Attualità, Persone & Idee

Idea, un forno sociale

il progetto di Riccardo Lunelli, Gianclaudio Santoni, Marco Pizzedaz

Un tempo, come testimoniano i resti del forno comunitario di Pompei, prima che in ogni casa ci fosse una cucina, si cuoceva il pane nel forno di quartiere, promuovendo indirettamente lo scambio sociale tra le persone che qui avevano un punto di riferimento. Il paese di Calavino gode della presenza di un vasto parco (parco Nadac) messo a disposizione della comunità locale e di molte persone provenienti da comunità limitrofe.

"Pensando di poter valorizzare ancora di più questo spazio e di poter quindi offrire ulteriori momenti di aggregazione e di coesione sociale, vogliamo realizzare in collaborazione con la Pro Loco un forno di comunità" affermano Riccardo Lunelli, Gianclaudio Santoni, Marco Pizzedaz.

Sempre più spesso eterogenee culture trovano non poche difficoltà nell’integrarsi. Ecco che un forno diventa quindi, oltre che un mero strumento per la cottura del pane, anche un luogo di ritrovo sociale che coinvolge tutta la comunità diventando strumento di educazione alla salute e di coinvolgimento generativo e attivo della comunità in tutte le sue forme.

"Il forno sarà gestito dai volontari della Pro Loco ma sarà aperto a chiunque vorrà usufruirne: famiglie, associazioni che promuovono l’educazione alla salute, corsi di panificazione, valorizzazione usi e costumi, valorizzazione di ricette altrimenti dimenticate" aggiungono i tre ideatori del progetto. "I nostri principali destinatari saranno tutti gli abitanti del comune di Madruzzo e, successivamente, gli utenti del parco Nadac provenienti da comunità limitrofe. Stimiamo un’affluenza annua di circa 500 utilizzatori tra famiglie e gruppi di associazioni".

Il risultati di questo forno vogliono essere questi: coinvolgere tutte le comunità vicine facendo del forno un promotore di eventi e manifestazioni.

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