Stato di agitazione alla Ferrarini
Una crisi stranissima: l'azienda funziona
Crisi inspiegabile tra i prosciutti dell'Azienda Ferrarini Spa di Reggio Emilia.
I dipendenti oggi hanno manifestato sul piazzale della sede della Regione Emilia Romagna a Bologna.
"Manifestiamo perchè la nostra azienda è in concordato preventivo da luglio 2018, e l'iter concordatario finora è stato particolarmente travagliato a causa delle azioni di disturbo create da società esterne'' ci dicono i lavoratori.
Ma è una crisi inspiegabile: nonostante il concordato e l’attuale difficile periodo con i gravi rincari dei costi, in primis di quelli energetici, l'azienda lavora infatti a pieno ritmo ed è assolutamente in attivo, ben oltre le aspettative descritte nel piano concordatario.
''Come lavoratori in questi anni non abbiamo avuto problemi e non abbiamo mai fatto un giorno di cassa integrazione'' spiegano i dipendenti che indicano fra gli elementi di disturbo il primo oppositore della buona riuscita del nostro piano di salvataggio. ''si chiama Gruppo GSI/Bonterre/Opas''.
''Manifestiamo in modo legale e pacifico contro l’accanimento ingiustificato di questa cordata (GSI/Bonterre/Opas) che da circa 4 anni, con continui ricorsi ed opposizioni mette in difficoltà noi dipendenti e le nostre famiglie, facendo rimandare in tutti i modi possibili l’adunanza dei creditori che porterebbe all’omologa della proposta concordataria presentata da Ferrarini, creando quindi un clima di forte instabilità, e non ultimo proponendo un piano concordatario (depositato al Tribunale di Reggio Emilia ma da questo respinto perché privo dei requisiti di ammissibilità) che, tra l’altro, avrebbe messo a serio rischio i nostri posti di lavoro. Abbiamo scelto di dimostrare sotto la sede della Regione Emilia Romagna perché vogliamo farci sentire dalle istituzioni del nostro territorio che purtroppo ci hanno fino ad ora ignorato, quasi fossimo invisibili''.
I dipendenti sono da un lato sereni perché vedono il piano andare avanti e l'azienda funzionare a gonfie vele, ma sono anche preoccupati perché non vedono la fine di questo “supplizio”. E' notizia di qualche giorno fa, a causa del rinvio di un’udienza relativa all’ennesimo ricorso in Corte d’Appello da parte della cordata GSI/Bonterre/Opas, che l’adunanza dei creditori Ferrarini potrebbe subire un ulteriore rinvio.
''Se ciò accadesse noi dipendenti vedremo ancora una volta allungarsi i tempi per l’incasso dei nostri crediti, come tra l’altro accadrebbe per tutti i creditori in generale. Questa situazione tra l’altro arreca a noi pregiudizio perché rende difficile ottenere prestiti o mutui dagli istituti bancari''.
E servono risposte certe che però non arrivano.
Autore: Corona Perer
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