Cibiana, il paese dove l'arte si fa e si dona
in Cadore per visitare il paese dei murales
E' un piccolo borgo: a guidarlo è una giovane donna, Luciana Furlanis che ha capito subito di dover dare maggiore attenzione (o meglio, la "giusta attenzione) ad un artista che è persino cittadino onorario in virtù proprio di quanto ha fatto. Si deve infatti a Vico Calabrò se Cibiana, oggi è nota non solo per essere il paese dove si fabbricano le chiavi, ma anche come "paese dei murales".
Il piccolo borgo costruito sul Rite, conta pochissime anime: è uno dei più piccoli paesi del Veneto, ma Calabrò se ne innamorò negli anni '80 e chiamò a Cibiana artisti di gran nome a donare opere sui muri delle case.
Questa iniziativa ebbe subito lo scopo di recuperare tradizioni, mestieri e storie del patrimonio culturale del paese per riproporle in chiave di memoria collettiva di pubblico accesso grazie alle arti figurative valorizzando in questa maniera originale il patrimonio abitativo e allo stesso tempo abbellendo l'abitato come era d'uso nelle città medievali d'Italia.
L'insieme di queste opere costituisce un museo all'aperto che annualmente viene arricchito con nuovi soggetti, alla cui realizzazione hanno contribuito artisti italiani e stranieri giunti anche dal Giappone e dall'ex URSS. Rappresentano una stretta simbiosi tra arte, assetto urbanistico ed architettonico. Negli affreschi e negli altri dipinti realizzati, una componente fondamentale è quella del recupero e della vivificazione dei mestieri e della storia che hanno contrassegnato il paese e la famiglia abitante quella casa. Il paese è posto in una posizione che l'ha isolato dal resto del Cadore per lungo tempo. In passato le attività principali erano quelle agricolo-pastorale e di cura dei boschi, ma di grandissima importanza erano le miniere di ferro presenti nei monti circostanti. Il ferro veniva utilizzato perlopiù per la produzione di chiavi, attività tutt'oggi presente sul territorio in forma moderna. Gli abitanti oggi lavorano nelle fabbriche dell'Alto Bellunese o hanno impiego in altre attività, perlopiù del settore terziario.
Oggi il piccolo borgo - nelle frazioni di Masariè, Cibiana di Sotto e Pianezze - ospitano in tutto 50 opere, che parlano di questa storia povera e minore, ma non di minore importanza, autentiche finestre sulla tipicità cadorina. Portano firme importanti tra questi Treccani e Schweizer. Opere che col tempo, a causa anche delle forti escursioni termiche invernali, stavano incontrando incuria e dimenticanza. Perciò necessitavano di restauro, se Cibiana voleva restare il paese dei murales dipinti da pittori italiani e stranieri.
E così Vico Calabrò è discepoli sono tornati. Per l'80° compleanno del maestro si sono messi a restaurare insieme a lui, che è avezzo all'arte del dono. Una testimonianza di vita d'artista più unica che rara che ha permesso a Cibiana di risplendere di nuova luce, attraverso i suoi affreschi e i suoi figli adottivi. Vico è tra questi.
Autore: Corona Perer
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