Riserve e perplessità sulla scelta di Francesco Valduga
Riceviamo e pubblichiamo
Riceviamo e pubblichiamo:
IL GIORNO E LA STORIA
di Marco Deromedis - 3 giugno 2021: la Corte dei Conti Sezione giurisdizionale del Trentino Alto Adige, deposita la sentenza di condanna a carico del Sindaco di Rovereto Francesco Valduga, dell'allora Segretario generale e dell'allora dirigente del personale, per danno erariale, in concorso fra loro, comportante il pagamento di una somma ( consistente ) pari al danno erariale arrecato, correlato alla nomina, ritenuta illegittima, del Direttore generale del Comune di Rovereto Mauro Amadori. Parimenti, al pagamento di una somma sensibilmente inferiore, viene condannata, in via sussidiaria, anche la Giunta comunale in carica all'epoca dei fatti (anno 2016).
Con riguardo ai profili di responsabilita', alla base della sentenza di condanna nei confronti del Sindaco Valduga e dei due predetti dirigenti comunali, imputati in via principale rispetto agli altri soggetti condannati in via sussidiaria, cosi si legge in sentenza : "La qualificazione dell'elemento soggettivo
in capo al V (Valduga ndr), al ''D'' (l'allora segretario ndr) e al ''V'' (l'allora capo del personale ndr) non può che essere dolosa, avendo gli stessi agito consapevolmente e volontariamente contra ius, al fine di realizzare una procedura selettiva illegittima in quanto in evidente contrasto con quanto chiaramente disposto dall'art. 42 del DPREG 2/2005, finalizzata all'assunzione di un candidato non in possesso dei requisiti prescritti da tale norma regionale".
Attualmente è pendente ricorso in appello avanti le Sezioni riunite in sede giurisdizionale della Corte dei Conti in Roma. Incurante della predetta condanna in primo grado e nonostante la ferma opposizione dei gruppi consiliari di minoranza, recentemente il Sindaco Valduga non ha ritenuto opportuno di rinunciare a presiedere la Commissione giudicatrice del concorso per la copertura del posto vacante di un importante figura dirigenziale, al vertice dell'apparato burocratico, del Comune di Rovereto, ovvero quella di Segretario generale, ingenerando non poche riserve e perplessità.
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