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Fare turismo con un frutto

Da Reggio Calabria una proposta: fondare l'Agrumiturismo

(Reggio Calabria 7 ottobre 2024 - Corona Perer) Fare turismo partendo da un frutto: il bergamotto di Calabria. Anzi: il bergamotto di Reggio Calabria!

E perchè non fare come avviene per enoturismo e oleoturismo? Fondare cioè l'agrumiturismo.

La proposta viene dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria che ha creato BERGARE' 2024 in una città che ha tutto per eccellere. Ci sono i bronzi di Riace, c'e uno splendido museo che richiama turisti da tutto il mondo. C'è il mare, c'è la montagna, un centro storico bellissimo e vitale e c'è un tesoro che fa parte dell'identità di questa terra: il bergamotto, frutto di una regione che detiene il 90% della produzione mondiale.

Oltre ad essere una voce centrale dell'economia locale, il bergamotto mira a diventare anche un attrattore turistico. E' questo il risultato di BERGARE' 2024, svoltasi dal 3 al 6 ottobre al Castello Aragonese di Reggio Calabria, un vero e proprio festival che ha dimostrato come si possa fare innovazione, promozione, accoglienza, enogastronomia partendo dalle proprietà eccezionali di un prodotto della terra e del lavoro dell'uomo definito anche ''il principe'' degl agrumi.

Senza di lui non sarebbero mai esistiti i profumi della grandi maisons francesi e i migliori ''Nasi'' mondiali lo sanno. Ma se fino ad ora è stata soprattutto l'essenza il principale busness dei produttori locali, ora si è capito che si può fare di più. Si può fare ricettività, alta cucina, wellness e aprirsi a quella forma nuova di turismo che è sempre più ''esperienziale''. Lo hanno capito le autorità locali, ne è fermamente convinta la Camera di Commercio di Reggio Calabria che da anni lavora attorno a questo obiettivo e che di Bergarè è la promotrice.

Il taglio del nastro di Bergarè 2024 con il Prefetto Clara Vaccaro
 


Fare del frutto un'icona del territorio è possibile. Il bergamotto cresce in un territorio che ha già una propria e naturale vocazione turistica. Da uno studio commissionato dalla Ccia Reggio Calabria emerge infatti che il 62% dei comuni produttori di bergamotto sono turistici e di questi il 24% ha vocazione marittima mentre il 7% ha sia vocazione marittima che culturale, storica, artistica e paesaggistica. Un altro 4% dei comuni, pur non avendo la vocazione marittima, ha però spiccata vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica e poiché il bergamotto è un prodotto identitario, la narrazione di questo prodotto tipico, rimandando alla tradizione, consente di intercettare anche questi territori.

Interessante notare anche che la dimensione della stragrande quantità dei comuni che ricadono nell'area Dop del bergamotto è costituita da comuni molto piccoli. Ce ne sono ben 43 e questo significa che per loro è possibile ambire ad integrare la loro economia anche da quella derivante dal traino che il bergamotto può esercitare a livello turistico.

Lo studio (condotto da Isnart) ha anche classificato i comuni turistici della Calabria e i comuni con produzione di agrumi. Ebbene: il 53% dei comuni turistici produce anche agrumi.
Lo studio ha poi analizzato l'indice di turisticità, ovvero il potenziale turistico: sono 78 e sono proprio i comuni piccoli già vocati alla produzione di questo prezioso agrume, che possiedono un indice di alta turisticità.

Questo significa che è possibile individuare nel bergamotto la funzione di un traino all'economia locale sia essa di natura marittima che di natura puramente turistico culturale o paesaggistica.

Per mettere sul tavolo tutte le idee emerse, a chiusura dal festival la Camera di Commercio di Reggio Calabria ha proposto un interessante convegno “Bergamotto di Reggio Calabria: tra identità locale e attrattività turistica” con la collaborazione dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria aprendosi ad altre testimonianze di successo come la Strada della Mela - Val di Non e Val di Sole; Artour e “Firenze città dei profumi”; Le Vie della Zagara in Sicilia.

Ne è uscita un'importante proposta per voce del Presidente Antonino Tramontana: creare l'agrumiturismo, sul solco di quanto già si fa per enoturismo e oleoturismo. ''Vogliamo creare un nuova offerta turistica e per questo occorre fare sistema'' ha detto il Presidente. ''L’obiettivo è anche tracciare le strade percorribili per fare del bergamotto un vero e proprio attrattore turistico'' ha aggiunto Tramontana.

E chissà, in futuro potrebbero esserci ''Le vie del Bergamotto'' che abbracciano tutta la filiera agrumicola caabrese: anche il cedro, il limone, le clementine, le arance.

Il convegno è stato l'occasione per offrire una panoramica sul contesto turistico territoriale attuale, sulle tendenze del mercato turistico, sulle buone pratiche e casi di successo nella valorizzazione di prodotti locali per il miglioramento dell’attrattività turistica.

Nel corso dei lavori sono stati forniti anche i volumi di questo comparto rilevante per l'economia calabrese che coinvolge almeno 6000 addetti su un territorio 1.500 ettari. Le aziende che producono e commercializzano i frutti (in tutto 1.300) sono micro-aziende, si comprende come lo sviluppo del turismo legato al bergamotto possa costituire una importante voce di integrazione al reddito. Preservarne la vitalità vuol dire anche favorire la conservazione del paesaggio autoctono calabrese.

Interpretando al meglio il proprio ruolo di animazione dell'economia locale, la Camera di Commercio ha fatto di più ed ha indetto un concorso di idee. Anzi un vero e proprio Hackathon: il ''Bergathon''. Vi hanno preso parte 6 raggruppamenti di imprese e c'è chi ha progettato come riutilizzare gli scarti di lavorazione, chi ha pensato a immaginare web-app, altri hanno immaginato strumenti per rendere la vacanza del turista una vera esperienza nel territorio, chi ancora ha individuto la possibilità di dare al turista occasioni di salute e wellness grazie alle virtù salutari del frutto.

Dati che fanno intendere come il bergamotto possa davvero diventare motore e traino turistico. Del resto grazie al suo profumo è conosciuto in tutto il mondo. Questo frutto dalle mille virtù,  può diventare Brand mondiale, un marchio che parla della Calabria più antica ed autentica.

Il Presidente della CCIA di Reggio Antonino Tramontana
alle premiazioni di Bergathon il concorso di idee promosso
dalla Camera di Commercio


Il Bergamotto cresce e matura in soli 100 chilometri di costa jonica nella punta più a sud dello stivale, eppure qui la pianta di  Bergamotto si è fermata ed ha prosperato. Nella Magna Grecia questa pianta sempreverde arricchiva i giardini dei borghi antichi. I produttori di bergamotto - come detto - sono circa 1.300. Si tratta spesso di micro-aziende. Sono solo 5, infatti, le aziende di dimensioni pari a 25 ettari o più, e solo un centinaio quelle che superano i tre ettari.

La produzione si è assestata intorno alle 20 mila tonnellate di frutti all’anno, che corrispondo a circa 100 tonnellate di essenza. La superficie oggi coltivata a bergamotto è di circa 1.500 ettari, con una produzione media di 100.000 kg. di essenza. Per ottenere un kg. di essenza occorrono 200 kg. di frutti.

A valle della filiera (stimata, come detto, in circa 6000 addetti),  troviamo circa 45 fonti di offerta di essenza. Queste vengono normalmente distinte in trasformatori ed esportatori, ma la struttura della filiera è più complessa: circa 25 sono le aziende esclusivamente trasformatrici, di piccole o medie dimensioni; ci sono poi alcune aziende trasformatrici/esportatrici, e circa altre 10 sono le imprese esclusivamente esportatrici, o per le quali il peso della trasformazione è irrilevante rispetto all’attività di export. Di queste circa la metà hanno sede a Reggio Calabria, le altre a Messina.

Bergarè ha voluto dimostrare che un Festival può aiutare a far dialogare le voci dell'impresa e degli innovatori, con il territorio e la sua identità culturale. Che si può (si deve, anzi) promuovere e valorizzare un prodotto dalle mille virtù e implementare l'economia locale del territorio a 360°.

Per portare avanti questo obiettivo la Camera di commercio di Reggio Calabria, ha lavorato in stretta collaborazione con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, assieme alle Associazioni imprenditoriali ed agli operatori della filiera, ma coinvolgendo anche le scuole.

Un lavoro di squadra per produrre un risultato concreto: fare sistema nel turismo, producendo servizi e valorizzando l'esistente, guardando al passato per preservarlo e trasmetterlo al futuro.

''Serve formazione'' è stato detto a più riprese ''e dobbiamo dare ai nostri giovani un motivo per restare e credere in un'economia che ha bisogno delle loro energie e che può dare ancora grossi risultati aprendosi al mercato del turismo''.

Il Bergaturismo sarà sicuramente un sentiero pieno di soddisfazioni.

Corona Perer
7 ottobre 2024


Autore: Corona Perer

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