BPS Suisse, bilancio record +72%
Il mondo va male, le banche si fondono, ma c'è un istituto che galoppa
Il mondo va male, le banche si fondono, ma c'è un istituto che galoppa. E' BPS Suisse che approva ancora una volta un bilancio record. Il risultato d'esercizio, al netto di ammortamenti e accantonamenti, si è incrementato a 35,9 milioni di franchi (+70%). L'esercizio 2023 dell'istituto luganese si è chiuso con un utile record di 28,165 milioni di franchi, una progressione del 72%.
L’Assemblea generale ordinaria della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, istituto di credito di diritto elvetico con sede a Lugano, controllato al 100% dalla Banca Popolare di Sondrio, ha approvato un bilancio davvero positivo.
Malgrado le incertezze e le criticità dispiegate durante l’intero esercizio, per il 2023 l'istituto di credito luganese ha registrato un utile netto da primato di 28,165 milioni di franchi (+72%) e raccolto capitali arrivando a 5,63 miliardi (+4%). In progressione anche l'organico, con dieci unità in più e arrivando a 369 collaboratori equivalenti a tempo pieno.
La raccolta dalla clientela ha beneficiato del buon andamento degli afflussi netti (net new money). Per contro, il recupero delle quotazioni, sia azionarie che obbligazionarie, è stato compensato dalla svalutazione degli asset in euro in sede di conversione contabile nella valuta nazionale. Il dato numerico evidenzia un valore di 5.633 milioni di franchi svizzeri (+4% rispetto all’anno precedente), di cui 3.411 milioni (-3%) quale raccolta diretta e 2.222 milioni (+16%) quale indiretta.
Gli impieghi alla clientela sono aumentati a 5.529 milioni di franchi (+3%), di cui 4.977 milioni (+4%) quali crediti ipotecari, a valere quasi esclusivamente su immobili residenziali e 552 milioni (-6%) quali altri crediti.
Il conto economico ha presentato risultati ampiamente positivi. Il risultato netto da operazioni su interessi è diminuito a 33 milioni (-49%), nonostante la crescita del portafoglio crediti e la sua bassa rischiosità.
Il risultato da operazioni su commissione e da prestazioni di servizio è rimasto invariato a 24,97 milioni. La lieve diminuzione dei proventi sulle attività di negoziazione titoli e d’investimento, dovuta alla rivalutazione del franco svizzero sulla valuta europea, è stata pareggiata dall’aumento dei proventi da commissione sulle altre prestazioni di servizio.
Naturalmente ci sono anche i costi d'esercizio che sono aumentati a 80,327 milioni di franchi (+5%), di cui 55,42 (+4%) quali costi per il personale, in seguito al potenziamento della struttura e all’adeguamento degli stipendi a fronte dell’inflazione e 24,89 milioni (+7%) quali altri costi d’esercizio, a causa dell’incidenza degli sviluppi informatici e immobiliari.
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