Feltre, borgo verticale
Ai piedi del Castello di Alboino un nuovo museo Archeologico
Ai piedi del Castello di Alboino, suo emblema, è nato un nuovo museo Archeologico. Feltre racconta i suoi mille anni di storia attraverso gli importanti reperti venuti alla luce durante una camagna di scavi degli anni Settanta.
Racchiusa fra alti monti e arroccata su un piccolo colle, Feltre è una città d'arte di pregio con una magnifica piazza in cima al colle dove il tempo sembra essersi fermato sotto le finestre del Castello di Alboino e dove il Medioevo coesiste con i fasti veneziani e con una meravigliosa quinta di loggiati che si affiancano ad un teatro palladiano. Per chi arriva la prima volta è una scoperta entusiasmante: un borgo verticale sotto le Dolomiti.
Per la sua struttura urbanistica caratterizzata proprio dalla Cittadella murata che si inerpica sul colle dominato dal Castello di Alboino, Feltre è un Borgo Verticale.
Gli scavi svoltisi nell’area sottostante al piazzale del Duomo di Feltre e nel Centro Storico dove sorge la cittadella murata, hanno restituito centinaia di reperti, alcuni ancora in studio, utili a definire la storia e le vicende di una importante Feltre romana.
Il nuovo Museo Archeologico documenta le vicende della romana Feltria, municipium che aveva competenza sulle vallate alpine comprese tra Belluno e Trento, come è testimoniato da una scritta scolpita ad oltre 2000 metri d’altezza sul Monte Pergol, nella catena del Lagorai. Un territorio vastissimo che rendeva Feltria tra i più rilevanti centri dell’alta terraferma veneta.
Creato dal Comune di Feltre, d’accordo con la Sovrintendenza Archeologica competente, è un museo di nuova generazione: luogo di esposizione di reperti e luogo dove la Storia si fa racconto. Mille anni di vita di Feltre, dalla civiltà retica alla caduta dell’Impero. Ad accogliere il visitatore nel nuovo Museo è la scenografica parata di capitelli ionico-italici in pietra tenera di Vicenza.
Nella sala dedicata ai culti è possibile ammirare la monumentale statua di Esculapio in marmo greco, emersa durante gli scavi sul sagrato del Duomo nel 1974, che costituisce oggi la più grande rappresentazione del dio della medicina di tutta l’Italia centro-settentrionale ed è uno dei pezzi più iconici del Museo civico archeologico.
Sotto al piazzale del Duomo è inoltre accessibile al pubblico, un intero quartiere della città romana e medievale che mette in luce una serie di aspetti di rilevante importanza nell’ambito commerciale, abitativo e religioso. L’area archeologica di Feltre, scavata tra il 1970 e il 1976, è oggi, con i suoi 1000 mq di superficie visitabile, uno dei siti.
Da vedere assolutamente la Galleria Rizzarda che conserva i manufatti del celebre artista del ferro Carlo Rizzarda (ve ne parliamo > qui)
Sede del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Feltre è stata teatro di accadimenti che hanno attraversato diverse migliaia di anni. La bellezza dei luoghi doveva essere evidente anche alle popolazioni che si succedettero nei secoli e che costruirono importanti architetture, immerse in un contesto ambientale notevole.
Una pagina importante della vita di Feltre è legata a Venezia che la città ricorda ogni anno nella prima domenica di agosto con una rievocazione storica della dedizione della città a Venezia avvenuta nel 1404. Con il Palio di Feltre la città si anima con i colori dei quattro quartieri che si contendono la disputa del palio con le combattute gare di corsa, tiro con l’arco, tiro alla fune e corsa dei cavalli, sfida finale nell’anello di Pra del Moro. Molto suggestivi e pittoreschi i costumi dei figuranti del corteo storico, realizzati su modelli d’epoca.
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Museo Archelogico presso Museo Civico
Feltre, via Luzzo 23
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