, psoriasi, cistite, punture di insetti, ferite.
 
Proprietà:
 – repellente per gli insetti, antistress, antisettico, deodorante per eccellenza, antispasmodico, sedativo, cicatrizzante, vermifugo, digestivo. Ha circa 300 costituenti chimici.
 
Precauzioni:
 – può essere irritante sulla cute, diluire prima dell’uso; non applicare sulla pelle prima di esporsi al sole perché contiene sostanze ad azione fototossica che possono provocare sensibilizzazione e pigmentazione.
 


DOVE CRESCE IL BERGAMOTTO


La coltura si estende lungo la costa ionica della provincia di Reggio Calabria più esattamente da Villa San Giovanni a Gioiosa Jonica su una superficie di circa 1500 ha con una produzione di 20.000 tonnellate di frutto da cui si ricava mediamente 100.000 kg. di essenza.
Il bergamotto viene coltivato principalmente in terreni alluvionali e argillosi calcarei, dove si ottiene una maggiore resa in olio essenziale.
I terreni migliori sono quelli ubicati in zone collinari esenti da gelate, che godono di una buona insolazione. Il bergamotto è molto sensibile agli sbalzi termici e può subire danni se la temperatura si abbassa sotto i 3°C o si eleva eccessivamente: esige irrigazioni frequenti.
Il bergamotto si produce per innesto e attualmente il portainnesto più usato è l’arancio amarocce che dà luogo ad alberi robusti, longevi e resistenti alle avversità.
Le origini del bergamotto ancora oggi sono avvolte nel mistero. Molti autori lo fanno provenire dalla Cina, dalla Grecia, da Pergamo città dell’Asia o dalla città spagnola di Berga dove sarebbe stato importato da Cristoforo Colombo di ritorno dalle isole Canarie.
Altra suggestiva ipotesi è che il bergamotto sia originario della Turchia dove esiste una varietà agronomica denominata “pera del signore” in turco “Begarmudi”.
L’ipotesi però più probabile è che il bergamotto derivi da una mutazione spontanea da altra specie (arancio amaro o limetta) verificatasi nei dintorni della città della Fata Morgana alla fine del XVII secolo, per le particolari miti condizioni micro climatiche.

www.bergare.it

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)

Articoli correlati