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GO!2025 - Gorizia senza confini

GO!BORDERLESS - Nova Gorica e Gorizia, Capitali Europee della Cultura 2025

GO!BORDERLESS  è il claim delle celebrazioni per Nova Gorica e Gorizia, che diventeranno la prima Capitale Europea della Cultura transfrontaliera l'8 febbraio 2025, in concomitanza con la Giornata slovena della Cultura (giorno di Prešeren).

Il programma che si va delineando è di profilo internazionale. Da Alanis Morissette, una delle cantanti più influenti della storia del rock, a Steve McCurry, tra i più grandi fotoreporter del secolo.

Sono solo alcuni dei nomi che aprono la lunga lista di ospiti chiamati per #GO!2025. A rappresentare l’importante avvenimento, che nasce nel segno dell’unione e del superamento dei confini, l’immagine realizzata da Lorenzo Mattotti scelta come manifesto che accompagnerà gli appuntamenti della Capitale e del programma collegato “GO!2025&Friends”  svelata  a Udine nel corso della conferenza stampa di presentazione.

Tra gli eventi che contrassegneranno Go! 2025 sono già stati annunciati per il 2025 l’inaugurazione "Da stazione a stazione" che avverrà,  l'8 febbraio; la Marcia per l'Europa che si svolgerà tra il 1° e il 9 maggio, la manifestazione "Gusti senza Frontiere" dal 26 al 28 settembre; la cerimonia di chiusura "Una Luminosa Ceremonia di Chiusura GO! 2025” tra il 1° e il 5 dicembre.

Il programma, curato dall'ente GO! 2025, si svilupperà su due filoni tematici: il rosso e il verde. Il filo rosso rappresenta il confine, storico e contemporaneo. Attraverso lo slogan "Go! Borderless", si esplorerà la questione fondamentale di tutti i progetti artistici: quale rapporto abbiamo con il confine? Un confine può riguardare due paesi, due culture diverse, due nazioni, due stati e, in questo caso, due città che in passato hanno vissuto esperienze traumatiche e che oggi stanno vivendo una coesistenza pacifica. Il filo verde è quello dello smeraldino fiume Isonzo, il cui colore rappresenta l’identità visiva del progetto.

“Auspichiamo che la nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 diventi un’occasione per raccontare una regione in cui il concetto stesso di confine cambia significato, mettendo al centro la comunicazione e la condivisione attraverso l'arte, la cultura e l’enogastronomia” ha dichiarato Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia.
 

LA MOSTRA DI STEVE McCURRY

Trieste, al Salone degli Incanti, accoglierà dal 14 novembre 2024 al 4 maggio 2025 la mostra dedicata a Steve McCurry, tra i più famosi e apprezzati fotografi del nostro tempo. “McCurry. Sguardi Sul Mondo” è il titolo del percorso espositivo che porterà per la prima volta in Friuli Venezia Giulia oltre 150 fotografie, incluse alcune sorprendenti immagini inedite, del celebre fotoreporter americano meglio conosciuto come colui che è stato in grado di immortalare in un campo profughi in Pakistan Sharbat Gula, la ragazza afgana dagli occhi verdi il cui sguardo ha conquistato la copertina del National Geographic e ha fatto il giro del mondo. Un percorso che ha come tema centrale il racconto dell’umanità e invita il visitatore a momenti di intimità nell’osservazione delle opere di Steve McCurry: ogni scatto, come una finestra su mondi lontani, accompagna il visitatore in un viaggio emozionante e complesso tra culture, esperienze e sensibilità diverse, mescolando intenzionalmente Paesi e periodi diversi in cui le immagini sono state catturate, un’incursione nell’universo di Steve McCurry e nella sua esperienza personale.

La mostra si apre con una serie di ritratti di straordinaria intensità e prosegue con immagini che spaziano tra guerra e poesia, sofferenza e gioia, stupore e ironia, componendo un mosaico di emozioni che catturano lo sguardo e toccano l’anima. La collezione di ritratti, indimenticabili per la relazione diretta che instaurano con chi osserva, talvolta al punto da far sembrare che siano loro a scrutare lo spettatore, esalta la dignità e la fierezza di ciascuno, al di sopra delle diverse etnie, latitudini e delle difficoltà di vita in cui vengono colti, a cui si alternano immagini poetiche dedicate al buddismo, alla meditazione, ai templi e alla spiritualità, e ancora scatti che documentano la condizione di civili incolpevoli nei territori di guerra, come l’Afghanistan, la guerra del Golfo e l’11 settembre. Una sezione significativa è dedicata ai bambini, culminando nel rapporto tra uomo e ambiente, spesso reso possibile grazie alla contiguità con l’universo animale.

 

IL CONCERTO DI ALANIS MORISSETTE A VILLA MANIN

Unica data in Italia del suo tour mondiale  per  Alanis Morissette a Villa Manin il 22 giugno 2025 a Villa Manin di Codroipo (Udine).  La regina del rock alternativo, che ha segnato una generazione con il suo stile inconfondibile e brani intramontabili, si esibirà in uno show a celebrare il successo dell’album “Jagged Little Pill”, a 30 anni dalla sua uscita, ma anche la sua evoluzione musicale e personale, che negli anni ha continuato a sperimentare e reinventare, rimanendo sempre fedele alla sua poetica viscerale e autentica dopo aver conquistato il pubblico di tutto il mondo con successi indimenticabili come "Ironic", "You Oughta Know", "Hand in My Pocket" e "Thank U". Primo grande concerto annunciato per “GO!2025&Friends”, sarà ospitato, come detto, nella splendida cornice di Villa Manin. La vendita dei biglietti sarà aperta alle 9.00 di venerdì 25 ottobre su ticketmaster.it, ticketone.it, vivaticket.com, www.eilo.it.


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GORIZIA | NOVA GORICA - Una città in mezzo alla storia

Esistono luoghi, in Europa, dove gli scossoni portati alla Storia del mondo, dal trascorrere del Novecento, si mostrano meglio e più chiaramente che altrove. La valle del Vipava è sicuramente uno di questi: da un lato l’italiana Gorizia, importante centro sorto nel Medioevo sulla romana via Gemina e sul corso dell’Isonzo, dove convivono ancora oggi tracce di cultura latina, germanica e slava.

La regione Capitale Europea della Cultura si estende dalla cima del monte Triglav, sorgente del corso d’acqua, fino alla sua foce nel mare Adriatico, sul lato italiano. Il filo verde si riflette anche nella natura sostenibile del progetto, alla ricerca di un qualcosa di utile per il futuro, ma sempre con un'attenzione particolare alle persone.

Nova Gorica, poco più di 13.000 abitanti tra le fertili colline della riva sinistra del fiume Isonzo costruita di fatto dal nulla dopo la Seconda Guerra Mondiale, come prodotto e manifesto ideologico dell’urbanistica socialista nell’area che, a seguito dei trattati di Parigi del 1947, era stata riconosciuta alla Jugoslavia. Nova Gorica (che i locali chiamano Gorica e basta, mentre è quella italiana a essere Stara Gorica, Gorizia Vecchia - ndr) è considerata la più giovane città della Slovenia in virtù dei suoi “soli” 70 anni di vita, si mostra audace e futurista nell’architettura quanto verde e consapevole nei confronti delle sfide del nuovo millennio.

Due città simbolo o, meglio, una sola città, l’unica in Europa ad essere attraversata da un confine tra due Stati. Un confine che, per troppi anni, ha significato frattura, una separazione immortalata nelle foto in bianco e nero del filo spinato di piazzale Transalpina e che, invece, oggi diventa sempre più una mano tesa, un luogo di incontro tra due popoli e il simbolo, per tutto il resto del mondo, di come la pace e la condivisione siano un percorso non solo possibile, ma addirittura necessario.

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