Frida Kahlo e Diego Rivera: passione, dolore e bellezza
Padova: dal 14 febbraio al 4 giugno 2023, mostra dedicata ai due artisti messicani
Fu una delle più travolgenti storie d’amore e di passione dell’intera storia dell’arte: Frida Kahlo e Diego Rivera.
In occasione di San Valentino a Padova, al Centro Culturale Altinate San Gaetano, dal 14 febbraio al 4 giugno 2023, una grande mostra racconta i due artisti messicani. Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, la mostra è organizzata dalla Vergel Foundation, MondoMostre e Skira, in collaborazione con l’Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura (INBAL), con la curatela di Daniela Ferretti. Padova sarà l’unica tappa italiana di un tour mondiale.
Frida Kahlo fu un concentrato di potenza e dolcezza, calore e dolore: bella, anzi bellissima. Di lei si è detto molto, amori tradimenti passioni dolori tutti riversati nelle opere dove lo struggimento, un senso di solitudine ed un desiderio di amore la rendono universale. Immobile nei suoi ritratti, Frida appare appassionata e sofferente, ferma nel suo dolore, fisico ed emotivo. E la sua storia drammatica è anche quella dell'amore della sua vita Diego Rivera, pure lui artista.
Li legava un amore assoluto, appassionato e tormentato, ma anche di una profonda condivisione di ideali artistici e politici. Separati da venti anni di età, sposatisi due volte, divorziati per un solo anno, Frida Khalo e Diego furono di fatto incapaci di vivere lontani. Quando Frida muore, nel 1954, Diego le sopravvive di soli tre anni. Il suo ultimo desiderio, poi disatteso, era di avere le sue ceneri mescolate a quelle di Frida alla Casa Azzurra, dove avevano sempre vissuto insieme.
Frida è diventata un’icona dei nostri tempi, la sua vicenda personale ha assunto un valore universale e oggi Frida incanta le folle e commuove, suscitando sempre stupore.
Due persone “anormali” nella loro genialità eppure complementari tra loro che trassero la forza comune dalla passione per la vita, per il proprio paese, che ricorre nelle opere di entrambi attraverso continui rimandi storici, mitici o simbolici, e naturalmente la passione che hanno vissuto l’uno per l’altra. Frida, provata nel fisico dalle conseguenze della poliomielite e dall’incidente che subì da giovane, era crudelmente soprannominata la “storpia”, Diego era un uomo ricco di fascino, ma dall’aspetto sicuramente non gradevole, un “gigante” che incarnava il mito della rinascita artistica messicana.
Il legame fu tormentato. Molti dipinti di Frida parlano del suo dolore per i tradimenti di Diego (tra cui quello con la sorella Cristina), ma le infedeltà erano reciproche: è noto il legame di Frida con il fotografo Nickolas Murray, che ci ha lasciato alcuni dei suoi ritratti più belli, o con Leon Trotsky, quando fu ospite alla Casa Azzurra durante il suo esilio in Messico. Nonostante questo, dalle lettere di Frida traspare un amore commovente: Frida arriva quasi ad annullare le sue sofferenze fisiche, derivate dal suo terribile incidente di autobus, per sostenere Diego, incoraggiarlo, prendersi cura di lui.
Considerando i tre aborti che ha subito, quanto avrà pesato nella sua vita il non poter essere madre? Donna appassionata, innamorata forse dell'idea dell'amore e dell'idea che aveva di Diego più che della realtà che aveva davanti a sé, Frida ha amato anche altri uomini ed altre donne. Non con la stessa intensità con cui amava Diego, ma li ha amati e ne ha conservato lettere, disegni, fotografie, memorie.
Al museo Dolores Olmedo di Città del Messico, sono conservati molti capolavori. Dolores Olmedo donna d’affari legata da una stretta amicizia a Diego raccolse 127 suoi dipinti e disegni oltre a opere di Frida riunite su consiglio dello stesso Diego che costituiscono oggi il nucleo più importante di opere di Frida e Diego presenti in Messico.
L’opera di Diego, resta però meno conosciuta rispetto a quella di Frida, sia perché la leggenda che circonda la figura della moglie ha in parte offuscato la sua fama, sia perché l’opera di Rivera trova la sua dimensione più autentica nei grandi murales, evidentemente inamovibili che narrano l’epopea del popolo messicano e incarnano gli ideali della rivoluzione messicana. Le sue opere nei palazzi pubblici messicani dicono la grandezza di Diego, la forza del suo messaggio e della sua straordinaria maestria nella tecnica dell’affresco. Negli anni di formazione Diego fu in Spagna e Francia, dove incontrò gli artisti di Montparnasse e diede vita a un personalissimo cubismo che non dimentica temi e colori della terra messicana. Diego Rivera è stato un protagonista del suo tempo, impegnato nella rivoluzione e negli ideali di sinistra tipici del suo tempo, ma è sempre rimasto in controluce. Oggi ci si ricorda di più di Frida.
Ad unirli furono l'attaccamento comune e viscerale al Messico, il loro paese d'origine, con i temi della vita e della morte, della rivoluzione e della religione. Ma ogni racconto sulla loro storia termina con lo stesso stupore: sempre emerge la forza di questa straordinaria donna, una forza che derivava dal suo amore e dalla sua passione per la vita, nonostante tutte le sofferenze e il dolore che la vità le procurò.
Il primo museo a indagare il rapporto d'amore tra Frida Kahlo (1907-1954) e Diego Rivera (1886-1957) era stato l'Orangerie nel 2013, attraverso un’ottantina di dipinti, provenienti in maggior parte dalla collezione del Museo Dolores Olmedo. L’esposizione parigina "Frida Kahlo – Diego Rivera. L’art en fusion" curata da Marie-Paule Vial, direttrice del museo dell'Orangerie, Leïla Jarbouai, conservatrice del museo d'Orsay e Josefina García, direttrice delle collezioni di Museo Dolores Olmedo, México) e Beatrice Avanzi, aveva dimostrato l'universo artistico di questi due straordinari personaggi, tanto diversi e complementari al tempo stesso. Ebbe così il merito di portare l’attenzione su una delle vicende artistiche più affascinanti del XX secolo, sullo sfondo din un paese, che, negli anni sanguinosi ma ricchi di ideali della rivoluzione, lotta non solo per i diritti del popolo, ma anche per la propria identità culturale.La mostra dedicata a Frida Kahlo e Diego Rivera, a Parigi dal 1998, fu un dialogo tra le opere di una coppia di artisti “mitici”, oggi conosciuti più per la dimensione leggendaria della loro storia d’amore che per il loro effettivo valore artistico.
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