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La Fiera del Peperone di Carmagnola

75^ edizione dal 30 agosto all’8 settembre 2024

La  75^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola (TO) è in programma dal 30 agosto all’8 settembre 2024. E' la più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo. Propone 10 intensi giorni di eventi gastronomici, culturali ed artistici per tutti i sensi e per tutte le età.

In un’area espositiva di oltre 10.000 mq, con 8 piazze dedicate di cui 6 enogastronomiche, 2500 posti a sedere e oltre 200 espositori, la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola è molto più di un semplice evento gastronomico. È una celebrazione della cultura, della tradizione e dell'innovazione agroalimentare, con importanti ricadute positive per la città.

Anche quest’anno il noto critico enogastronomico Edoardo Raspelli sarà tra i protagonisti, insieme a grandi chef da lui scelti e a Francesca Buonaccorso. Sul palco di piazza Sant’Agostino mercoledì  4 settembre  ci sarà lo chef Gianluca Renzi, del ristorante “Cannavacciuolo – Le Cattedrali” di Asti, giovedì 5 settembre gli chef Giuseppe Cravero, titolare insieme alla moglie della trattoria Vascello d’Oro di Carrù (Cuneo) e Gian Piero Vivalda, patron del ristorante Antica Corona Reale (a Cervere, Cuneo).
 

 

Degustazioni guidate, show cooking, incontri culturali, musica e tanto altro in programma per la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola. Tra le vie del centro storico di Carmagnola alla scoperta del tipico prodotto agricolo, cuore della manifestazione, non solo tra gli stand, ma anche presso tutti i ristoranti e bar della città, che proporranno al pubblico un piatto ad hoc a base di peperone.

Il pubblico potrà scoprire e assaggiare passeggiando tra le vie del centro storico, grazie ai 200 stand espositivi, i diversi tipi di peperone. E chi arriverà avrà anche l'occasione di visitare il bellissimo centro storico e i suoi molti musei (abbiamo raccontato Carmagnola in un nostro reportage > qui) e potrà anche fare il pieno di cultura.

info: www.fieradelpeperone.it  

 

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ECCELLENZE ITALIANE: IL PEPERONE DI CARMAGNOLA

di Corona Perer

(Carmagnola, settembre 2019) - Sono  40 i produttori appartenenti al Consorzio che tutela il peperone di Carmagnola. Di varietà ne esistono svariate, almeno 5, dai colori verde rosso e giallo; le più pregiate sono il “quadrato” (dalla forma quadrata e dal sapore dolcissimo), “il corno di bue” (classica forma appuntita ed ottimo per la conservazione), “la trottola” (cuoriforme e molto adatto per cottura in forno), “il tumaticot” (più tondeggiante e schiacciato sui due poli, che risulta perfetto per conservazioni sott'aceto). E quando lo si prende in mano occupa un intero palmo da quanto  è grande.

Questo frutto della terra fa parte da sempre della tradizione gastronomica piemontese. La peruviana pianta del peperone giunse a Carmagnola all'inizio del 900 introdotta da un orticoltore, oggi Carmagnola è una delle capitali italiane del peperone che ha in questo prodotto ha una voce importante della sua economia.

Le qualità del peperone sono tante: ha una notevole presenza di vitamina C, di cui il peperone è più ricco anche rispetto agli agrumi (purchè mangiato crudo), proprietà antiossidanti, contiene betacarotene (soprattutto i peperoni rossi) e vitamine del gruppo B. Oltre alle vitamine, sono presenti molti sali minerali, principalmente potassio, ma anche ferro, magnesio, calcio.

Le poche calorie ne fanno un cibo consigliato in caso di diete ipocaloriche. Può creare qualche difficoltà di digestione (è sconsigliato a chi ha problemi gastrici, ma basterebbe eliminare la buccia) ed infine la notevole quantità di acqua e fibra che lo rende un naturale lassativo.

 

Il peperone di Carmagnola è stato adottato da Slow Food come uno dei presidi. La sede del Consorzio del Peperone di Carmagnola ha sede nell'Ufficio Agricoltura del Comune di Carmagnola.

Un consiglio? Meglio utilizzare sempre peperoni crudi o solo leggermente grigliati se non si vogliono perdere le loro numerose proprietà nutrizionali e nutraceutiche. Sono ricchissimi di:

- vitamina A e soprattutto di vitamina C, tanto che un solo peperone è abbastanza a garantirne il fabbisogno giornaliero, con conseguente capacità di aumentare la resistenza alle infezioni, di irrobustire i muscoli e combattere i radicali liberi grazie alle proprietà antiossidanti, oltre a ritardare l’invecchiamento e combattere le malattie cardiache;

- grazie al contenuto di vitamina B6 e di magnesio, migliorano l’assorbimento del ferro, aiutando anche a combattere i sintomi della sindrome premestruale;

- uno studio li ha indicati utili nella riduzione del rischio di contrarre alcune forme di tumore, ad esempio quella al cervello, causata probabilmente dalle nitrosammine che il peperone inibisce;

- uno studio ha dimostrato che la loro sostanza luteolina è utile a rallentare l’invecchiamento delle cellule del cervello e a migliorare la memoria;

- hanno un’alta capacità di reintegrare l'acqua, essendone composti al 92%, e sali minerali quali fosforo, magnesio, ferro, calcio e potassio. Sono quindi ottimi diuretici e ottimi per combattere la ritenzione idrica e aiutare a purificare il corpo dalle scorie;

- contengono la capsaicina, molto più ricca nei peperoncini, con proprietà antibatteriche, antidiabetiche, analgesiche e antitumorali;

- uno studio pubblicato sul Journal of Food Science ha rilevato che, per il loro contenuto di beta-carotene, capsantina, quercetina e luteolina, prevengono il colesterolo cattivo;

- hanno solo 20 calorie ogni 100 grammi e pochissimo grasso;

- il loro alto contenuto di fibre aiuta a produrre sazietà, mentre combatte la stitichezza;

- fanno bene alle donne in gravidanza e alla crescita dei bambini grazie al loro contenuto di acido folico

Carmagnola coltiva e raccoglie manualmente rispettando un severo disciplinare di produzione del Consorzio dei Produttori. Cinque le tipologie riconosciute: il Quadrato, il Quadrato Allungato, il Trottola, il Tumaticot e il Corno di Bue (il lung), quest’ultimo incluso tra i presidi Slow Food e tra i prodotti del Paniere della Provincia di Torino.

 

Dal secondo dopoguerra ha avuto inizio il lavoro di promozione del Peperone che è divenuto un vero e proprio marchio del territorio. E ogni anno questo lavoro riemerge alla fiera del Peperone: sono 73 anni in questo 2022. Complimenti!

Negli ottimi ristoranti del territorio sono maestri nelle ricette tradizionali: lo propongono in bagna cauda come contorno di arrosti e bolliti, ripieno di carne, conservato sott'olio o sotto aceto.

Consigliamo una sosta alla Trattoria della Vigna, locale tradizionale che va orgoglioso di aver cura della tradizione. Il locale ha il carattere della trattoria tipica ma la sua cucina è molto raffinata. Qui è possibile degustare ottime carni (ricordiamo che questa  la terra della Giora, una specialissima mucca di fine carriera dalla quale si traggono pezzi scelto per il buonissimo bollito piemontese) e dove si preparano piatti creativi, accostameti sfiziosi e  ricercati.

Sformatino di carote con pinoli (foto: C.Perer 2019)

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L'idea: il Pepesandwich

Il #pepesandwich  è il peperone-panino realizzato sostituendo il pane con il peperone. Un “panino” salutare e facile da preparare, gluten free e con un minor apporto di carboidrati, calorie e sale.

Due fette di peperone sono resistenti, adatte a sostituire il pane e danno al sandwich una bella croccantezza. Ognuno può decidere di farcirlo a proprio piacimento e mangiarlo quando e dove desidera, anche per strada. Hashtag #pepesandwich.

Virtù: pare sia una buona idea per chi cerca di perdere peso e di aggiungere ingredienti più sani alla propria alimentazione. Buona anche per le persone intolleranti al glutine, che spesso hanno difficoltà a trovare un pane gluten free che non abbia ingredienti elaborati, che non costi troppo e che abbia un buon sapore. Un’ottima idea anche per vegani, vegetariani e per chi segue la dieta chetogenica punta alla drastica riduzione dei carboidrati.

È necessario utilizzare peperoni crudi o solo leggermente grigliati se non si vogliono perdere le loro numerose proprietà nutrizionali e nutraceutiche.

 

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