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Germania, la magia del Saarland

Reportage - E' la prima regione tedesca certificata come destinazione sostenibile

(Saarbrücken 19 settembre 2024 di Corona Perer) - La magia del Saarland sorprende.

Piccolo e grande allo stesso tempo, il Saarland è la prima regione tedesca certificata come destinazione sostenibile. E' un angolo verde dolcissimo che fa tornare alla mente i nostri colli bolognesi o le Marche (in meglio perchè molto meno inurbato). Mancano i cipressi a segnare la via e l'orizzonte, ma è quasi una Toscana di Germania e i tedeschi l'amano molto perchè la forte tradizione agricola e un paesaggio mutevole probabilmente ricordano loro l'Italia.

Eppure da poco meno di un secolo è ''cosa loro''. E' tedesca dal 1º gennaio 1957 ma della vicinissima Francia ricorda il lungo protettorato anglo-francese istituito nel 1920 con il Trattato di Versailles che assegnava porzioni della provincia prussiana della Renania e del Palatinato Renano al controllo anglo-francese. Poi c'è stato un referendum, anzi un plebiscito, per passare alla Germania e oggi è uno dei sedici stati federati della Repubblca Federale Tedesca.

E' il più piccolo land della Germania dell’Ovest e di tutto il paese. Con una superficie di 2568,70 km² e poco meno di un milione di abitanti (990.000 all'ultimo censimento del 2019) è come se la popolazione di tutta Napoli abitasse più o meno nella Valle d'Aosta. La capitale è Saarbrücken città dalle due anime: è moderna e cosmopolita su un impianto urbano-architettonico barocco.

La sua posizione geografica, incastonata tra Germania e  Francia, ha fatto sì che storicamente questo angolo di mondo svolgesse un ruolo di ponte tra i due stati, assorbendo dalla cultura francese molti tratti. Occupata dai francesi già nel 1792, fu assegnata a Napoleone dal trattato di Campoformio (1797) e gli fu tolta solo dopo Waterloo, con il secondo trattato di Parigi (1815), quando passò sotto il controllo prussiano. La sua storia è stata quindi articolata.

Il periodo d'oro di Saarbrücken è però intorno al 1600 quando la nobiltà possidente erige il Castello e lo elegge a casa della nobiltà locale. La Schlossplatz, ammodernata più volte, è stata il fulcro della vita nel periodo di massimo splendore della città (XVIII secolo). Qui si affaccia la Rathaus, il palazzo del Municipio cittadino.
Il Castello di Saarbrücken, di origine alto-medioevale, ricostruito totalmente nel Settecento, fornisce un'idea dell'importanza della nobiltà locale.

La cappella di palazzo è la settecentesca basilica di San Giovanni, sorta su un preesistente edificio  alto-medioevale. Oggi non è più luogo di culto, ma istituzione museale. E accanto alle mura che fanno da fondamento al castello c'è la maschera del Fornaio, a memoria di una leggenda cittadina.

Il fornaio di Saarbrücken era ricco e noto per la sua avarizia e durezza di cuore. Negava il pane persino ai poveri e a chi mendicava affamato. "Niente pane senza soldi" diceva.

La contessa di Saarbrücken, venuta a conoscenza della sua anima spietata, si travestì da povera donna e gli chiese con umiltà e modestia un tozzo di pane. Fu respinta. Tornata al castello convocò il miglior scalpellino della città e ordinò di scolpire nella pietra la testa del fornaio in modo che tutti a Saarbrücken e che venisse posta al vecchio ponte perchè dalla bocca vomitasse l'acqua sporca nella Saar proprio davanti al forno, con grande divertimento dei cittadini di Saarbrücken.

Vivace e sveglia fino a tarda sera, Saarbrücken è una città che ruota attorno al suo fiume, il Saar  affluente della Mosella (che scorre lungo lo stato da sud a nord-ovest), da cui prende il nome. Boutique, bistrot e vicoli pittoreschi sono il fulcro della  Saarbrücken notturna, specie nel St. Johanner Markt tra graziose birrerie e giardini che nel tardo pomeriggio si affollano di famiglie.

In pieno centro locali dal sapore storico come la Brauhaus zum Stiefel. La locanda nel centro di Saarbrücken è un luogo pieno di storia. La tradizione dei pub del Saarland si gusta alla Brauhaus zum Stiefel dove la cultura della birra ha radici antiche. E a sera accompagna la tipica zuppa di patate regionale con wurstel.

Tra i monumenti della città i più importanti l'Alte Brücke, il Ponte Vecchio, risalente al 1546, e poi la chiesa gotica di Sant'Arnoald (Sankt Arnual) sorta sul luogo di una preesistente chiesa merovingia. Straordinaria la settecentesca Ludwigskirche (Chiesa di san Luigi) ora parzialmente in restauro conservativo.
 

foto: Ludwigskirche Saarbrücken - City-Marketing Saarbrücken GmbH

 

La seconda guerra mondiale ha causato molti danni alla città e molto è stato ricostruito. Saarbrücken  è una città moderna e cosmopolita. Oltre che sede universitaria (Universität des Saarlandes), è il centro industriale di un grande bacino carbonifero dove si producono acciaio, zucchero, birra, ceramica, strumenti ottici e materiale da costruzione. Le principali fonti di reddito del Saarland sono la siderurgia, l'informatica e l'industria automobilistica. In passato il Land aveva un importante settore minerario.

Visitare la Völklinger Hütte (la Ferriera di Völklingen) è come fare un tuffo in un mondo che poteva apparire all'epoca come un piccolo operoso formicaio. Ci lavoravano almeno 7000 uomini ai tempi d'oro dell'azienda, almeno 2000 per turno, tra macchinari giganteschi e polveri che sono rimaste impresse alle fnestre.

L'azienda forniva ferro e poi acciaio a tutto lo Stato. La ferriera di Völklingen è l’unica al mondo completamente conservata dal periodo d'oro dell'industrializzazione ed è anche la prima ad essere diventata monumento industriale di quest'epoca diventata patrimonio UNESCO. Oggi ospita eventi culturali e atelier per artisti, mostre temporanee di arte contemporanea e accoglie  molti visitatori. Entrarci in effetti è una autentica emozione.

Germania e Francia si sono a lungo contese queste terre ricchissime di preziosi giacimenti minerari: oggi le miniere sono chiuse e i grandi stabilimenti siderurgici sono diventati musei di archeologia industriale.

Nel cuore del parco nazionale Hunsrück-Hochwald c'è un'altra ferriera è la “Alte Schmelz” di St. Ingbert. Qui si produceva ghisa, ferro e acciaio e la accanto alla fabbrica vivevano i lavoratori. Dei 280 anni di storia, iniziati nel 1733, vanno fieri i suoi cittadini che al posto della vecchia  fonderia e della Möllerhalle (la cattedrale che un tempo fungeva da officina) oggi hanno un centro polifunzionale per spettacoli, fiere e mostre.  La rivitalizzazione dell'Alte Schmelz ha portato anche un laboratorio scientifico che offre agli allievi della scuola primaria e secondaria di tutto il Saarland, la possibilità di effettuare esperimenti di tecnologia, chimica e biologia sperimentando la scienza come fosse un gioco altamente educativo.

Racconta e celebra questo passato industriale il Saarpolygon di Ensdorf una scultura in acciaio nel distretto di Saarlouis, monumento in memoria dell'estrazione del carbon fossile Per realizzarle un opera con questa missione era stato indetto un concorso di idee e su 147 progetti ha vinto il duo di architetti berlinesi Katja Pfeiffer e Oliver Sachse.

Il Saarpolygon si trova a poca distanza da Saarlouis città che conserva il savoir vivre francese. È l’unica cittadina tedesca a essere stata francese per oltre un secolo lungo l’intero XVIII. Circondata dalla fortezza barocca eredità di Luigi XIV, il vivace centro storico è pieno di birrerie. Qui è nata infatti la Karlsperl Beer.

Cuore della città è il Großer Markt ("Mercato Grande"), piazza rettangolare un tempo Place d'Armes ("Piazza d'Armi") dominata dalla chiesa di San Luigi fondata nel 1685. Sui due lati opposti del Mercato Grande, corre il corso principale verso due porte: la Francese e la Germanica. Della Deutsches Tor rimangono i resti, insieme alle casematte oggi trasformate in localini alla moda.

Alla natura industriale del Saarland si contrappone quello più green e dalla  natura selvaggia. E' la prima regione tedesca certificata come sostenibile destinazione del viaggio. La Riserva della Biosfera UNESCO di Bliesgau patrimonio UNESCO si trova nella parte sud-orientale, al confine con la Francia e la Renania-Palatinato. Il paesaggio dolcemente ondulato è caratterizzato da estesi frutteti, faggete, prati ricchi di specie botaniche e un paesaggio dolcissimo di pianura alluvionale, attraversato dal fiume.

Non bisogna negarsi una straordinaria esperienza, una vera emozione: quella di camminare sul sentiero tra gli alberi  Saarschleife che offre la prospettiva della foresta dall'alto di 42 metri. E' un sentiero accessibile che permette di gustare la natura e le meraviglie del Parco Naturale Saar-Hunsrück da altezze sorprendenti. Il sentiero lungo 1250 metri attraversa un incontaminato bosco di latifoglie e  arriva ad una modernissima torre su un punto panoramico mozzafiato.

Dal maggio 2009 l'Unesco ha riconosciuto il Bliesgau come una riserva della biosfera unica per la sua biodiversità. Un tour nella biosfera con una guida naturalistica e paesaggistica è assolutamente esperienza da fare tra frutteti e una natura pacifica e incontaminata.

Con il suo paesaggio dolce ed agricolo questa regione è la meta ideale per chi vuole immergersi nella natura. Una dolcezza paesaggistica che deve aver incantato anche i monaci della Abbazia Benedettina di Tholey, il monastero più antico della Germania collocato proprio nel cuore del Saarland, a Tholey. Il complesso architettonico con la Chiesa abbaziale di impianto gotico fa da scenario alla vita semplice dei monaci che alternano la preghiera alla coltivazione di alberi da frutto e all'apicoltura.

 

Per saperne di più
www.germanytravel

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DOVE ALLOGGIARE

Hotel Mercure City Hafenstr. 8
66111 Saarbrücken
Ottimo il suo ristorante "Schlemmerie"

L'abbazia benedettina di Tholey - foto C.Perer

 


Autore: Corona Perer

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