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Mechelen, capitale del Rinascimento borgognone

Fiandre: a metà strada tra Anversa e Bruxelles una chicca da scoprire

Mechelen (Belgio) reportage di  Corona Perer -  Con i suoi 300 edifici del barocco, i canali,  le piazze animate e percorse dalle bici in ogni direzione, Mechelen è  nota per essere la capitale del Rinascimento borgognone. Si trova nelle Fiandre, a metà strada tra Anversa e Bruxelles ed è una chicca tutta da scoprire. Questa città, orgogliosa del suo passato, ha un mood tutto suo.

 

Tante, tantissime le bici: la città  è stata dichiarata Città ciclistica delle Fiandre 2022. Con i suoi corsi d'acqua che passano nel centro della città  e gli spazi verdi, è una città a misura d'uomo che coltiva la sostenibilità tanto che nel 2020 Mechelen ha ricevuto il titolo di Città europea della foglia verde, ovvero la città più sostenibile d'Europa, un titolo che viene assegnato ogni anno.

Dunque una città che si pone le questioni del nostro tempo (ed in testa quelle ambientali), ma che è anche consapevole della sua storia, che l'ha vista protagonista durante il periodo del Rinascimento borgognone.

L'apertura del Nuovo Mondo nel XV e XVI secolo diede inizio a una nuova era, il Rinascimento, in cui l'uomo era considerato il centro dell'universo. Un'era in cui tutto cambiò. Mechelen divenne un catalizzatore per amministratori, artisti e filosofi, attratti dalla sua posizione come capitale amministrativa dei Paesi Bassi. Fu un'epoca d'oro per Mechelen: che vide svilupparsi musica, scienza e architettura ma anche le arti culinarie.

Durante quel periodo, personaggi chiave come Margherita d'Austria e l'imperatore Carlo V trascorsero qui buona parte della loro vita e lasciarono il loro segno sulla città.

A Mechelen non bisogna perdersi la Hof van Busleyden, un bellissimo palazzo rinascimentale del XVI secolo, testimone delle relazioni che i fiamminghi tessevano con tutta Europa. Ne era proprietario Hieronymus van Busleyden giurista, mecenate e umanista che si faceva due chiacchere con amici del calibro di Tommaso Moro, filosofo autore dell'Utopia, e poi il teologo e scrittore Erasmo da Rotterdam che scrisse ''Elogio della Follia''. Questa casa oggi è museo e qui ci si tuffa in quel tempo e si compie un'autentica esperienza rinascimentale. Dopo i recenti restauri il Museo si presenta totalmente rinnovato negli allestimenti.

Il museo Hof van Busleyden, raccoglie  alcune delle più belle opere d'arte del periodo. La nuova esposizione permanente riunisce per la prima volta cinque secoli di storia dell'arte e la collezione d'arte del cardinale Granvelle, una fenomenale carellata di arazzi. Anche i giardini del museo sono stati rimodellati e ispirati ai progetti di giardini sempreverdi del Rinascimento (info per le visite > qui )

Sono stati collocati anche gli antichissimi altari per la devozione, che le beghine realizzavano con infinita pazienza e straordinaria manualità utilizzando solo elementi naturali come semi, frutta secca, fiori. Dotati di ante richiudibili questi manufatti erano veri e propri tabernacoli per la devozione e la preghiera. Per ammirarli nella loro interezza e in ogni dettaglio ci vorrebbero ore, e bisogna quindi immaginare quante ore di lavoro possano aver richiesto alle devote mani delle donne che avevano scelto di donarsi a Dio e questo singolare modo di pregare. Stupefacenti !

Queste pie donne vivevano in un quartiere tutto per loro. Il Grande Beghinaggio con minuscole stradine (quasi un labirinto) è uno dei luoghi più tranquilli di Mechelen. E' stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.

Mechelen è stata la patria anche di donne straordinarie e di potere. Regine come Margherita d'Austria (una statua la ricorda nella piazza cittadina dove si affacciano Cattedrale, Torre e Municipio) e  Margherita di York, hanno influenzato la storia dell'ex capitale dei Paesi Bassi borgognoni. I loro palazzi si trovano nel centro della città.

il Grote Markt, la piazza principale sulla quale troneggia
Margherita d'Austria e si affaccia
l’imponente cattedrale di San Rombaldo edificata nel XIII secolo
con la torre piatta rimasta incompiuta
foto C.Perer

Una esperienza da non farsi mancare la visita alla Torre di San Romboldo: è alta 97 metri. Ci sono 500 gradini per arrivare in cima alla St. Rumbold’s Tower  passando per piani interni dove sono alloggiate le campane ed il meccanismo del carillon che accompagna lo scandire di ogni ora. A Mechelen stando in piazza è impossibile non essere rapiti dal suono continuo che proviene dalla torre, al cui interno c'era anche l'alloggio del guardiano.

Una volta arrivati in cima si può godere uno stupendo panorama su Mechelen antica e moderna e all'orizzonte scorgere il porto d'Anversa mentre al  lato opposto svettano i grattacieli di Bruxelles. Esperienza davvero straordinaria!
Per conoscere orari e tariffe della Torre di Mechelen > clicca qui.

...500 gradini a salire e 500 gradini a scendere.  E arrivare in cima per gettare uno sguardo fino ad Anversa, la città dei diamanti (e bella come un diamante) e Bruxelles dal lato opposto. Che emozionante conquista! Quando sono arrivata in cima mi sono trovata a dire ora capisco perchè il claim giusto per questa città è ...MMM Mechelen ovvero Memorable Mechelen !

In occasione della recente riapertura del Museo Hof van Busleyden è stato inaugurato un percorso cittadino tematico immersivo. Per i visitatori è stato messo a punto il programma MMM...Mechelen che permette attraverso alcune botteghe artigianali storiche del centro di conoscere le tradizioni culinarie rinascimentali. 

Quando, tra Medioevo e Rinascimento, Mechelen divenne il centro nevralgico dei Paesi Bassi, Margherita d'Austria nel suo palazzo, la corte di Savoia, collezionava ricchezze dal Nuovo Mondo: animali imbalsamati, oro e argento, abiti con piume e pelliccia, gioielli e armi riccamente decorate. E ai suoi banchetti, si potevano assaggiare gli ultimi ingredienti provenienti dall'America, combinati con la cucina raffinata di Spagna e Italia. Fu l'inizio di una nuova era anche per la gastronomia.

Nasce da questo dato storico il percorso culinario che passa attraverso 12 trendsetter di Mechelen. Insieme a Jeroen Van Vaerenbergh, ''The Food Archaeologist" hanno sviluppato ricette con ingredienti tipici del passato ovvero delle fragranze  dei grandi banchetti rinascimentali. E così ecco il cacao rienterpretato in chiave contemporanea, il pane antico che i fornai appassionati riproducono con sementi e ricette diverse, e poi i formaggi che arrivano da produttori locali e la birra fatta proprio come la facevano le Beghine.

Al mercato  De Vleeshalle (al nr.7 di Huidevettersstraat) ci sono tutte le specialità del territorio, un vero e proprio hotspot enogastronomico. Qui si trova la buona birra artigianale belga.

Mechelen è la patria della Messburger: la si degusta nelle birrerie del centro ma c'è un posto che più degli altri assicura al turista di essere arrivati... al centro della birra: la Brawery Het Anker (via Gezellelaan, 49) che offre da generazioni fantastica birra e cucina tipica.

 

A Mechelen abbiamo soggiornato all'Hotel Vè: posizione eccellente tra i navigli del centro, e vicino ai punti di principale interesse (la piazza la Torre, il centro storico con i bei palazzi barocchi). L'hotel ricavato da un'antica manifattura è arredato con opere di arte contemporanea. Sublime e fornitissima la prima colazione.

 

Corona Perer
(reportage 16 ottobre 2024)

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info
VISITFLANDERS - Ente del Turismo Fiandre
Piazza Santa Maria Beltrade 2
Milano > clicca qui

da vedere:

Museum Hof van Busleyden
Frederik de Merodestraat 65, 2800 Mechelen
info > qui


Autore: Corona Perer

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