I risultati del Resistendum
Ugo Mattei ufficializza i dati della consultazione popolare autogestita
9 ottobre 2022 - Il Referendum popolare propositivo autogestito che si è svolto il 24/25 ottobre 2022, e che è stato lanciato dal giurista Ugo Mattei, era un atto di resistenza. O meglio: di esercizio del libero pensiero.
Duramente osteggiato (la Polizia è stata incaricata di sequestrare persino le urne di una raccolta che nulla aveva di elettoralistico) ha però avuto successo e la consultazione è proseguita fino al 2 ottobre.
"Chi ha voluto si è espresso largamente a favore del si. Chi ha voluto essere cittadino attivo si è alzato dal divano, ha cercato le urne o ha sfidato il sistema in quelle ufficiali, per esprimersi contro la NATO e la guerra (non la guerra "di Putin" la guerra e basta!), la gestione pandemica emergenziale a regime OMS, e l'arma finale del complesso fin-tech, ossia l'abrogazione del contante" afferma il Professore che ammette numeri contenuti, ma mobilitazione notevole soprattutto in alcune zone del territorio, con centinaia di volontari che hanno preparato le urne, predisposto i punti mobili e fissi.
"Hanno resistito agli attacchi polizieschi e hanno dato vita nei fatti a una prima rete CLN che sarà fondamentale col mordere della crisi" commenta il professore. "Il resistendum ha dimostrato che c'è ancora molto da fare per poter dare una risposta politica davvero capace di dotare di nuovo il paese di una democrazia. Abbiamo tuttavia inaugurato uno strumento di lotta non violenta potenzialmente importantissimo, il referendum popolare autogestito. Abbiamo messo in campo alcune priorità legittimate dalla partecipazione libera e dall' attivismo civico, non dall' elaborazione astratta di taluno che si erge a statista o stratega".
E cosa hanno detto coloro i quali si sono recati ai banchetti? Ecco uno schema riassuntivo.
L'analisi politica: sono in molti ad essere favorevoli all’uscita dell’Italia dalla NATO per avere una reale autonomia in politica estera, che l’Italia si doti di una moneta sovrana, utilizzabile anche in forma contante, e che l’Italia esca dall’OMS per avere una gestione sanitaria autonoma.
"Sulle cause della terribile crisi in corso e sulle loro conseguenze serve elaborare ad alto livello. La faremo anche con DuPre. Il caro bollette, la crisi dell' euro, gli sfratti, i licenziamenti, le chiusure, gli aumenti dei prezzi, l' inflazione, non sono calamità naturali che come le locuste si abbattono su un mondo perverso. Sono precisi esiti di scelte politiche e di imperativi capitalistici che vanno affrontati nelle loro cause. La guerra, non la guerra "di Putin" continuamente addebitata dai media e i politici alla Conte che si fingono pacifisti, è la prima causa. Essa a sua volta è una conseguenza geostrategica dell' evoluzione fin-tech la quale, a sua volta, ha trovato nell' eruzione pandemica un mezzo per superare democrazia e ordine giuridico. Queste connessioni vanno comprese e spiegate al popolo senza rassegnarci alla sua ignoranza pianificata a tavolino. Il lavoro è molto. Il resistendum non è che l' inizio. Continuiamo quindi il combattimento" conclude Ugo Mattei dalla sua pagina Facebook.
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I tre quesiti del Resistendum di Ugo Mattei
''Il 25 settembre proponiamo un referendum autogestito perchè l'italiano ritrovi la sua voce''. Quest' l'appello del prof. Ugo Mattei, giurista, uno dei primi esclusi dall'Università di Torino.
L'appello di Ugo Mattei ha preso corpo in tre quesiti che riguardano tutti: gli italiani che si recheranno a votare e coloro i quali per protesta hanno invece deciso di asternersi. Questo referendum autogestito è infatti per tutti.
“Sei favorevole all’uscita dell’Italia dalla NATO per avere una reale autonomia in politica estera?”
“Sei favorevole a che l’Italia si doti di una moneta sovrana, utilizzabile anche in forma contante?”
“Sei favorevole all’uscita dell’Italia dall’OMS per avere una gestione sanitaria autonoma?”
"Sono tre questioni chiave sulle quali, nell’attuale regime, il popolo non può esprimersi - scrive sul suo profilo Fb il professore che insegna in California dove attualmente si trova. ''Ciascun elettore che lo desidera potrà così inserire nell’urna non solo il proprio voto ufficiale, ma anche il suo SI o No ai quesiti del Resistendum. Proponiamo tale iniziativa di democrazia propositiva diretta autogestita come elemento concreto della campagna elettorale di tutti coloro che si riconoscono nei valori del CLN. Siamo convinti che tutti i destinatari della presente possano condividere l’importanza di far sentire la voce di un popolo inascoltato".
L'invito del prof. Mattei è chiaro: "Riprendiamoci il diritto di parola, riprendiamoci la titolarità del sistema democratico". Anche chi ha deciso da tempo di non votare per protesta non può che subirne il fascino e la chiamata.
L'appello per il Resistendum di Ugo Mattei
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