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Città di Castello, l'antica Tiferno

Umbria, l'Alta Valle del Tevere

E' l'Antica Tiferno, posta nell'alta Valle del Tevere, dopo la conquista Romana alla fine del primo secolo divenne  un fiorente municipio abbellito con edifici pubblici e templi dal potente Plinio il Giovane.

Dopo il dominio longobardo divenne Civitas castelli da cui deriva l'attuale Città di Castello (la città aveva già assunto il nome di castrum felicitatis durante il dominio longobardo). Fu libero comune di parte Guelfa molto potente e estese il suo dominio sui territori confinanti fino al di là dell'Appennino.

I due splendidi palazzi dei Priori e del Podestà costruiti dall'architetto Angelo da Orvieto sono la testimonianza di questo florido periodo verso la fine del Quattrocento diverse famiglie si contesero il predominio ma su tutte prevalse quella dei Vitelli.

Ed è proprio nel Rinascimento che la città conobbe il massimo splendore quando pittori artisti architetti di gran nome furono chiamati ad abbellirla primo fra tutti Raffaello che ancor giovanissimo dipinse tra il 1499 e il 1500 opere famose delle quali solo una è rimasta in città.

Da vedere il Palazzo del Comune uno dei palazzi pubblici più importanti in Umbria costruito tra il 1322 ed il 1338, singolare la sua struttura: davanti presenta impianto di fine '600, di fianco è una magnifica opera di fine '300 e sulle lunette sopra il portale della Bottega al piano terreno si intravedono i fregi e gli stemmi dei Podestà che governarono la città.  

Un tratto distintivo di Città di Castello è il suo campanile rotondo una opera romanica e bizantina del XII secolo. E' quanto resta della originale struttura della cattedrale. Il museo del Duomo posto a lato della cattedrale conserva preziose testimonianze di arte sacra tra le quali spiccano una rara collezione di piatti ed oggetti eucaristici risalenti al quinto sesto secolo è il paliotto in oro e argento di epoca romanica. Un altro importante reperto è il pastorale d'argento con oro e smalti del trecento e dipinti da Pinturicchio.

Tra i gioielli della città la chiesa di San Domenico opera del '300 a navata unica con un soffitto a capriate della struttura severa e solenne che all'interno conserva il museo della grafica collocato nella tipografia Grifani Donati nata nel 1799, dove si trova uno dei più antichi torchi dell'Ottocento, i banchi della composizione a mano ed altri antichi strumenti.

Non si può parlare di Città di Castello senza citare la collezione Burri che la città conserva. E' l'unica raccolta completa delle opere più significative dell'artista Alberto Burri uno dei più rappresentativi artisti dell'arte contemporanea italiana. E' organizzata in due sedi, Palazzo Albizzini, elegante edificio rinascimentale della seconda metà del Quattrocento  e gli ex essiccatoi del tabacco dove sono esposti i grandi cicli pittorici e le sculture che Burri realizzò tra il 1974 e il 1993.

La Pinacoteca Comunale è allestita  nel rinascimentale Palazzo Vitelli alla Cannoniera, nobile esempio di una dimora principesca del Rinascimento: la facciata principale del palazzo è interamente decorata da Graffiti realizzati su disegno del Vasari e nelle 21 sale sono esposte opere eseguite dal '300 fino al secolo scorso da pittori quali Raffaello, Signorelli, Ghiberti.

Altro gioiello Palazzo vitelli a Sant'Egidio uno splendido edificio costruito nel Cinquecento che presenta affreschi di notevole interesse.

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