Chef in green: 9 tappe
Edizione 2023 - Il gusto del gioco, il gioco del gusto
Sono 9 gli appuntamenti del calendario 2023 di Chef in Green®, dal 5 giugno al 14 ottobre. Dopo la gara di apertura del 5 giugno al Pelagone Golf di Gavorrano (GR), il 3 luglio sarà la volta del Golf Colline dei Gavi a Tassarolo (AL). Seguiranno, in piena estate, le gare del 24 luglio sul green del Golf Pordenone di Aviano (PN), del 7 agosto al Golf Club Lanzo d’Intelvi (CO) e del 27 -28, una due giorni al Modena Golf & Country Club di Colombaro (MO). In settembre, l’11 al Golf Zoate di Tribiano (MI), il 25 sul campo del Cosmopolitan Golf Club (PI). Tappe conclusive, il 2 ottobre al Lecco Golf Club di Annone di Brianza (LC) e il 14 all’Asolo Golf Club (TV).
Le gare si svolgono in un’unica giornata (ad eccezione della tappa sul campo di Modena). Ogni tappa proporrà show cooking, degustazioni e momenti ludico- didattici di informazione per i soci dei circoli iscritti alla gara e di formazione e gli chef partecipanti.
L'evento, ideato da Roberta Candus è un format originale perchè riunisce chef ed addetti del mondo della ristorazione, piccoli produttori ed aziende del settore food ai giocatori di golf, sport che richiede rigore ed attenzione così come il lavoro in sala e in cucina. Un pretesto, insomma, un modo per avvicinare a questa disciplina anche chi non ha mai messo piede su un green e non conosce regole e tecniche di gioco.
30 giugno 2023
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Chef in green, tappa in Trentino
Edizione 2022 - Al Golf Club Folgaria il gusto del gioco, il gioco del gusto
Nel 2022 Chef in Green® è sbarcato per la prima volta anche in Trentino sul green del Golf Club di Folgaria (TN). Giunta alla sua 7.a edizione, non ha perso la regola d'oro che sta alla base della formula.
''La formula è questa: il gusto del gioco, il gioco del gusto'' ci spiega Roberta Candus che lo ha ideato.
Direttore ed editore di Golf&Gusto, Roberta Candus porta questo evento in giro per l'Italia sui migliori campi da gioco dal 2016 facendo incontrare il mondo del golf con quello della ristorazione tra brunch - show cooking, aperitivi, premiazioni e cena a più mani. L’evento prevede un coinvolgimento attivo degli chef sia sul campo da golf che in cucina.
Chef in Green® è quindi un vero e proprio torneo di golf annuale, che ha ormai un palmares di oltre 500 chef che si sono sfidati sul green, e che, appoggiate le mazze, hanno poi indossato il grembiule entrando in cucina per firmare piatti che hanno conquistato il palato degli oltre 2000 commensali che dal 2016 ad oggi hanno partecipato alle cene gourmet a conclusione di ogni tappa. E la giornata inizia sempre con le lezioni di Golf...agli chef. E poi prosegue tra una degustazione e l'altra con la gara vera e propria che vede uno chef abbinato ad un giocatore del Golf Club. E a Folgaria c'erano anche le giovani promesse del Golf oltre che le giovani promesse dell'Alta Cucina.
Il format 2022 prevedeva una gara 18 buche riservata ai soci del circolo e la gara 9 buche con gli chef.
Per quanto riguarda il torneo di golf vero e proprio ha vinto il primo premio chef Matteo Mez del Ristorante Ai Porteghi Bistrot di Padova che nella cena di gala svoltasi a El Fenil di Serrada ha proposto il suo Manzo d'alta quota, dei ravioli di pasta fresca al brasato di manzo, con fondo di funghi e polvere di lamponi disidratata.
Matteo Mez, Manzo d'alta quota
Ha invece vinto il secondo premio del Torneo di Golf lo chef Marco Tumelero dell'associazione cuochi Vicenza che, coadiuvato da Alessandra Donia, ha realizzato per il pranzo di degustazione le Tagliatelle di pasta fatta in casa, su crema di Asiago, coriandoli di speck della val Pusteria, mela e sesamo tostato.
Marco Tumelero - Tagliatelle con coriandoli di spech, sesamo e mela
Da citare anche la lombatina di cervo con lamponi, accompagnata dalla salsa della sua riduzione aromatizzata con ginepro cannella rosmarino e chips di polenta di Storo. L'ha cucinata Mattia Patracchini, 18 anni e già braccio destro dello chef Alessandro Battisti a Maso Spilzi. Il giovane e talentuoso chef è in partenza per la capitale francese per il "Dilià" di Michele Farnese nel XX arrondissement di Parigi.
La Lombatina di cervo di Mattia Patracchini
Materie prime ricercatissime per la Madama bianca di Fassona con jus di ginepro ed erbe spontanee dello chef Mauro Calderoni di Verona.E per erbe spontanee c'era lo spinacino selvatico che si trova solo ad una certa altezza.
Mauro Calderoni, Madama bianca di Fassona
La cena di gala ha presentato un'altra eccellenza: il dessert dello chef Antonio Cuomo della ristorante relais San Lorenzo di Bergamo che ha preparato " Yuzu con cetrioli e yogurt" : fantastico.
Il classico dessert che si fa ricordare e fa ricordare una grande cena gourmet.
Antonio Cuomo, Yuzu
''Al di là del gioco, intuizione, lavoro di squadra e piacere della sfida assicurano uno stimolante affiatamento fra chef e operatori del golf" aggiunge Roberta Candus.
Agli chef è stato infatti chiesto di cimentarsi per davvero con la mazza da golf. Perciò prima di andare in cucina hanno dovuto conoscere i rudimenti del golf. E come in cucina esistono le dosi e la ricetta, nel golf ci sono le regole che però fondano la loro importanza sull'autodisciplina.
Ben cinque i campi da golf presenti per la prima volta nel circuito di Chef in Green: oltre al campo di Folgaria, tre in Lombardia (Golf club di Vigevano, il Green valtellinese di Caiolo, il club di Cernusco sul Naviglio), e quello piemontese di Carmagnola. Rispetto alle passate edizioni, le gare si svolgono in un’unica giornata (ad eccezione della tappa al Matilde Golf di Reggio Emilia), così da dare maggiore dinamicità all’evento.
L’obiettivo è regalare ai partecipanti una vera “green foodemotion” perché il gusto del gioco diventi il gioco del gusto. Il golf è infatti uno sport che richiede grande disciplina e capacità di concentrazione, “ingredienti” che quotidianamente si ritrovano nelle grandi cucine insieme a creatività e curiosità.
31 agosto 2022
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L'evento - Sponsor e Partners
L'edizione 2022 di Chef in Green® si articola complessivamente in dieci tappe su campi del nord e centro Italia, di cui 5 al loro debutto nel circuito. Ognuna fa gara a sé, occasione unica in cui il golf incontra ed incrocia la buona cucina, coniugando l’esperienza di giocatori esperti alla voglia di mettersi in gioco di chef alla loro debutto sul green. Questi gli “ingredienti” dell’ appuntamento che, dopo l’incontro di Folgaria, proseguirà il 5 settembre a Carmagnola (TO), il 12 in Valtellina (SO) e si chiuderà il 3 ottobre a Cernusco sul Naviglio (MI).
Show Cooking e cene di premiazione saranno tecnicamente firmati da Domo, Arcos, Trabo, e Zwilling Ballerini con la sua linea di pentole e padelle e infine Staub con le sue variopinte cocottes e pirofile apprezzatissime da professionisti e non. Prestigiosi premi ai primi tre della categoria chef. Trabo, mette in palio alcuni “attrezzi del mestiere” dei numerosi marchi che rappresenta in Italia, non ultimo il sifone ISI, molto ambito nel campo della ristorazione professionale, e che quest’anno sarà anche argomento di dimostrazioni a cura del brand ambassador Danilo Angè e Giorgio Pellegrini, macellaio milanese che invece darà qualche consiglio sulla carne in cucina
L’edizione 2022 di Chef in Green, oltre ad alcuni partner storici che hanno riconfermato la propria presenza - Lurisia con le sue rinomate acque e bibite; il cioccolato Valrhona fondamento dei dessert e di alcuni momenti golosi, nonché marchi tecnici come Golf Tek - , vede diverse aziende al loro debutto come sponsor. Presenti per l’intero circuito: Longino&Cardenal, i cui cibi rari e preziosi saranno protagonisti di una o più portate delle cene gourmet; Astoria con il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Dry e Brut (Millesimato e Casa Vittorino), Arrigoni Battista con i suoi formaggi di punta (Gorgonzola DOP dolce, Taleggio DOP, Lucifero, Torregio e Rossini), il Consorzio del Prosciutto di Parma che si presenta insieme ad alcune aziende consorziate, La Pasta di Aldo, tagliatelle e pasta artigianale all’uovo, Julius Mein che propone originali coffee experience; Canella con il Puccini il cocktail spumante al succo di mandarino del Consorzio Tardivo di Ciaculli.A questi si aggiungono i vini della Valpollicella dell’Azienda Agricola Marco Cottini di Fumane (VR).
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