Dante ''A Riveder le stelle'' - Agli Uffizi le tavole di Federico Zuccari
Vedere, toccare, sentire un'opera: la meraviglia delle tavole dantesche
di Paola Cassinelli - E’un piacere pensare di essere nata e cresciuta in anni in cui si poteva ancora tenere un’opera d’arte in mano. Guardarla, toccarla, leggerla in controluce ammirando le trame lasciate dai setacci sulla carta a mano e dalle filigrane, annusarla constatandone l’invecchiamento e la conservazioni. Grazie al mio lavoro ho avuto molte occasioni per poter vedere una tavola di Giotto o un disegno di Leonardo da vicino e oltre a osservarlo con attenta curiosità, potevo assistere a consultazioni fra esperti che valutavano tutte le opportunità per comprendere il valore dell’attribuzione, la reale datazione del supporto e dei materiali, la corretta conservazione nel corso dei secoli.
Non essendo più giovane mi sto forse perdendo altri grandi piaceri offerti dalle nuove tecnologie, ma sicuramente ho avuto modo di conoscere capolavori d’arte assistendo allo studio approfondito che molti illustri professori condividevano con piacere nelle sale di laboratori, istituti, biblioteche, chiese o strutture private, consapevoli dell’importanza della visione dell’originale.
Negli anni Ottanta lavoravo alla mia tesi di laurea al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, diretto da Anna Maria Petrioli Tofani, un luogo magico nel quale andavo non solo per concludere i miei studi, ma anche per vivere quello spirito di internazionalità culturale che aleggiava nella sala, con solo otto tavoli per la consultazione.
Quando, era possibile occupare uno degli otto ambitissimi posti, adibiti alla consultazione di opere della collezione fiorentina, composta da oltre 177.000 esemplari fra disegni e stampe, mi capitava di confrontarmi con esimi professori giunti da ogni parte del mondo, che studiavano proprio accanto a me. In una di queste occasioni notai su di un tavolo alcuni splendidi disegni raccolti in un volume, matita nera e rossa, inchiostri, piccoli forellini e cambiamenti di colore provocati da ossidazioni o contatto con le carte di supporto. Emozione pura erano le 88 illustrazioni della Commedia dantesca realizzati da Federico Zuccari, tra il 1586 e il 1588.
Questo lungo prologo solo per annunciare con piacere che i disegni dello Zuccari sono oggi visibili on line, digitalizzati in alta definizione, sul sito degli Uffizi in una mostra virtuale “A riveder le stelle”, curata da Donatella Fratini in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. La raccolta, presente nella collezione fiorentina, vi è giunta integralmente, nel 1738 dalla Spagna, grazie alla donazione dell’elettrice Palatina, Anna Maria Luisa de’Medici.
Fino agli anni Ottanta del secolo scorso l’opera era rilegata con un frontespizio ed una cucitura ottocentesca e solo in seguito fu parzialmente smembrata in fogli sciolti, montati in passepartout non acidi, per permettere una migliore consultazione ed esposizione.
Le pagine del volume contengono illustrazione e testo scritto affiancati ed è quindi possibile comprendere immediatamente quale Canto dell’Inferno, del Purgatorio o del Paradiso si sta visitando e soprattutto il ruolo e l’importanza dei personaggi rappresentati, descritti con straordinaria eccezionalità di dettagli. Ogni personaggio mostra una caratterizzazione fisionomica e fisiognomia capillare e, grazie a una gestualità varia e articolata, ogni emozione raggiunge lo spettatore in maniera repentina.
Un’opera singolare che merita di essere consultata e apprezzata proprio per l’infinta possibilità di riflessione e considerazioni che nascono dalla visione di ogni singolo foglio e che permettono di conoscere meglio l’opera di Dante e lo stile di Federico Zuccari (1539-1609).
La mostra online è su www.uffizi.it
Autore: Paola Cassinelli
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