Il Torrione Martiniano di Cagli
Pesaro ''Capitale italiana della Cultura 2024''
Nell’ambito del programma di Pesaro “Capitale italiana della Cultura 2024" e del progetto di dossier "50x50 Capitali al quadrato", Cagli ha scelto di presentarsi e rappresentarsi attraverso il Torrione Martiniano, emblematica architettura cinquecentesca, di presidio alla città, da oltre 30 anni sede e dimora del Centro di Scultura Contemporanea. Il presidio di difesa e guardia del torrione si rigenera e trasfigura la sua funzione in "avamposto di contemporaneità" in dialogo con la città.
Progettata da Francesco di Giorgio Martini, sublime figura dell'ingegno e della creatività rinascimentale delle Alte Marche, opera imponente ed emergente, all'interno di un complesso sistema difensivo, la Torre si rinnova con l’arte contemporanea, in particolare con la scultura "site specific" e una straordinaria raccolta di opere plastiche negli spazi rinascimentali di Almagno, Bolognini, Coletta, Gastini, Giuliani, Icaro, Kounellis, Lorenzetti, Mainolfi, Mattiacci, Nunzio, Nagasawa, Paolini, Porcari, Scarpetta, Termini, Tranquilli, Uncini, Zorio.
Con il progetto "Scultura Espansa", nato da una suggestione del musicista elettronico Alessandro Petrolati e ambientato negli spazi dell'architettura martiniana, abitata dalle opere che compongono il Centro di Scultura Contemporanea: il Torrione è diventato come una grande cassa armonica all'interno della quale visioni e suoni si incrociano dando vita ad un'esperienza sin-estetica, incontro felice e fertile tra le sensibilità visive e quelle uditive, cosicché il visitatore - fisico o virtuale - si troverà a "guardare con le orecchie o ascoltare con gli occhi".
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