Gianni Mantovani, rosso cielo e terra
Paesaggi, fiori e natura in forme primarie, tra memoria e sogno
Paesaggi, fiori e natura come forme primarie essenziali ricche di memorie, sogno... In “Rosso Clima” Gianni Mantovani espone lavori pittorici ispirati all’ambiente, forme primarie ed essenziali che si nutrono di memorie e di una visione sognante.
Nelle opere in mostra il paesaggio è su sfondo rosso e testimonia la sensibilità dell’artista verso le tematiche ambientali ma anche la loro urgenza.
SABATO 14 settembre 2024 alle ore 17,30 presso la Galleria Comunale di Faenza (RA) il Voltone della Molinella in Piazza del Popolo, si inaugura una nuova personale dopo quella allestita nell'aprile scorso nella Sala della Loggia di Formigine (MO) .
La nuova mostra “ROSSO Cielo e Terra”, che rimarrà allestita fino al 29 settembre, con note critiche di Pietro Lenzini "Incandescenze", vede esposte opere pittoriche ispirate ai temi ambientali a testimonianza della sensibilità verso la Natura dell’artista modenese.
E' patrocinata dal Comune di Faenza, e dalle Associazioni LEGAMBIENTE Lamone, FAI, WWF, Associazione Artistica Francesco Francia (Bologna), Guardie Ecologiche Volontarie di Faenza e Romagna Faentina.
Gianni Mantovani vive a Concordia (MO) dove è nato nel 1950 e terminati gli studi artistici a Modena e a Bologna a 23 anni inizia ad insegnare al Liceo Artistico di Bologna e dopo aver vinto il concorso nazionale nel 1991 è stato Docente di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna.
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"L'Arte come voce della natura"
di Tina De Falco
L’arte Contemporanea si è evoluta verso una nuova consapevolezza, concentrando il suo sguardo sul cambiamento ambientale e sugli effetti sul territorio.
E’ mutata l’osservazione ora si rivolge alla natura che muta. La ”Natura”non è più solo il soggetto della bellezza, o il modello da imitare, ma lo spettacolo che sta finendo.
Già nel 1988 l’autore McKibben con il suo libro “ La fine della Natura” dà una visone pessimistica dell’ambiente e in particolare del riscaldamento globale, dell’effetto serra, sono emozioni che prova e vuole avvertirci. Nel 2005 è sempre McKibben che fa un accorato appello all’arte affermando l’importanza nel far capire, attraverso il diretto coinvolgimento degli artisti “Il Climate Change”o il punto di vista emotivo.
L’arte, però, aveva già sentito la voce della Terra che mutava e in diversi modi ha dato e continua a dare il suo contributo per richiamare l’attenzione di tutti. E’ una nuova consapevolezza e il tema dei cambiamenti climatici diventa sempre più frequente nell’arte del nostro tempo. Gli artisti, tradizionalmente conosciuti come ambasciatori di Bellezza, oggi sono ambasciatori del cambiamento e si trovano di fronte una nuova sfida.
Artisti come Gianni Mantovani stanno affrontando il tema del riscaldamento globale attraverso opere emotive e simboliche, utilizzando il colore rosso per rappresentare un cielo e una terra ormai bruciati.
Le sue opere narrano di luoghi ridotti a pochi elementi, trasmettendo una sensazione di solitudine e anticipando un possibile futuro del pianeta.
Il suo rosso non è solo una scelta cromatica o stilistica ogni opera è un pezzo del suo stato emotivo, del suo sentire per ciò che accade intorno a Noi.
La sua arte potrei definirla “sentimentale emotiva” perché tratta il tema dell’ambiente con gli occhi di uno stato d’animo che è il suo e forse anche il nostro.
Occhi diventati rossi per la distruzione di liricità del paesaggio, per la distruzione dei luoghi cari.
Un discorso narrativo comprensibile anche ai bambini che colgono nel suo rosso la rabbia e per la distruzione di qualcosa che ci apparteneva.
La mostra “Rosso Clima” è un esempio di come l’arte Contemporanea si stia dedicando alla sensibilizzazione verso questa importante tematica, offrendone una visione “Rossa”.
Tina de Falco
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