
Giorgio De Chirico, artista contro
Mostra a Sarzana - ''Pittore classicus sum'' scrisse.
(C.Perer) - Giorgio De Chirico, artista contro. Seppe mettere in discussione la Biennale. La mise a fuoco! ''Pittore classicus sum'' scrisse.
La sua fu in qualche modo una rivoluzione e la protesta è connaturata ad ogni rivoluzionario. Lui, Giorgio De Chirico, seppe esserlo.
Dal 22 marzo al 21 luglio 2025 la storica Fortezza Firmafede di Sarzana (La Spezia) ospiterà la mostra “Giorgio de Chirico. La Metafisica della creazione”, a cura di Lorenzo Canova con una selezione di cinquanta importanti opere, tra quadri, opere su carta e sculture provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma, che rappresentano in modo efficace la ricerca di uno dei maggiori pittori del Ventesimo secolo, che ha influenzato e continua a ispirare artisti delle giovani generazioni in tutto il mondo. L’esposizione è prodotta e organizzata dall’Associazione Metamorfosi, in collaborazione con il Comune di Sarzana e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Giuseppe Maria Alberto Giorgio de Chirico (era un nobile, discendendo da una famiglia di Baroni), fu non solo il principale esponente della corrente artistica della Metafisica, ma oltre che pittore, anche scultore e scrittore. Un intellettuale a tutto tondo, che non le mandava a dire. Ha lasciato scritti teorici, memorie autobiografiche, brevi racconti e una vera e propria opera letteraria: l'Hebdomeros (Ebdomero) pubblicata nel 1929.
"Pittore classicus sum" scrisse: il libro si presentava come romanzo ma in realtà era un tipo di narrazione indefinibile: senza una storia riconoscibile né una trama, come una sorta di ininterrotta scenografia teatrale.
De Chirico entrò in polemica con la Biennale di Venezia e con il critico Rodolfo Pallucchini, che nel 1948 aveva dedicato una sala alla pittura Metafisica con la presentazione di opere non gradite al Maestro; de Chirico denunciò altresì la Biennale per aver esposto un suo falso dipinto: Il Trovatore.
Nel 2024 il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo, con la mostra ''Giorgio de Chirico, Biennale a fuoco 1950-1954'', curata da Stefano Cecchetto e Roberto Zamberlan ha preso in esame artendo dal carteggio tra Giorgio de Chirico e i mercanti d’arte veneziani Giorgio e Uccia Zamberlan, viene ricostruita la vicenda legata alle mostre “Antibiennali”, organizzate da de Chirico e tenutesi a Venezia dal 1950 al 1954. L'interessante catalogo edito dal Museo per l'occasione, con testi degli stessi curatori, racconta le sue prese di posizione e la sua eccezionale modernità.
L’artista decise infatti di organizzare, ogni due anni, in contrapposizione alla Biennale, una mostra personale, mirata a proclamare la sua pittura come emblema della ‘vera arte’ contro l’arte ‘modernista’ esposta alla Biennale. La vicenda suscitò molta eco e, grazie alla forza mediatica di de Chirico, si trasformò in un evento.
Il prezioso catalogo edito dal Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo
Nato in Grecia, e precisamente a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888, l'artista (mancato a 90 anni a Roma nel novembre del 1978) veniva da una buona famiglia. Il padre Evaristo era figlio del barone palermitano Giorgio Filigone de Chirico era un ingegnere ferroviario che lavorò alla prima rete su rotaie nel Principato di Bulgaria e nel Regno della Grecia; la madre era la baronessa di origine genovese Gemma Cervetto nata a Costantinopoli. Crebbe dunque ricevendo un'ottima formazione che lo vedrà ben presto in Europa partecipare alle Frequentò le lezioni di Franz von Stuck, vivere a Parigi, dove partecipò al Salon d'Automne e al Salon des Indépendants e frequentò i principali artisti dell'epoca come Guillaume Apollinaire, Max Jacob e Pablo Picasso, Paul Gaugin. Fu soprattutto Apollinaire a influenzarlo, ma subì il fascino di Paul Gauguin.
Giorgio De Chirico a Cortina: Venezia e Cortina, centri di un turismo facoltoso e disposto a investire in opere d’arte, furono assai importanti. Qui un circuito di grossi collezionisti sia a livello nazionale, che internazionale si interessò alla sua arte
De Chirico è stato, ed è tuttora, tra gli artisti più falsificati del Novecento, al fine di ricordare e testimoniare la battaglia del Pictor Optimus contro l’attività fraudolenta e per la tutela della sua opera pittorica, sono esposti in mostra anche alcuni “falsi” sequestrati dalla Guardia di Finanza.
Autore: Corona Perer
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