Gaza: di orrore in orrore
Escalation in Cisgiordania. Danni anche al patrimonio artistico: l'antica chiesa San Porfirio non c'è più
Gaza: di orrore in orrore. Israele non si ferma. Dall’ottobre 2023 in Cisgiordania, Gerusalemme Est compresa, c’è stato un terribile aumento della violenza mortale da parte delle forze israeliane e degli attacchi dei coloni, sostenuti dallo stato israeliano.
“Un’operazione militare delle dimensioni di quella in corso causerà senza dubbio un aumento della violenza mortale e ulteriori perdite di vite palestinesi. Probabilmente causerà anche un aumento degli sfollamenti forzati, della distruzione di infrastrutture fondamentali e delle punizioni collettive, che sono i pilastri del sistema israeliano di apartheid contro i palestinesi e dell’occupazione illegale dei Territori palestinesi occupati”, afferma Amnesty International.
“Ci sono notizie allarmanti secondo le quali le forze israeliane hanno circondato gli ospedali impedendovi l’accesso. Amnesty International sollecita le autorità israeliane ad agire per tutelare le strutture sanitarie e il loro personale e a garantire che coloro che hanno bisogno di cure mediche possano riceverle. Come potenza occupante, Israele ha il chiaro obbligo di proteggere i palestinesi, le loro abitazioni e le loro infrastrutture in tutti i Territori palestinesi occupati”.
Già in precedenza Amnesty International aveva documentato la brutale ondata di violenza contro i palestinesi della Cisgiordania occupata all’indomani degli attacchi mortali del 7 ottobre nel sud di Israele da parte di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi.
Dalle ricerche dell’organizzazione per i diritti umani era emerso che le forze israeliane avevano commesso uccisioni illegali, anche attraverso l’uso della forza legale in modo non necessario e sproporzionato durante le proteste e le incursioni e il diniego dell’assistenza medica alle persone ferite. Amnesty International ha anche denunciato lo scioccante aumento della violenza dei coloni, sostenuti dallo stato, contro i palestinesi. Tutto questo prosegue senza sosta. Le forze israeliane hanno anche fatto maggiore ricorso agli arresti e alle detenzioni arbitrarie per stroncare ogni forma di dissenso palestinese.
Resterà nei peggiori annali quanto successo il 19 luglio scorso: un orrendo crimine. Un ragazzo down lasciato sbranare da un cane, e poi, agonizzante, abbandonato in una stanza. La sua famiglia era stata cacciata con la promessa che lo avrebbero curato, ma quando i suoi cari sono tornati hanno trovato il corpo in stato di decomposizione. La storia arriva dal quartiere Shujaiya, nella parte orientale di Gaza City, dice l'atrocità del regime Israeliano e dei suoi fedeli esecutori che spesso ''sparano per noia''.
Non c'è nemmeno più un posto per pregare e anche l'antica comunità cristiana è stata privata dell'antica chiesa di San Porfirio che le forze aeree israeliane hanno attaccato 9 mesi nei primissimi giorni della guerra (era il 19 ottobre 2023). Lì alcune famiglie cristiane di sfollati vi avevano cercato rifugio.
La chiesa si trovava nel quartiere di Al-Zaytoon, nel sud della Striscia di Gaza ed era considerata la terza chiesa più antica del mondo. Fu costruita nel 425 d.C. e rinnovato nel 1856 d.C.
Nel corso dell'attacco era morto un neonato e decine di persone ferite versano in gravi condizioni. Gravissimi i danni alla Chiea e agli edifici eterni andati distrutti.
L’attacco aereo ha totalmente distruzione il consiglio degli amministratori della chiesa, che ospita un certo numero di famiglie palestinesi, cristiane e musulmane, che si erano rifugiate nella chiesa in cerca di “un posto sicuro”. Molti feriti sono ancora sotto le macerie e le squadre di soccorso e di ambulanze stanno cercando di raggiungerli. In quei primi giorni un certo numero di cittadini cristiani erano fuggiti nelle chiese e negli edifici ad esse collegati, dopo che le case erano state distrutte a seguito dei bombardamenti, cercando un rifugio più sicuro.
E' evidente che ormai si punta al massacro.. Ospedali, scuole, moschee e chiese non sono risparmiati dall’occupazione nonostante questi luoghi siano protetti dal diritto internazionale e dal diritto umanitario internazionale.
Nella striscia di Gaza ci sono 9 siti archeologici e sono soprattutto cristiani, di importanza enorme: vengono sistematicamente distrutti. Fra questi un cimitero romano ora ditsrutto. Mosaici di enorme importanza dove Israele ha parcheggiato sopra i carri armati.
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