Liguria turismo: crescono i turisti
Alla BIT di Milano l'offerta della Liguria a partire dal capoluogo
Rispetto al 2021, i dati del 2022 relativi al turismo in Liguria risultano molto positivi. I turisti (italiani e stranieri) sono passati in termini di arrivi da 3,5 milioni nel 2021 a 4,9 milioni nel 2022 (+1,4 milioni di turisti, pari ad un +40,5%) e in termini di presenze da 11,8 milioni nel 2021 a 15,5 milioni nel 2022 con un aumento di oltre 3,7 milioni (+31%).
Alla BIT di Milano la Liguria ha presentato anche i suoi molti eventi. La Regione Liguria e ‘InLiguria’ hanno partecipato alla Bit con uno stand di oltre 300 metri quadrati allestito con nuovo concept arioso e creativo, con show cooking e show drinking, distribuzione di focaccia e altre specialità del territorio, il tutto per far conoscere la Liguria agli operatori del settore nazionali ed internazionali che stanno prendendo parte alla kermesse milanese. Obiettivo, valorizzare le imprese e gli addetti ai lavori liguri, oltre a diffondere le campagne promozionali di Regione Liguria, a cominciare da “Liguria Wow”, il nuovo brand identitario della promozione turistica ligure.
Cultura, arte, territorio, mare, ma anche eccellenze enogastronomiche e la promozione del turismo esperienziale sono elementi fondamentali per la Liguria.
“La ricchezza del nostro territorio è uno degli asset su cui stiamo lavorando di più, anche con Agenzia In Liguria – dichiara Alessandro Piana, vice presidente di Regione Liguria e assessore con delega al Marketing territoriale -. Puntiamo a valorizzare un patrimonio davvero unico, in cui la viticoltura eroica diventa una bandiera al pari dei nostri prodotti Dop e Igp, come l’olio extravergine e il pesto che restano a livello mondiale i nostri ‘food ambassador’. I numeri ci stanno dando ragione, anche perché è ormai confermato che il turista vuole sempre di più godere di esperienze uniche. Voglio anche sottolineare – conclude Piana - l’importanza di un rapporto diretto e costante con le imprese del settore: se alla Bit abbiamo 24 aziende di tutta la Regione è perché siamo riusciti a fare squadra con le imprese. E questo è un valore aggiunto importante”.
Per quanto riguarda gli stranieri, in particolare, sono tornati in massa gli americani (circa +300% arrivi e presenze); sono cresciuti gli svizzeri (+30% circa sia arrivi sia presenze); i tedeschi (+38% sia arrivi sia presenze); i francesi, con una crescita di oltre il 60% sia per gli arrivi e quasi il 70% per le presenze; oltre agli austriaci, belgi, e ai turisti dai Paesi Bassi.
Nell'ultimo anno il numero di turisti stranieri è aumentato fino a 2,1 milioni con una crescita dell'80% di arrivi e oltre il 73% di presenze rispetto al 2021, superando anche il dato eccezionale del 2019.
Ad attirare di più è sempre lei, la Signora: Genova e il suo immenso patrimonio artistico e storico e con il famoso Acquario. Con l'iscrizione nel 2006 di "Genova: le Strade nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli" nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, la Liguria può vantare ad oggi quattro "meraviglie" dell'umanità: i 42 Palazzi dei Rolli nel cuore della città di Genova lungo l’asse di via Garibaldi, il Geoparco del Beigua tra Genova e Savona, Portovenere, Cinque Terre e Isole Palmaria, Tino e Tinetto in provincia della Spezia, e infine i muretti a secco che dal 2018 sono inclusi nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Quattro tesori che con la loro bellezza artistica, naturalistica e di paesaggio, interpretano al meglio il carattere di questa regione e la sua mescolanza unica di storia e natura.
I Palazzi dei Rolli sono stati le dimore di papi, ambasciatori, principi, sovrani e dignitari. Già Rubens, all'inizio del Seicento, rimase impressionato dalla straordinarietà di questa rete di dimore, tanto da proporle come modello da imitare nella celebre serie di incisioni intitolata "I palazzi di Genova".
Una passeggiata tra queste sontuose dimore, oltre a restituire un po’ dell’atmosfera che si respirava tra ‘500 e ‘600, può far vivere anche l’esperienza unica di come opere di alto valore storico e architettonico possano essere, ancora oggi, inserite nel tessuto cittadino e abitate dalla gente comune.
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