Foto by Coter
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Scienza, Ambiente & Salute

Fibromialgia: le terme aiutano

La ''malattia invisibile'' che affligge circa 2 milioni di persone in Italia

11 luglio 2024 - La chiamano la ''malattia invisibile'' e affligge circa 2 milioni di persone in Italia. Invisibile perché spesso il paziente, anche se afflitto da dolori e disagi cronici, appare sano. Questa sindrome, diffusa soprattutto nelle donne, richiede un protocollo di cura che abbraccia tutti gli aspetti della malattia, sia quelli fisici che i disagi psichici che ne derivano. Ebbene, una buona notizia: le terme aiutano i pazienti.

«La sindrome fibromialgica è una malattia debilitante, caratterizzata da dolore cronico a muscoli e ossa, problemi di attenzione, concentrazione e memoria, stati ansiosi e depressivi, stanchezza cronica. Oggi però si può trattare con efficacia, ed è dimostrato che le cure termali possono intervenire sui processi che innescano questa patologia aiutando a ridurre considerevolmente il dolore, il disagio e l’assunzione di farmaci ad essi collegata» spiega il dottor Germano Pestelli, specialista in Riabilitazione, Ortopedia, Traumatologia (Terme di Cervia).

La fibromialgia è una fastidiosa forma di reumatismo in grado di causare dolore cronico e diffuso associato, tra le altre, a stanchezza e sonno disturbato.
Un circolo vizioso capace di avere un impatto umano e sociale molto profondo. Se ne è parlato di recente nel corso di un incontro organizzato dal Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia Romagna (Coter), in collaborazione con APT Emilia-Romagna. e , Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna (A.M.R.E.R).

L’incontro, moderato dalla giornalista Antonella de Minico, ha visto la presenza di Lino Gilioli, Presidente del COTER, Daniele Conti, Direttore A.M.R.E.R, insieme alle figure scientifiche quali il Dr. Gianfranco Beltrami, fisiatra, cardiologo, medico dello sport e nutrizionista e Dr. Marco Conti, specialista in fisioterapia e idrologia medica.

Tra i trattamenti non farmacologici, l’attività fisica rappresenta certamente quello più efficace. Nei pazienti affetti da fibromialgia, diversi studi hanno dimostrato un’iperattività del sistema nervoso simpatico, che può determinare una maggiore vascolarizzazione nei punti dolorosi, oltre che il malfunzionamento di aree cerebrali responsabili della trasmissione e modulazione del dolore. Condizione che conduce ad un’errata interpretazione degli stimoli dolorosi e al malfunzionamento di alcuni neurotrasmettitori coinvolti nella modulazione del dolore. Questo stato può essere trattato con l’attività fisica in acqua termale, che si è dimostrata capace di regolare modulare l’attività del sistema nervoso autonomo dei pazienti fibromialgici.

“Presso le Terme dell’Emilia-Romagna è possibile trattare con efficacia queste patologie perché l’acqua termale consente di combinare l’effetto miorilassante a quello analgesico” – commenta Lino Gilioli, Presidente COTER, “in più, lavorare in acqua consente di ridurre il peso corporeo e di sopprime il lavoro antigravitazionale dei muscoli, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Le nostre strutture sono quindi un validissimo alleato per tutti coloro che soffrono di fibromialgia, che potranno affidarsi ai nostri operatori specializzati per migliorare sensibilmente le loro condizioni di vita.”

“La scienza ha dimostrato come l’attività fisica, se praticata in maniera regolare e in particolar modo il movimento in acqua termale possa essere un ottimo rimedio per contrastare gli stati dolorosi anche intensi, aumentando la tolleranza al dolore – aggiunge Gianfranco Beltrami – “questo fenomeno avviene in quanto l’attività fisica è capace di modificare i processi di trasmissione nervosa, favorendo l’attivazione delle fibre nervose che riducono il dolore dal cervello alla periferia, oltre che inibendo le vie nervose che fanno percepire maggiormente il dolore.”

Foto by Terme di Cervia

 

Il movimento è quindi essenziale non solo come strumento preventivo, ma anche come trattamento vero e proprio.

“È però fondamentale iniziare l’attività fisica in maniera graduale – spiega Marco Conti–cominciando magari con attività blande e leggere. Molto utile si è dimostrata l’attività svolta in acqua termale a 34°C, che effettuata un paio di volte a settimana, è in grado di combinare i benefici derivanti dall’esercizio fisico all’azione decontratturante esplicata dal calore e dall’effetto antiinfiammatorio dei Sali minerali contenuti nell’acqua”

Le Terme dell’Emilia Romagna propongono specifici percorsi termali studiati appositamente per contrastare i dolori causati dalla fibromialgia. I centri termali della Regione hanno anticipato i tempi e già dal 2018 sono impegnati attivamente nel supporto ai pazienti affetti da fibromialgia grazie ad un Accordo Regionale.

Per maggiori informazioni contattare
COTER srl, Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia Romagna
Numero verde 800.88.88.50

 

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