Design per il vino: in vitro veritas
Quel che si crea...non si distrugge: l'esperienza di Kuno Prey e Vetroricerca
Un gruppo di studenti motivati, un docente preparatissimo e laboratori aperti ad ogni sperimentazione anche alla contaminazione con importanti artisti.
Sono questi gli ingredienti del percorso progettuale denominato "In Vitro Veritas" che ha analizzato il mondo del vino e del suo consumo. Al centro dell’attenzione: il vino e il suo miglior contenitore, il vetro.
Progettare oggi caraffe, decanter, set di bicchieri, nuove forme in vetro per la conservazione ed il trasporto del vino è una vera e propria sfida. L’obiettivo finale era la realizzazione di nuovi artefatti di design che dessero più risalto alle qualità del vino, ma anche dell'acqua. Nel caso del vino si poteva anche sviluppare anche una maggiore consapevolezza nel suo consumo.
Grazie ai laboratori di Vetroricerca – Bolzano, gli studenti non solo hanno potuto comprendere le caratteristiche fisiche e tecniche di questo materiale, i vari sistemi di lavorazione e le innovazioni tecnologiche, ma anche di "toccarlo" con mano ed acquisire così le competenze necessarie per progettare con professionalità e dialogare con il mondo della produzione.
I migliori lavori sono poi stati esposti a Palermo a I-design 2017 nella mostra "In vitro veritas" dove ha potuto essere mostrata l'esperienza ormai decennale di una interessante collaborazione fra due centri di formazione e ricerca di eccellenza in Alto Adige, la Facoltà di Design e Arti e Vetroricerca, in cui giovani studenti, guidati dal prof. Kuno Prey, sperimentavano il vetro e le sue infinite forme.
La mostra, ospitata negli spazi di Palazzo Pintacuda, era stata promossa nell’ambito del consolidato rapporto di collaborazione e scambio di esperienze tra le scuole di design di Palermo (Dipartimento di Architettura) e di Bolzano grazie anche a Longho, un concept store nato dalla passione e dall’esperienza nel settore del design di qualità di Michele Longo, per coniugare i grandi brand del design internazionale con i marchi più giovavi e le ricerche di giovani designers contemporanei. L'esperienza di Kuno Prey, designer autodidatta dal 1978 e docente di product design dal 1993 all'Università di Bolzano ha fato il resto. Prey, dopo 9 anni di esperienza alla Bauhaus-Universität Weimar, è infatti tornato in Italia nel 2002 proprio per fondare a Bolzano la Facoltà di Design Arti.
Il coinvolgimento di importanti cantine vinicole e di noti enologi e la collaborazione con Vetroricerca - Bolzano, hanno poi creato le sinergie giuste e consentito agli studenti un approfondimento altamente qualificato che resta una bella eccellenza.
Perchè ne parliamo? Perchè Vetroricerca ha dovuto chiudere: non ha avuto dalle istituzioni l'attenzione che meritava. Che questo sia capitato a Bolzano, terra delle best-practises e degli investimenti di innovazione resta inspiegabile.
(corona perer - maggio 2019)
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