La festa della castagna
I Marroni IGP di Combai festeggiati da 80 anni
La Festa dei Marroni IGP di Combai festeggia 80 anni. Tutto pronto per l’edizione 2024. Dall’11 ottobre al 3 novembre, quattro weekend e un calendario ricco di appuntamenti per celebrare 8 decenni di vita della manifestazione. La Festa dei Marroni IGP di Combai, è la più antica la più blasonata del Veneto.
L’80^ edizione della rassegna propone quattro weekend all’insegna dell’enogastronomia, delle attività all’aria aperta - tra passeggiate e full immersion nel bosco -, laboratori creativi per bambini, musica, giochi e il MTB Gravel tra Combai e Pederobba, cinquanta chilometri lungo la Strada dei Marroni.
“Sarà un’edizione ricca di eventi - promette la presidente della Pro Loco Maria Vittoria Moro - con diverse novità, a partire da un convegno tecnico per fare il punto sulla castanicoltura, per proseguire con il Simposio di Scultura, che celebra i suoi primi venticinque anni, fino allo Cooking Show con il marrone a cura di Omar Lapecia Bis, chef e presidente di Slow food Alta Marca trevigiana, per terminare con il Pianista fuori posto e l’attesissima BoscAR-T. Emozioni e divertimento per grandi e piccini, senza dimenticare la parte gastronomica che, come sempre, esalterà i marroni dentro i piatti della cucina tradizionale veneta”.
Gli eventi celebrativi per gli 80 anni della Mostra saranno concentrati nelle prime due settimane di programmazione – e sono stati resi possibili grazie al contributo della Camera di Commercio di Treviso e Belluno – ed avranno inizio con una straordinaria performance nell’ambito del Simposio di Scultura.
Nove artisti lavoreranno insieme alla realizzazione di una speciale installazione in legno di castagno che troverà spazio nei giardini di piazza Squillace, nel centro di Combai. Si tratterà di un’opera celebrativa unica nel suo genere, frutto dell’estro e della creatività di mani diverse che andranno a comporre la rielaborazione, in chiave moderna ed in “3D”, di una foto storica e molto speciale: quella della prima Mostra dei Marroni di Combai.
Tra il 1200 ed il 1700 la pedemontana trevigiana era un’area naturalmente vocata allo sviluppo della castanicoltura, come confermano numerosi toponimi. La Festa dei Marroni di Combai nasce nel 1944 su impulso della banda musicale locale che, nel periodo di San Martino, allestì la piazza con tavoli e sedie offrendo vino e marroni. Dieci anni dopo, con lo scioglimento della banda, fu il parroco a organizzare la festa allo scopo di raccogliere fondi per l’Asilo, la Chiesa di Santo Stefano e la Chiesetta della Madonna di Ronch. L’affluenza sempre maggiore di visitatori rese in seguito necessaria la costituzione di un comitato; e così nel 1972, con l’istituzionalizzazione della Pro Loco di Combai, la manifestazione conobbe un ulteriore incremento.
Nel 1995 venne costituita l’Associazione dei Produttori dei Marroni di Combai e la cooperativa Agricombai che si occupa dalla lavorazione e della commercializzazione del prodotto. Nel 2009 l’associazione riuscì finalmente ad ottenere il riconoscimento europeo IGP, sinonimo di qualità e tradizione.
La cerimonia di apertura della 80^ Festa dei Marroni si svolgerà domenica 13 ottobre alle 10:30 alla presenza di istituzioni e autorità.
7 ottobre 2024
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TRADIZIONE ANTICHISSIMA
Le virtù della castagna
Il castagno rientra tra le produzioni locali pregiate e di nicchia, un prodotto che sta diventando sempre più importante nel panorama produttivo e paesaggistico locale e nazionale e ha le potenzialità per un ulteriore rilancio.
L’Italia è tra i più importanti attori sul mercato internazionale dei prodotti castanicoli. Tuttavia, gli operatori di filiera devono affrontare importanti problemi sia nella gestione dei castagneti, sia nella valorizzazione dei prodotti, in un contesto che richiede sempre più l’inserimento di nuove forze nella conduzione, anche in considerazione delle importanti ricadute ambientali e socio-economiche del settore.
Le aziende agricole con castagneto da frutto in Italia sono circa 18.000 con una superficie investita a castagneto da frutto pari a poco meno di 43.000 ettari per una produzione annua di 50.889 tonnellate. Il Trentino ha una superficie coltivata a castagneti di 240 ettari per una produzione annua di 15.000 quintali.
Le castagne sono particolarmente ricche di carboidrati, ottima alternativa al pane, alla pasta o alle farine adatti anche a chi soffre di celiachia poiché non contenenti glutine.
Sono ricche di sali minerali e vitamine e in particolare di vitamine del gruppo B, vitamina E, vitamina K, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e manganese.
Sono un frutto particolarmente calorico, 100 g di castagne apportano circa 174 calorie, e per questo motivo andrebbero consumate con moderazione fuori pasto oppure sostituite ad altri alimenti nel pasto principale. Inoltre sono molto sazianti, grazie alla gran quantità di carboidrati amidacei, ma al tempo stesso sono povere in grassi. Hanno un indice glicemico medio-alto, anche se più basso rispetto alla farina bianca o al riso brillato e analogo a quello della farina integrale.
Hanno proprietà antinfiammatorie, grazie alla presenza di acidi fenolici conosciuti per il potente potere antiossidante; ripristinano l’attività intestinale, grazie all’abbondanza di fibre; hanno un’attività prebiotica, (si parla di attività prebiotica quando ci si riferisce a tutti quei composti in grado di essere utilizzati dalla nostra flora batterica come substrato di crescita, per alimentarsi e rimanere in salute).
Le castagne abbassano i livelli di colesterolo LDL, essendo ricche di fibre limitano l’assorbimento del colesterolo. Oltre alle fibre, a favorire la riduzione del colesterolo intervengono anche gli acidi grassi omega3 e omega6 presenti nel frutto.
E non è tutto perchè sono ricostituenti, possiedono acido folico (dunque sono ottime in gravidanza o in caso di anemia). Prevengono le patologie neurodegenerative, grazie alla presenza di vitamina E, fondamentale per il benessere del nostro sistema nervoso e per la prevenzione di una serie di patologie degenerative legate all’età.
Sono utili anche per la pelle per la loro azione riparatrice grazie al contenuto di antiossidanti l’estratto di castagne potrebbe risultare utile nel migliorare l’idratazione e il danno alla pelle provocato dall’esposizione ai raggi UV, contengono zinco, e sono utili alla salute della prostata.
Spesso però ad ammalarsi ....sono gli alberi di castagno. In Trentino hanno trovato sede anche le prime ricerche sul cancro della corteccia o il mal dell’inchiostro e avversità entomatiche come i Lepidotteri Tortricidi e la vespa cinese. Tra i primi, Cydia fagiglandana Zel. e C. splendana Hb. sono le specie più dannose. Per combattere tali parassiti sono state messe a punto tecniche innovative di lotta biologica, basate sulla confusione sessuale o rilascio di un parassitoidi specifici capaci, ad esempio, di ovideporre nelle galle dove si sviluppa il fitofago.
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