I pittori della realtà - Verità e illusione tra Seicento e Novecento
Fermo, Palazzo dei Priori 9 dicembre 2022 – 1 maggio 2023
Le Sale di Palazzo dei Priori ospitano dal 9 dicembre 2022 all’1 maggio 2023 la mostra “I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento”,
La mostra di Fermo rilegge una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra attraverso opere di Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Antonio e Xavier Bueno, Giovanni Acci e Alfredo Serri, insieme con due opere di Giorgio de Chirico. Ciò che accomuna questo gruppo di artisti è il desiderio di una rinascita della pittura che corrisponde a una parallela rinascita dell’umanità dopo la distruzione, le privazioni e la sofferenza del conflitto mondiale appena vissuto. Tra il 1947 e il 1949 questi pittori si scagliarono contro gli esiti del modernismo e gli “abbagli” dell’École de Paris, in difesa della grande tradizione pittorica. Da lì a due anni, avrebbero organizzato altre quattro mostre, a Firenze, Roma, ancora Milano e Modena.
Il gruppo dei “Pittori moderni della realtà” è integralmente rappresentato in mostra: Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Xavier e Antonio Bueno. Sono inoltre presenti Alfredo Serri e Giovanni Acci che si aggiunsero successivamente al gruppo. Completano l’esposizione due opere di Giorgio de Chirico, il padre della Metafisica che consolidò rapporti di stima con tutti e quattro i “Pittori moderni della realtà”. Vengono inoltre presentate, a confronto con i moderni, opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento, alimentati dalla temperie caravaggesca prima e barocca poi, assunti a fonte di ispirazione e modello dei quattro firmatari del manifesto. Tra questi artisti citiamo Alessandro Magnasco, il cosiddetto Maestro di Hartford, Giuseppe Recco e Carlo Magini. Vittorio Sgarbi commenta: “Una festa. È stata l’ultima festa della pittura italiana”.
L'evento si inserisce tra i grandi eventi culturali del progetto regionale “Il Seicento nelle Marche”. L’esposizione, a cura di Vittorio Sgarbi con Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari viene realizzata in collaborazione con il Mart di Rovereto ed offre l’occasione di scoprire la storia e l’arte di questo gruppo considerato anacronistico e non sufficientemente apprezzato dalla critica di allora. Nel manifesto che accompagna la loro prima mostra si legge:
“Noi ricreiamo l’arte dell’illusione della realtà, eterno e antichissimo seme delle arti figurative. Noi non ci prestiamo ad alcun ritorno, noi continuiamo semplicemente a svolgere la missione della vera pittura. [...] Ben prima di incontrarci, ognuno di noi aveva sentito profondamente il bisogno di ricercare nella natura il filo conduttore che ci permettesse di ritrovare noi stessi nel labirinto delle scuole che si sono moltiplicate nell’ultimo mezzo secolo”.
Ciò che li accomuna è il desiderio di una rinascita della pittura che corrisponde a una parallela rinascita dell’umanità dopo la distruzione, le privazioni e la sofferenza del recente conflitto mondiale. La mostra consente di approfondire le ricerche sulle carriere dei singoli artisti, già note agli studiosi per ricchezza e complessità, e di ricostruirne la significativa parabola all’interno della storia dell’arte italiana del XX secolo.
Seppur apprezzati dal pubblico (si parla di ventimila visitatori in quindici giorni per la prima tappa milanese), dai collezionisti e da diversi artisti, i “Pittori moderni della realtà” furono disapprovati dai critici che fraintesero le loro intenzioni. Li accusarono di “passatismo, oleografia fotografica e di un vuoto virtuosismo seicentista lontano dalla poetica del realismo”. I quattro rivendicarono una “pittura morale nella sua intima essenza”, un orizzonte ideologico che non ritenevano appartenesse alle ricerche artistiche che negavano il dato reale.
I “Pittori moderni della realtà” si scagliarono duramente contro le decadenti espressioni artistiche di molti contemporanei, manifestazioni della regressione e della rovina imperanti. A questi linguaggi contrapposero una rievocazione di antichi e più alti modelli stilistici, provenienti dal passato. Tuttavia, nonostante dichiarassero intenti di fratellanza, universalità e neutralità, al di là delle asserzioni relative a un’arte alla portata di tutti, i Pittori tradirono un atteggiamento polemico che sembrava disapprovare almeno mezzo secolo di pittura, e che faticava a trovare corrispondenza teorica nel contesto socio-culturale dell’epoca. Il mondo dell’arte marginalizzò e respinse duramente le loro istanze, non totalmente comprese e considerate radicali.
Subissato dalle critiche, il gruppo di disgregò principalmente per via dell’insita e notevole eterogeneità: le distanze ideologiche, le incompatibilità culturali e le differenze anagrafiche portarono in breve alla fine di una notevole e originale esperienza artistica.
La mostra è promossa dal Comune di Fermo, con il contributo della regione Marche e in collaborazione con il Mart di Rovereto. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura in collaborazione con Sinopia.
L’inaugurazione è prevista giovedì 8 dicembre alle ore 12.
“I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento”
Palazzo dei Priori – Fermo
9 dicembre 2022 – 1 maggio 2023
Inaugurazione: 8 dicembre 2022, ore 12
Per informazioni:
Musei di Fermo tel. 0734 217140
museidifermo@comune.fermo.it
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