Castello del Buonconsiglio, il museo ha 100 anni
Il compleanno ufficiale è stato celebrato con una giornata densa di eventi
(Corona Perer, 27 aprile 2024) - Il Castello del Buonconsiglio non è solo un magnifico maniero pieno di storia, ma anche un Museo, anzi il principale museo del Trentino. Qui si celebrò per 16 anni il Concilio di Trento. Ma fu anche il luogo dove vennero incarcerati e giustiziati gli eroi Cesare Battisti, Damiano Chiesa e Nazario Sauro. La strada per diventare museo nazionale è stata lunga, ma i suoi 100 anni li ha vissuti da vero baluardo della cultura trentina.
Il 2024 è un anno molto importante per il museo del Castello del Buonconsiglio perchè celebra i cento anni di nascita, venne infatti inaugurato nell' aprile del 1924 da Giuseppe Gerola, primo Soprintendente italiano e primo direttore del museo. Questo sarà un anno caratterizzato da un ricco calendario di eventi, aperture serali straordinarie, aperitivi d’arte, conferenze, concerti.
Il compleanno ufficiale è stato celebrato oggi sabato 27 aprile 2024 con una giornata densa di eventi: la cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità, l'omaggio al primo direttore Giuseppe Gerola al quale è stata intitolata la sala delle Marangonerie, il taglio della torta del centenario preparata dal panificio Sosi, le conversazioni (molto interessante quella tra la drettrice Laura Dal Prà e Paolo Giulierini direttore del Mann di Napoli). Fuori e dentro il Castello eventi e musica fino a tarda sera.
foto: C.Perer
Dal secolo XIII fino alla fine del XVIII il castello fu la residenza dei principi vescovi di Trento. E' composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta di mura in una posizione leggermente elevata rispetto alla città. Castelvecchio è il nucleo più antico, dominato da una possente torre cilindrica; il Magno Palazzo è l’ampliamento cinquecentesco nelle forme del Rinascimento italiano, voluto dal principe vescovo e cardinale Bernardo Cles (1485-1539); alla fine del Seicento risale invece la barocca Giunta Albertiana.
"E' un organismo vivente" afferma la sua direttrice professoressa Laura Dal Prà. Ed è anche una macchina turistica straordinaria parte di un insieme di 5 castelli: lo stesso Buonconsiglio, Castel Beseno, Castel Stenico, Castel Thun e Castel Caldes. Non c'è turista che arrivando a Trento non desideri visitarlo. E' il monumento in assoluto più visitato.
Con il centenario è arrivata anche una nuova mostra, un'autentica anteprima storica: ''Spada e Croce. Longobardi a Civezzano'', visitabile al Castello del Buonconsiglio fino al 20 ottobre 2024, racconta la storia dei Longobardi in Trentino attraverso i capolavori rinvenuti nelle tombe della “principessa” e del “principe” di Civezzano esposti assieme per la prima volta. Una mostra nata dalla collaborazione tra il Castello del Buonconsiglio e il Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck, l’importante istituzione enipontana che custodisce molti manufatti di provenienza trentina e con la quale si è mantenuto e consolidato negli anni un rapporto di grande collaborazione.
Per la prima volta sono esposti i corredi ‘principeschi’ rinvenuti a Civezzano, ma non solo; vengono anche riuniti i manufatti più significati scoperti nel territorio trentino a partire dalla seconda metà dell’Ottocento riferibili alla cultura longobarda, parte dei quali conservati nel Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck, l’importante istituzione enipontana che custodisce molti manufatti di provenienza trentina e con la quale si è mantenuto e consolidato negli anni un rapporto di grande collaborazione.
''Spada e Croce. Longobardi a Civezzano'' è visitabile al
Castello del Buonconsiglio fino al 20 ottobre 2024
La rassegna, curata da Annamaria Azzolini, Veronica Barbacovi e Wolfgang Sölder, offre infatti un’occasione per riesaminare i dati storici e i materiali inediti custoditi nei depositi di entrambi i musei alla luce delle conoscenze incrementate grazie agli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni culturali, ma anche di approfondire tematiche emerse già nell’Ottocento con la nascita dell’archeologia “barbarica”.
Moltissimi coloro i quali oggi hanno voluto partecipare a questo illustre compleanno che è stato pensato per dare ai trentini la gioia di scoprire il loro castello: ingresso gratuito per tutti, visite guidate, laboratori, musica.
Il centenario è l'occasione per ammirare (o scoprire) il patrimonio monumentale che il Castello racchiude. La parte più antica di Castelvecchio, svela allo sguardo attento del visitatore una vera e propria politica per immagini: l'arte, qui più che altrove, fu al servizio del potere temporale dei vescovi di Trento, che per secoli governarono il territorio e Marcello Fogolino fu l'artefice di molte meraviglie, artista notevolissimo... ma la fama venne offuscata dalle sue vicende private. La condanna per l’omicidio di un barbiere, commesso (pare), insieme al fratello Matteo, lo misero al bando, senza contare l’attività di spionaggio a favore della Serenissima.
Per il Centenario del Museo, il Castello ha ricevuto in dono il restyling di Piazza Mostra, una nuova illuminazione notturna, la rivisitazione dei percorsi di accesso e nuovi servizi. Ora si entra ora dall'antico e monumentale portale a nord del complesso.
foto C.Perer
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I TESORI DEL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO
Marcello Fogolino, ordine e bizzarria
Frulano e figlio d’arte - suo padre era un pittore di buon livello – Marcello Fogolino da giovane fu mandato a bottega da Bartolomeo Montagna, a Vicenza.
Destino volle che Fogolino approdò a Trento mentre (tra il 1528 e il 1533) si costruiva il Magno Palazzo, un grandioso cantiere rinascimentale nel quale pittori, scultori, artigiani, garzoni di bottega lavorarono a tempo record per rendere sontuosa la nuova dimora rinascimentale del principe vescovo Bernardo Cles. Nella forzata permanenza in Trentino riuscì a guadagnarsi, con la sua opera, la fiducia del principe vescovo Bernardo Cles fino a divenirne il pittore di corte e, poi, del suo successore, il principe vescovo Cristoforo Madruzzo.
Fogolino trovò fama, commissioni e, grazie alla protezione vescovile e alla benevolenza della corona imperiale austriaca, un sicuro rifugio. I suoi cicli affrescati nel Magno Palazzo sono frutto del particolare clima culturale che contraddistinse i Principi Vescovi. Il Refettorio, venne affrescato magistralmente da Marcello Fogolino intorno al 1532 e la Cantina fu fatta scavare interamente nella roccia. Il Bonconsiglio lo celebrò nel 2017 con la mostra “Ordine e bizzarria. Il Rinascimento di Marcello Fogolino” .
Il Torrione da Basso è la sala circolare decorata fra il 1532 e il 1533 da Marcello Fogolino ed è il suo capolavoro. L'iconografia si ispira a personaggi ed avvenimenti di storia romana, ed ha come tema l'esaltazione dell'impero antico, dal quale i regnanti moderni dovevano trarre stimolo ed esempio per la creazione del loro "imperio".
Il Torrione da Basso circolare decorato da Marcello Fogolino
All’estremità meridionale del complesso si trova Torre Aquila, che conserva all’interno il celebre Ciclo dei Mesi, uno dei più affascinanti cicli pittorici di tema profano del tardo Medioevo. Di straordinario interesse l’apparato decorativo interno, realizzato dai vescovi in prevalenza nel periodo tardo-medioevale e in quello rinascimentale. Dopo la fine del principato vescovile (1803) il castello venne adibito a caserma; restaurato, nel 1924 divenne sede del Museo Nazionale e dal 1973 appartiene alla Provincia autonoma di Trento.
In questi ultimi anni il Buonconsiglio ha migliorato i servizi al visitatore, con postazioni multimediali, plastici interattivi e filmati per rendere il castello ancora più accattivante e al passo coi tempi. Alle Marangonerie (intitolate per il centenario a Giuseppe Gerola) è possibile conoscere Trento nel tempo, grazie ad un plastico interattivo della città con proiezioni sui suoi 2000 anni di storia, dalla Tridentum Romana alla Trento ottocentesca.
Una installazione immortala in una carta geografica il Trentino con 5 brevi filmati dedicati ai castelli provinciali, con informazioni storico-artistiche sul territorio in touch screen e le ricostruzioni in 3d delle fasi evolutive e architettoniche del Castello del Buonconsiglio.
installazioni multimediali per raccontare la storia di Trento
Il castello custodisce una ricca collezione di dipinti, affreschi staccati, sculture lignee, cassapanche, stampe, medaglie, bronzetti, vetri, maioliche e di carattere etnografico. Ed inoltre numerose collezioni d’arte e archeologia il cui primo nucleo si formò alla metà del secolo XIX nell’ambito del Museo Civico di Trento; comprendono oggetti che coprono un ampio arco cronologico dalla preistoria fino alla prima metà dell’Ottocento e documentano le vicende storiche e artistiche della città di Trento e del suo territorio.
Da non perdere le collezioni duecentesche-medievali di Castelvecchio, per terminare nel bellissimo bookshop collocato nel Revolto sotto la "Loza del Romanino" con articoli di gran gusto e in tema con le mostre temporanee.
Anche la biglietteria fa ''comunicazione'' storica offrendo al visitatore, sin dal momento del biglietto, un preview interessante grazie a grandi pannelli degli affreschi di Torre Aquila, alcuni video dei 5 castelli. In questo punto anche l’iscrizione lapidea del primo quarto del Seicento che riporta incisa nella pietra la scritta in italiano e tedesco “Qui si paga il dazio”.
Posto più appropriato... non poteva esserci per il pagamento del ticket di ingresso.
(C.Perer)
Info:www.buonconsiglio.it
la Biglietteria: "...qui si paga dazio"
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