Colli Euganei patrimonio Unesco
Terra di storia, eccellenze enogastronomiche e saper fare
5 luglio 2024 - C'è un territorio tutto da vivere, ricco di storia, eccellenze enogastronomiche e saper fare: questo territorio si chiama Colli Euganei che ora hanno il riconoscimento più ambito, sono da oggi Patrimonio Unesco.La proclamazione è avvenuta ad Agadir, in Marocco, durante la 36.ma sessione del comitato coordinatore. I Comuni dell’area dei Colli Euganei e della Bassa Padovana festeggiano.
Con i Colli Euganei il Veneto arriva a 18 siti Unesco conquistando il record nazionale: 9 siti patrimonio materiale (da Venezia a Verona, da Vicenza a Padova, dalle Dolomiti a Conegliano e Valdobbiadene, dai siti palafitticoli alle opere di difesa veneziane), 5 patrimoni immateriali (Arte delle perle di vetro, Tocatì, Transumanza, Muretti a secco, Opera lirica). Inoltre 4 sono riserve della Uomo e Biosfera. Sono: Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa, e appunto i Colli Euganei.
Da queste parti passano le strade antiche, come la Romea Strata e la Romea Germanica, ma non è da meno l'odierna SR10, la strada regionale 10, che è poi l'antica via napoleonica: arriva fino a Torino! Oggi è una strada regionale nemmeno troppo trafficata (a poca distanza passa infatti la A4) e toccando una miriade di paesi - tra questi le antiche e magnifiche Montagnana ed Este - catapulta nel Veneto operoso. Su questa strada la vostra auto è la moderna veste dell'antica carrozza dei nobili veneziani che qui avevano i loro possedimenti.
In questo territorio a poca distanza dalla Terme Euganee benessere e paesaggio sono un binomio costante.
La promozione territoriale è affidata al GAL Patavino con il progetto “Dai Colli all’Adige, un territorio tutto da vivere" , sostenuto dalla Camera di Commercio di Padova, che coinvolge l’area della Bassa Padovana e dei Colli Euganei e le principali aziende di prodotti tipici. Il tutto partendo dalle imprese e dal patrimonio immateriale delle tradizioni, del saper fare e dalla artigianalità per arrivare al turismo e all’accoglienza grazie al cospicuo patrimonio culturale materiale di borghi, castelli, chiese, abbazie.
Ed inoltre siamo nelle terre di un Ambasciatore speciale: il ''Friularo" il vin da viajo di Padova, vitigno autoctono, che tutti i padovani hanno nel cuore e del prosciutto di Montagnana. Ne parliamo in questa pagina.
(C.Perer)
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UN TOUR? PARTITE DA MONTAGNANA
(Corona Perer - Novembre 2022) - Un magnifico tour non può che partire da Montagnana città murata (> ve la raccontiamo qui) dove ha sede uno dei prosciuttifici storici del Consorzio del Prosciutto Veneto DOP, il Prosciuttificio Attilio Fontana che dal 1919 rappresenta i maestri prosciuttai, un talento naturale divenuto mestiere, che si tramanda di generazione in generazione. Dal 1919 Attilio Fontana produce un prosciutto che oggi è diventato il Prosciutto Veneto Berico Euganeo, certificato dal 1996 dalla DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Che cosa fa la differenza? ''Alla fine è il microclima'' ci risponde Attilio Fontana.La temperatura e il territorio conferiscono alle cosce di prosciutto un profumo speciale frutto dei mesi di stagionatura. Un sapore dolce e morbido, inconfondibile, che nelle fettine sottilissime si scioglie in bocca. La bassa salinità che lo contraddistingue fa percepire tutti gli aromi e la delicatezza del sapore. I Fontana selezionano le cosce che provengono dalla Pianura Padana, zona di allevamento delle migliori razze di suino. Le cosce vengono poi salate per procedere ad una stagionatura lenta che dona al prosciutto un gusto unico.
Da qui si può proseguire per il Conselvano che ha in Bagnoli di Sopra e il Dominio di Bagnoli, sede del Consorzio Vin Friularo DOCG. La vendemmia tardiva del Vin Friularo è l'ultima uva che viene raccolta in Italia. Si fa solo dopo l'11 novembre vengono raccolte le uve e qui una visita ai vigneti e alla cantina storica dei Conti Borletti è d'obbligo. Il conte Lorenzo Borletti ci accoglie nella sua magnifica tenuta e ci fa vedere orgoglioso le statue settecentesce della tenuta che ospitò anche Goldoni. Le ha anche dotate di un meccanismo che le fa parlare in uno spettacolo che il Conte offre agli ospiti. Per la vendemmia 2022 e per il rito del taglio del primo grappolo insieme ai sindaci del territorio è arrivato appositamente dal Brasile.
Il Dominio di Bagnoli di Sopra consente di entrare in una favola bella che prosegue ininterrotta dal Medioevo (> ve lo raccontiamo qui)
Si deve ai monaci benedettini una tecnica colturale forzata dalle condizioni naturali delle paludi che bonificano piantando alberi, e mettendo ai loro piedi delle vigne perchè fossero i rami delle piante a sostenere i tralci, staccandoli dall'umido del terreno. Nasce così la vigna maritata ...all'albero.
Nel 1390 passa da queste parti anche Federico II, si porta a casa in Svevia il vino buono coltivato in modo originale nel monastero dei benedettini di Bagnoli di Sopra.
Ma non c'è Goldoni o Federico II che tenga: qui il vero re è il Friularo. Acido e resitente, si conserva per molto tempo. Nicola Zaggia, presidente del Consorzio di tutela spiega che questo vino è identitario per il territorio e si deve alla sensibilità della famiglia Borletti, proprietaria del Dominio, l'aver fortemente credute sulle vigne maritate piantate dai monaci. A commercializzare questo vino è la cantina della Casa, ma anche la grande realtà della Conselve Vigneti e Cantine.
A Conselve non si può andare dritti e bisogna fare una sosta lunga alla Trattoria In corte dal Capo di Marina Ostellari (cuoca e proprietaria) dove si possono assaggiare preparazioni di bassa corte, dall'oca alla patata dolce americana (i comuni del Conselvano sono zona tipica di produzione di questa patata). La sig.ra Marina cucina l'oca come tradizione comanda.La sua è la tipica trattoria casalinga, rustica ed elegante, con un servizio familiare ma professionale. Si trova a Conselve a dieci chilometri da Monselice, ed è stato segnalata nelle guide del Gambero Rosso. Recentemente è stato premiato dalla guida con i Due Gamberi.
L'oca da queste parti si degusta in mille modi: c'è il patè ma anche la porchetta, viene cotta al forno oppure fritta in una polpettina. ''L'Oca in onto'' è una tadizione padovana. La conservazione della carne d'oca, all'interno di un recipiente, nel suo grasso fuso ('onto') permetteva di dilazionare le risorse alimentari nel tempo e quindi di avere a disposizione carni nutrienti durante tutto l'inverno. Oggi l'oca arriva in piatto cucinata con prugne e castagne, con mela essiccata, accompagnata da un soffice puré e contorno di erbette cotte.
Il Gal Patavino è la porta giuta per aprire queste stanze piene di eccellenza. Per la promozione ha anche realizzato 18 video pillole, un racconto per immagini che mette in dialogo il paesaggio, con vedute ampie, ariose, capaci di restituire le caratteristiche e peculiarità delle singole aree, e le aziende, che hanno unito il saper fare alla innovazione, mantenendo passione e artigianalità.
La piattaforma daicollialladige.it (ottimizzata per smartphone e desktop) fa sintesi tra l’offerta turistico-culturale e i servizi al visitatore, permettendo facilmente all’utente di navigare tra gli itinerari.
L'altro progetto concreto (...e tutto da gustare) è rappresentato dal Tagliere dai Colli all’Adige che mette in dialogo produttori, agricoltori e artigiani e ristoratori. Non è difficile incontrarlo: basta andare al ristorante. Viene proposto nei menù un tagliere/piatto, rigorosamente locale con una selezione di prodotti del territorio, diverso in ogni locale aderente all’iniziativa, così da offrire un vero e proprio tour del gusto tra Bassa Padovana e Colli Euganei.
Un tour che diventa esperienza.
per saperne di più:
www.galpatavino.it
www.daicollialladige.it
Le eccellenze del territorio:
Autore: Corona Perer
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