Castelbrando, 2000 anni di storia
Cison di Valmarino: da castrum romano a luxury hotel con la favolosa Princess Spa
(Corona Perer - Cison di Valmarino, dicembre 2024) – Con oltre 2000 anni di storia, dimora nei secoli di nobili e illustri condottieri, CastelBrando è un castello tra i più grandi d’Europa. Per Natale ha acceso l’albero di Natale vivente più alto d’Italia. Con i suoi 33 metri si classifica anche tra i primi 10 più alti d’Europa. Magnifico, scintillante: lo illuminano più di 600 lampadine e una grande stella che si vede da tutta la vallata sottostante.
É un Cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica), proveniente dall’omonima catena montuosa del Nord Africa, con un’età stimata di oltre 200 anni. E' catalogato come albero monumentale ed è protetto dalla soprintendenza come bene storico nazionale. Di giorno mostra tutta la sua possente bellezza: misura 3 metri di circonferenza ed è cresciuto, come in una culla, fra gli spalti del castello protetto dalle mura di CastelBrando.
Immerso in 50 ettari di verde rigoglioso (il parco e la foresta del castello), CastelBrando sorge alle pendici del monte Castello, da cui domina il borgo di Cison di Valmarino (Treviso).
E' un perla che svetta sul paesaggio collinare trevigiano del Prosecco, entrato tra i Patrimoni UNESCO, e grazie ad un imponente lavoro di restauro è diventato un lussuoso hotel 4 stelle con eleganti camere e suite, con la Princess Spa ricavata da antichi Bagni Romani. Al suo interno aree museali, ristoranti, spazi per congressi ed eventi (molti i matrimoni).
Per questo Natale 2024 Castelbrando ha anche realizzato un presepe di 200 metri quadri con figure intagliate nel legno, utilizzando materiali di recupero del parco e della foresta del castello. E' il ''Presepe delle Colline'' realizzato dall'artista Pietro Colmellere, scultore in legno della vicina Combai. La natività è stata collocata in uno dei tre teatri del Castello (il Teatro Tenda). E' aperto al pubblico che può salire agevolmente dal paese con la funicolare.
Anche la funicolare è stata realizzata dalla famiglia Colomban. Parte dallo spazioso parcheggio (1000 posti auto) realizzato ai piedi della rocca, in paese, dove si trova anche il Brando Shop. In poco meno di due minuti si sale in cima e si può visitare il castello e i suoi spazi museali o approfittare per sostare in uno scenario suggestivo per un piacevole lunch, al ristorante La Fucina (curiosità: c'è anche una elisuperficie realizzata per il G8 Agricoltura che si tenne proprio al Castello nell'aprile 2009).
Consigliamo di prenotare una visita guidata agli interni di Castelbrando (info@castelbrado.it). L’accurato restauro ha infatti portato alla luce reperti di grande interesse storico, persino un forno per la cottura del pane di probabile epoca romana, e poi le prigioni (dove sono spiegati gli antichi metodi di tortura), tra antichi decori, raffinati stucchi, pavimenti in legno del Settecento, oggetti d’antiquariato, tappeti e arazzi, caminetti. Tutto è stato sapientemente riutilizzato per gli arredi delle stanze e delle parti comuni.
Si deve a Massimo Colomban, attuale proprietario del castello, questo straordinario recupero. A CastelBrando, ha dedicato a questo castello le sue energie e da pioniere lo ha strappato al degrado intravvedendo un futuro luminoso dentro un patrimonio storico-artistico, culturale e naturale veneto davvero straordinario. Con lo spirito dei pionieri, ha deciso di dedicargli anima e corpo dopo essere stato per molti anni patron di Permasteelisa, l'azienda che ha portato in tutto il mondo le sue facciate continue.
Il sogno e i suoi sforzi si sono coronati dopo quattro anni di duro lavoro nel maggio 2023 quando è arrivata una nomination davvero importante: il castello fu scelto come sede della prima edizione della Borsa Internazionale Siti Patrimonio Mondiale. Cison di Valmarino diventava hub di promozione per i siti della World Heritage List Unesco. Un trampolino di lancio per mete di altissimo interesse culturale in tutto il mondo che ebbero a Castelbrando la loro vetrina internazionale.
Originariamente era un castrum romano che doveva difendere la via imperiale Claudia Augusta, che collegava l’Adriatico al nord Europa,in seguito divenne fortezza longobardo carolingia ottomana. Fu dimora di condottieri e illustri personaggi: da re Rotari, famoso per i codici longobardi, a Carlo Magno, da Ottone I di Sassonia, imperatore germanico, e nell'Ottocento venne qui anche la Regina Margherita.
Fu residenza per oltre trecento anni dei signori Da Camino (citati da Dante nella Divina Commedia come esempio di buon governo). Furono loro a costruire le mura imponenti e la torre centrale; la Repubblica di Venezia che ne aveva preso il controllo lo diede in feudo a Marin Falier, doge per un anno nel 1354. Nel 1436, per meriti d’arme, venne consegnato al condottiero Gattamelata e poi a Giovanni Brandolino, conte di Valmarino.
La famiglia Brandolini, che abitò il castello per cinquecento anni, ha dato al maniero la struttura che ancora oggi possiede: ampliarono nel '500 la fortezza, costruirono un teatro e il salone delle feste e rafforzarono la difesa allargando le mura duecentesche edificate dai Da Camino. Sono tre i chilometri di mura attorno ad una proprietà dotata di terrazzamenti, un tempo ideali per controllare il nemico e oggi splendida location per eventi.
Nel Settecento ci mise mano l’architetto Ottavio Scotti di Treviso cui si deve l'enorme scalone reale salendo il quale si dipanano almeno tre secoli di storia dal '500 al '700 e si apronono saloni tutti riccamente decorati.
Nel 1959 i conti Brandolini vendettero la proprietà ai padri Salesiani che utilizzarono il castello come centro di studi spirituali. Nel 1998, infine, CastelBrando venne acquistato dalla famiglia Colomban, attuale proprietaria, che lo restaurò completamente, riportando il maniero al fascino dei tempi del suo massimo splendore.
Oggi CastelBrando offre 50 camere la metà delle quali arredate in stile storico con molti pezzi di arredamento autentici; 6 junior suite in stile veneziano decorate con raffinati stucchi, suggestivi caminetti ed originali veroni con lavorazione a piombo e 2 royal suite.
Bellissima l'Alcova del Conte, l’appartamento più nobile del castello, alloggio privato nei secoli dei conti Brandolini. Qui anche un prezioso lampadario veneziano del ‘600 e la vasca da bagno, scavata in profondità e ricavata da un unico blocco di marmo.
Tutte le stanze dell'hotel godono di una spettacolare vista sulla valle, o sulla corte e sulle colline circostanti e dispongono di ogni accessorio degno di un vero luxury hotel.
Il Castello è diventato sede per congressi ed eventi di respiro internazionale, un vero palcoscenico per eventi prestigiosi. La sua posizione è strategica (a pochi chilometri dall'uscita di Vittorio Veneto sulla A27) e dentro un paesaggio collinare entrato nella lista dei Patrimoni Unesco.
L'esclusiva Princess SPA è stata scavata nella roccia, e ha tutto quanto serve per fare di un soggiorno un'occasione di relax indimenticabile: trattamenti di estetica, la grotta del Sale, vari tipi di sauna, vasche idromassaggio aperte sul giardino e sul panorama della vallata sottostante che da Valdobbiadene conduce al Lago di Revine.
Bellissima, forse la perla più bella di una magnifica collana, la piscina interna impreziosita da mosaici di soggetto classico. Come per gli antichi romani, immergersi qui...significa regalarsi il tempo migliore.
Per maggiori informazioni:
CASTELBRANDO HOTEL
Info: www.castelbrando.it
Autore: Corona Perer
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