Il padiglione Russia ospita la Bolivia
Biennale di Venezia
Il Padiglione Nazionale della Russia alla Biennale di Venezia ospita...la Bolivia. La decisione è della Russia che non partecipa con un proprio progetto artistico nazionalealla alla 60^ Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea di Venezia, ma le elegantissime architetture del padiglione russo, che fu realizzato nel 1914 dall’architetto Aleksej Viktorovič Ščusev parlano comunque d'arte.
Questo padiglione che, senza dubbio, è uno dei fiori all’occhiello dei Giardini della Biennale, oltre ad essere universalmente riconosciuto come uno dei grandi tesori dell’architettura russa in Italia, era stato restaurato di recente.
Nel 2023, la Bolivia si è rivolta all'Ambasciata Russa d'Italia chiedendo di poter avere la possibilità di installare, all’interno dello spazio espositivo russo, il suo progetto artistico dal titolo “Guardando al futuro-passato, ci muoviamo in avanti” (“Qhip Nayra Uñtasis Sarnaqapxañani”), che vede la partecipazione di artisti provenienti da diversi Paesi sudamericani.
Un tema coerente con il claim scelto per la Biennale di Venezia di quest’anno, “Stranieri ovunque”.
''Abbiamo accolto con piacere tale richiesta, visti i legami di amicizia e cordialità che storicamente legano la Russia e la Bolivia -dichiara l'ambasciatore russo Alexey Paramanov - anche in considerazione della nostra visione condivisa in merito all’importanza che la cooperazione culturale dovrebbe avere all’interno del nuovo ordine mondiale multipolare in via di formazione. La decisione della Federazione Russa di concedere alla Bolivia il proprio padiglione nazionale dimostra, non a parole ma nei fatti, l'impegno del nostro Paese a supporto della pluralità culturale e di una cooperazione culturale che sia depoliticizzata e paritaria, in quanto chiamata a unire popoli e Paesi indipendentemente dalla congiuntura politica del momento. Per la Russia, la cultura e, in particolare, le arti figurative, costituiscono un linguaggio universale, un mezzo che rende possibile il dialogo tra popoli e Paesi diversi; e, in quanto tali, esse non devono servire a creare occasioni di scontro o di ritorsione, né devono essere usate come strumenti attraverso i quali esercitare pressioni di tipo politico'' conclude l'ambasciatore che con correttezza ha informato i vertici del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e la dirigenza della Biennale in merito a come sarebbe stato destinato il suo padiglione.
E la direzione della Biennale? Semplice: ha espresso l'auspicio che la Russia possa rinnovare al più presto la sua partecipazione alle esposizioni di arte contemporanea di Venezia. Da parte sua, la Federazione Russa sta lavorando alla preparazione dei propri progetti nazionali da esporre all’interno del Padiglione della Federazione Russa nel corso delle prossime edizioni della Biennale di Venezia.
Perchè l'arte vera dovrebbe sempre essere libera dagli ostarcismi della politica che purtroppo nel nostro paese hanno preso nel recente passato diverse...sbandate.
Autore: Corona Perer
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento