Dante, onorevole e antico cittadino di Firenze
Museo del Bargello: dall'11 maggio all'8 agosto 2021 per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta
In occasione del settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri, i Musei del Bargello e l’Università di Firenze hanno lavorato alla realizzazione di una prima mostra dedicata alla ricostruzione del rapporto tra Dante e Firenze. Viene da questa collaborazione la mostra, dal titolo "Onorevole e antico cittadino di Firenze - Il Bargello per Dante'', che avrebbe dovuto aprire al pubblico il 21 aprile ma è stat rimandata all’11 maggio e terminerà l’8 agosto 2021 nel rispetto delle disposizioni per il contenimento della pandemia da Covid 19 (e la concomitante proroga della chiusura dei musei fino al 30 aprile stabilita dal Governo.
Curata da Luca Azzetta, Sonia Chiodo e Teresa De Robertis dell’Università di Firenze (e con un comitato scientifico di esperti filologi e di storici dell’arte, composto da Andrea De Marchi, Giovanna Frosini, Andrea Mazzucchi, Marco Petoletti, e Stefano Zamponi) è promossa dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la Biblioteca Laurenziana e la Biblioteca Riccardiana che hanno prestato un nucleo significavo di manoscritti.
Il Museo Nazionale del Bargello è punto di partenza imprescindibile per la ricostruzione del rapporto tra Dante e la sua città dopo la condanna e la morte in esilio. Al suo interno, infatti, si trova l’affresco che testimonia la sorprendente inclusione del Poeta tra le schiere degli eletti nel Paradiso.
Il dipinto è stato realizzato nel 1337 dagli allievi e collaboratori di Giotto di Bondone e si trova nella Cappella del Podestà, luogo simbolo del connubio tra la giustizia degli uomini e quella divina. Si tratta di una scelta di rilievo pubblico, punto di arrivo della riappacificazione tra Firenze e il suo illustre figlio, con la quale comincia un processo di ricostruzione e invenzione della memoria. Le pitture della cappella, ma anche gli altri affreschi trecenteschi del Palazzo, costituiranno parte della mostra, volta a richiamare l’attenzione sul valore esemplare dei loro contenuti in rapporto alla funzione dell’edificio, quale sede della suprema autorità giudiziaria della città.
La mostra «Onorevole e antico cittadino di Firenze». Il Bargello per Dante sarà articolata in sezioni, con prestiti di manoscritti e dipinti che saranno allestiti in dialogo con gli affreschi e altre opere coeve, provenienti dalle collezioni del Bargello e da istituzioni italiane e straniere. Si tratta di un itinerario espositivo che ripercorrerà tappe e protagonisti di questo rapporto tra Firenze, l’Alighieri e la sua opera nella prima metà del Trecento, presentando artefici, copisti, commentatori, miniatori e lettori della Commedia intorno all’anno 1337.
Sarà un’occasione per approfondire la conoscenza di studi di filologia, paleografia, storia dell’arte e restauro e per mostrare anche al grande pubblico un capitolo unico della storia civile di Firenze che in quel momento assurge ad una dimensione molto più ampia, dando vita al testo vulgato con cui Dante sarà letto e recepito per secoli.
Sempre al Museo Nazionale del Bargello si terrà un secondo evento espositivo dedicato alla fortuna dantesca nella seconda metà dell’Ottocento. L’Accademia della Crusca e l’Opificio delle Pietre Dure sono stati interlocutori istituzionali fondamentali nella sua articolazione. Si tratta di ''La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista'', che si terrà dal 23 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 e sarà curata da Carlo Sisi, con il contributo di storici dell’arte e della letteratura di Otto e Novecento.
Nell’arco del 2021, attraverso i due progetti espostivi saranno ripercorsi i due momenti nodali del legame tra Dante e il Palazzo del Podestà, poi divenuto Museo Nazionale del Bargello, e con la città di Firenze, che il Poeta non avrebbe più visto dopo la condanna del 10 marzo 1302 all’esilio perpetuo e al rogo se fosse tornato nella città gigliata.
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