foto: Corona Perer
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Hall in Tirol, la città del sale

Austria, viaggio in uno splendido scrigno di storia medievale

E' piccola, raccolta e racchiusa in un'atmosfera medievale magica. Si capisce subito che è stata depositaria di un nobile e ricco passato. Hall in Tirol è probabilmente una fra le più belle città storiche del Tirolo. A renderla ricca furono due attività fondamentali per la vita dell'Impero austriaco: la Zecca e l'estrazione dalle miniere di salgemma.

Hall in celtico significa “sale” e questa è per definizione la città del sale. La zecca arciducale coniava talleri in argento e nel 1400 parte da questo luogo la ricchezza e la  prosperità economica della regione.

L'argento veniva estratto a Schwarz  dove le miniere d'argento lavorarono a pieno ritmo fino al 1809, anno in cui vi fu l'annessione del Tirolo alla Baviera. Il complesso di Burg Hasegg, con la Torre della Zecca e il Museo della Zecca, sono oggi luoghi per la ricca animazione culturale della cittadina che vanta un centro storico, tra i  meglio conservati dell’Austria, e che - tra l'altro - è più grande del centro storico della vicina Innsbruck da cui dista una ventina di chilometri.

L'antica zecca del sale

Conventi, chiese ricche di tesori affrescati, palazzi nobiliari:  il benessere economico che si percepisce passeggiando in città veniva proprio dal salgemma che fece della città un crocevia importante per il commercio sul fiume Inn. Tramite l'Ufficio Turistico di zona è possibile compiere la visita all'antica miniera, senza dimenticare di attingere al cospicuo patrimonio d'arte sacra racchiuso nelle chiese della località austriaca.

La visita ai tesori della cittadina austriaca può iniziare dalla Cappella di Santa Maddalena risalente al 1400 dove è possibile ammirare un altare con pale che venivano aperte solo durate le celebrazioni eucaristiche e che naranno la vita della Vergine. Alle pareti affrescate un medievale giudizio universale dipinto da mano anonima dove le anime dei buoni e dei cattivi (tra questi ci solo le donne non velate e dai lunghi cappelli biondi segno di prostituzione), si sottomettono a verdetto divino. Sotto la cappella un tempo se ne trovava un'altra dedicata a San Giacomo, che oggi ospita una panetteria.

La Chiesa che domina il centro storico di Hall in Tirol è invece dedicata a San Nicola, il cui culto era molto sentito tra i minatori che estraevano il salgemma. La corporazione dei minatori, in una città che doveva tutto all'estrazione del sale, era molto forte e tutelava orfani e vedove dei lavoratori delle miniere sul  Karwendel che con i suoi 700 km² è oggi il più grande parco naturale e area protetta del Tirolo dell'Austria.

La Chiesa di San Nicola ha una curiosità progettuale: l'abside è spostato rispetto alla navata centrale. Errore progettuale? Chissà. Fatto sta il presbiterio è decentrato ma tutto risplende di addobbi barocchi.


Le colonne non sono di marmo, ma sono pitturate come se lo fossero, e sostengono una struttura a sesto acuto tipicamente barocca; nelle cappelle laterali si venerano i santi delle devozione popolare San Giorgio, San Sebastiano. il cavaliere Florian Valhauf miracolosamente scampato ad un naufragio che voleva come ex-voto fare di questa chiesa la meta di pellegrinaggio più importante del Tirolo.

E' una tipica chiesa della controrifoirma 1600, sorta su un preesistente edificio del 1400, che decanta lo spendore divino per distinguersi dal rigore protestante. Ed ha magnifico organo.

tutte le foto di questa pagina sono di Oscar Galletti


L'amministrazione di Hall in Tirol (gemellata con la veneta Sommacampagna) ha la sua Rathaus nella piazza centrale a pochi passi dalla Chiesa e me palazzetto medievale conserva una straordinaria stube intarsiata adibita un tempo a sala consiliare dove oggi si celebrano i matrimoni civili.

In città si passeggia tra case affrescate e adornate dai bovindi semicircolari che sporgono dalle facciate. Queste verandine tipicamente tirolesi erano un'esigenza prima che un vezzo architettonico: un intelligente serramento che catturava quanta più luce possibile, ma mano che il sole si muoveva sulla linea dell'orizzonte.

Tra i tesori di Hall in Tirol anche la Chiesa dei Gesuiti, che inneggia alla genealogia di Maria, madre del Dio fattosi Uomo. Ma è la Basilica Minore del Sacro Cuore di Gesù a commuovere e permettere un'esperienza indimenticabile: quella del silenzio orante. Le suore di clausura dell'Ordine delle Figlie del Cuore di Gesù originarie del Belgio e di madre lingua francese, pregano incessantemente in latino, dandosi il cambio. La loro è una delle 5 basiliche minori in Tirolo.

Antichissimo è anche il Goldener Egl Hotel, un albergo sorto all'interno di una dimora storica del 1400 posta a pochi metri dalla Zecca e primo avamposto per chi arriva in città. Nella sua torre e nelle austere stanze sono state ricavate suite molto eleganti dove al lusso discreto e misurato si accompagna un eccellente servizio: la colazione al mattino è "a la carte" e viene servita nella stube, mentre le antiche scuderie poste al piano terra sono diventate l'Augustiner, una taverna-birreria  tipica dove assaggiare la gastronomia austriaca come il goulash (servito con l'uovo all'occhio di Bue) o lo stinco di maiale.

 

L'Hotel è vicinissimo alla fermata dei bus da dove si può partire per escurzioni a Schwaz oppure verso Kufstein o Wattens. Allungando di poco il passo si può raggiungere il bel lago dell'Achensee, paradiso del surf e noto anche come "mare dei tirolesi". Nella vicina Thaur si può prendere, nella bella stagione, un sentiero che arriva fino all'Eremo di San Romedio...in Trentino.

Ulteriori informazioni per programmare una vacanze si trovano sul sito di Vacanze in Austria che seleziona le migliori strutture alberghiere per una clientela esigente (specie a tavola) come quella italiana. Quando andarci? Hall in Tirol è bella sempre: in inverno come in estate, quando si tiene la Festa dei Ravanelli.

fotoservizio: www.giornalesentire.it (O. Galletti)

 


Autore: Corona Perer

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