Campagne di Russia: Mussolini e le scarpe rotte
CAMON POST - Se le scarpe diventano metro di giudizio
di Ferdinando Camon - Ancor oggi in Italia quando si accusa Mussolini per il disastro che fu la spedizione in Russia, lo si accusa di aver mandato un'armata di 230000 soldati a morire nella neve con le scarpe di cartone.
A destra lo si ammira perché così ha tentato il colpo gobbo, la sinistra gli muove invece questa accusa condannandolo perché così ha fatto morire centinaia di migliaia di soldati proletari e dunque ha sfruttato innocenti.
La domanda è: mandare un'armata di 230000 soldati a sparare e uccidere in un paese straniero è una colpa perché quei soldati soffrono il freddo ai piedi e muoiono congelati? Ma se avessero delle scarpe confortevoli la spedizione avrebbe un senso o un merito?
La colpa è aver fatto morire i nostri, colpevoli di invasione, o aver fatto morire gli altri invasi e innocenti ?
L'invasione della Russia, 75 anni fa, fu la catastrofe degli alleati tedeschi e italiani che da quel momento cominciarono a perdere e persero sempre, fino alla sconfitta finale. Ma un popolo che ragiona come il nostro e giudica sbagliata quella operazione, non perché era colpevole, ma perché non ha avuto successo, è ancora il popolo di 75 anni fa: è giusto ciò che fa il nostro successo, è sbagliato ciò che fa la nostra rovina.
Questo è un perfetto ragionamento fascista.
Autore: Ferdinando Camon
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